Santa Gianna Beretta Molla
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Gianna Beretta Molla (Magenta, MI, 4 ottobre 1922 - Monza, 28 aprile 1962), è venerata come santa dalla Chiesa cattolica: incinta con un tumore all'utero, morì perché non accettò cure che recassero danno al feto.
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[modifica] Biografia
[modifica] La famiglia
Nacque da genitori cristiani, terziari francescani.
Era la decima di tredici figli, tra cui Enrico, medico missionario cappuccino; Giuseppe, sacerdote ingegnere nella diocesi di Bergamo; Virginia, medico religiosa canossiana.
[modifica] La giovinezza
Fin dalla prima giovinezza visse profondamente la religione cattolica, secondo l'educazione ricevuta dai genitori. Ricevette la prima comunione a cinque anni e mezzo, il 4 aprile 1928. Il 9 giugno 1930 fu cresimata nel Duomo di Bergamo.
Visse a Milano fino ai 18 anni. Lì frequentò la Chiesa dei Padri Cappuccini in Corso Monforte. Nel 1925, dopo la morte di alcuni fratelli a causa dell'influenza detta spagnola, la famiglia si trasferì a Bergamo.
Nel gennaio 1937 morì la sorella Amalia e la famiglia si trasferì a Genova, nel quartiere di Quinto. Qui Gianna si iscrisse alla V ginnasio presso l'Istituto delle Suore Dorotee.
Finita la quinta ginnasiale, i genitori di Gianna decisero di farle sospendere le scuole per un anno affinché rinforzasse la sua debole costituzione fisica. Nell'ottobre 1941, la famiglia, a causa dei bombardamenti, ritornò a Bergamo, nella casa dei nonni materni. Fu qui che Gianna, nell'anno della maturità classica, perse entrambi i genitori, a poco più di quattro mesi di distanza l'una dall'altro.
Nell'ottobre 1942 Gianna ritornò a Magenta e si iscrisse e frequentò la facoltà di medicina e chirurgia, prima a Milano e poi a Pavia, dove si laureò il 30 novembre 1949. Anche in questi anni dell'università partecipava ogni giorno alla Messa, faceva la visita al Santissimo Sacramento e recitava il Rosario.
In questi anni che visse a Pavia si inserì nella vita della comunità parrocchiale di san Martino, collaborando alle attività dell'Oratorio delle Madri Canossiane. Si impegnò, inoltre, nell'Azione Cattolica e nelle conferenze delle Dame di San Vincenzo.
Dopo la laurea in medicina, il 1º luglio 1950 Gianna aprì uno studio medico a Mesero. Si specializzò in pediatria a Milano il 7 luglio 1952.
Mentre compiva la sua attività professionale, accrebbe il suo impegno nell'Azione Cattolica, divenendo educatrice delle "giovanissime".
Era amante della musica, della pittura, dell'alpinismo.
[modifica] La vita adulta
Il 24 settembre 1955 sposò Pietro, che aveva conosciuto pochi anni prima. Nella frazione di Ponte Nuovo, dal 1956, svolse il compito di responsabile del Consultorio delle mamme e dell'asilo nido facenti capo all'Opera Nazionale Maternità e Infanzia, e prestò assistenza medica volontaria nelle scuole materna ed elementare di stato.
Fu mamma di tre bambini: il 19 novembre 1956 nacque Pierluigi, l'11 dicembre 1957 Maria Zita (Mariolina) e il 15 luglio 1959 Laura.
Nel 1961, verso il termine del secondo mese di una nuova gravidanza, Gianna fu colpita da un fibroma all’utero. Prima dell'intervento operatorio di asportazione del fibroma chiese al chirurgo di salvare la vita che portava in grembo, anche a scapito della sua.
Il 21 aprile 1962 partorì Gianna Emanuela e per Gianna iniziarono lunghe sofferenze. Già dopo qualche ora dal parto le condizioni generali di Gianna si aggravarono e nonostante tutte le cure praticate, le sue condizioni peggiorarono di giorno in giorno.
Morì il 28 aprile a soli 39 anni.
[modifica] La canonizzazione
Il 6 novembre 1972 l'Arcivescovo di Milano, il cardinale Giovanni Colombo, promosse la causa di beatificazione della Serva di Dio Gianna Beretta Molla. Il 6 luglio 1991, papa Giovanni Paolo II la rese Venerabile.
Il 24 aprile 1994, in Piazza San Pietro, Gianna fu proclamata Beata [1] come "madre di famiglia" dal Papa. Iniziò quindi il processo di canonizzazione con il susseguirsi di notizie circa fatti ritenuti prodigiosi grazie alla sua intercessione.
Il processo è terminato ufficialmente nel febbraio del 2004 e il 16 maggio 2004, nell'anno dedicato alla famiglia, Giovanni Paolo II, in Piazza San Pietro a Roma, ha proclamato Gianna Santa [2] .
E' stata la prima donna sposata salita alla gloria degli altari negli ultimi mille anni di storia della Chiesa cattolica. La sua festa votiva è il 28 aprile.
[modifica] Note
[modifica] Bibliografia
- Antonio Maria Sicari, Il grande libro dei ritratti di santi. Dall'antichità ai giorni nostri, Jaka Book, Milano, 1997, ISBN 8816303247.
- Elio Guerriero, Pietro Molla, Santa Gianna Beretta Molla, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano), 2004, ISBN 8821551806
- Gianna Beretta Molla, Il tuo grande amore mi aiuterà a essere forte. Lettere al marito, a cura di Elio Guerriero, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano), seconda edizione riveduta, 2005, ISBN 8821540456.