Strage di Cima Vallona
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Tra gli episodi di violenza che segnarono la lotta dei terroristi separatisti altoatesini negli anni Cinquanta-Sessanta, uno dei più cruenti fu l'uccisione ed il ferimento con trappole esplosive di alcuni militari sulla Cima Vallona di San Nicolò di Comelico in provincia di Belluno.
La strage avvenne in seguito ad un attentato con il quale il 25 giugno 1967 i terroristi abbatterono un traliccio dell'alta tensione proprio in località Cima Vallona uccidendo Armando Piva, uno degli alpini che sorvegliavano l'area.
A bordo di un AB 412 decollato dall'Aeroporto di San Giacomo è inviata una squadra della Compagnia Speciale Antiterrorismo con il compito di bonificare l'area e raccogliere indizi utili per identificare gli autori dell'attentato. La squadra era composta dal Capitano dei Carabinieri Francesco Gentile, dal sottotenente Mario Di Lecce (carabiniere paracadutista del Tuscania) e dai sergenti Olivo Dordi e Marcello Fagnani (incursori del Col Moschin).
Assolto il loro compito, i quattro si avviarono lungo un sentiero per rientrare a Sega Digon di Comelico Superiore quando, inavvertitamente, uno di loro attivò una trappola esplosiva piazzata distante dal luogo dell'attentato e lungo l'unico sentiero disponibile. A seguito dell'esplosione Di Lecce e Gentile morirono sul colpo, Dordi dopo una dolorosa agonia e Fagnani rimase gravemente ferito.
Sul luogo dell'esplosione furono trovate due tavolette di legno con su incisa la rivendicazione a firma dei BAS (Befreiungsausschuss Südtirol, Comitato di liberazione del Sudtirolo in italiano): "Voi non dovete mai avere più la barriera di confine al Brennero. Prima dovete ancora scavarvi la fossa nella nostra terra.".
Successive indagini individuarono in Norbert Burger l'ideatore dell'attentato e capo della cellula terroristica, in Peter Kienesberger l'artificiere che confezionò le bombe che poi collocò con l'aiuto di Erhard Hartung e Egon Kuftner.
Per questo ed altri attentati compiuti tra l'agosto 1966 e l'agosto 1967 la Corte d'assise di Firenze con sentenza 6/70 del 14 maggio 1970 condannò:
- Norbert Burger all'ergastolo per strage continuata pluriaggravata, vilipendio di cadaveri, danneggiamento aggravato e banda armata;
- Peter Kienesberger all'ergastolo per strage, vilipendio di cadaveri, banda armata, danneggiamento ed attentati;
- Erhard Hartung all'ergastolo per strage e banda armata
- Ergon Kuftner a 24 anni per strage e banda armata.
In riconoscimento del loro sacrificio ai deceduti della strage fu concessa la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
L'avvenimento ispirò la canzone Cima Vallona, scritta da Francesco Guccini nel 1968 per Caterina Caselli.