Parafilia
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Parafilia (dal greco para παρά = "presso", "accanto", "oltre" e filia φιλία = "amore", "affinità"), in psicologia e sessuologia è un termine che indica l'eccitamento sessuale provocato da situazioni o oggetti sessuali che possono interferire con la capacità di avere relazioni sessuali basate sullo scambio reciproco di affettuosità.
Il termine parafilia può essere inoltre utilizzato per indicare pratiche sessuali non usuali, senza necessariamente implicare che queste siano "sbagliate". Questo termine, infatti, è stato coniato per sostituire, all'interno di una classificazione scientifica più rigorosa, la vecchia definizione di perversioni o deviazioni sessuali, fra le quali era stata inclusa anche l'omosessualità e tante altre forme di sessualità del tutto normali e normalmente praticate al di fuori di qualsivoglia condizione patologica.
[modifica] Definizione Clinica
Secondo l'ultima edizione del DSM-IV, si può parlare in modo appropriato di parafilia quando sono presenti fantasie o comportamenti sessuali che riguardano:
- oggetti inanimati
- sofferenza o umiliazione propria o del partner
- bambini, animali o soggetti non consenzienti.
Per essere considerata effettivamente come patologia, tale condizione deve ricorrere per almeno sei mesi e devono manifestarsi come la forma di sessualità esclusiva o prevalente del soggetto, interferendo in modo rilevante con la sua normale vita di relazione e causandone un disagio clinicamente significativo.
[modifica] Forme di parafilia
Fra le forme di parafilia attualmente riconosciute, possiamo includere a titolo esemplificativo: