Adriano Celentano
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Adriano Celentano | ||
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Nazionalità | Italia | |
Genere | Pop, Rock | |
Periodo attività | 1957 - in attività | |
Album pubblicati | 41 | |
Studio | 29 | |
Live | 3 | |
Raccolte | 8 | |
Sito ufficiale | clancelentano.it | |
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Adriano Celentano (Milano, 6 gennaio 1938) è un cantante, attore, conduttore televisivo e regista e showman italiano.
Grazie alla sua carriera cinquantennale e ai suoi successi mondiali, è considerato un mostro sacro della musica italiana, nonché l'Elvis Presley italiano; è diventato un emblema e un'icona della società italiana del secondo dopoguerra.
È uno dei pochi cantanti italiani ad aver venduto più di 70 milioni di dischi nel mondo.
[modifica] Biografia
1938, 6 gennaio: Adriano nasce a Milano, al numero 14 della mitica via Gluck. I suoi genitori sono pugliesi, trasferiti al nord per lavoro; a Milano Adriano trascorre l'infanzia e l'adolescenza; lasciata la scuola svolge diversi lavori, l'ultimo e il più amato è quello di orologiaio.
Il suo esordio risale alla fine degli anni '50 ed uno dei meriti maggiori che gli viene riconosciuto è quello di essere stato uno dei primi musicisti italiani a capire che qualcosa, nel mondo della musica (e del costume), stava cambiando.
Erano gli anni in cui dall'America, sull'onda del boogie-woogie imperante dell'immediato dopoguerra, arrivava un nuovo tipo di musica, sfrenata e di grande appeal soprattutto per i giovani di allora: Celentano capisce che quella è la sua musica, e dal 1955 inizia a conoscere il contesto rock seguendo gli spettacoli di Ghigo Agosti.
[modifica] L'esordio con i "Rock Boys"
Celentano, di genitori foggiani ma nato a Milano in via Gluck, impara a fare l'orologiaio... oltre che a rudimenti di sartoria: affermò di tagliarsi e cucirsi lui stesso i pantaloni che indossava, anche quando era già famoso. Ma era chiaro che non era quello il suo destino, bensì la musica che giungeva da oltreoceano. Ed è proprio interpretando brani di rock'n'roll che esordisce nel 1957 accompagnato dai Rock Boys (tra gli altri, Giorgio Gaber alla chitarra e Enzo Jannacci al pianoforte, che in quel periodo formeranno poi gli JaGa Brothers e Luigi Tenco al sax). Il successo gli arride subito: troppo bisogno hanno i giovani di qualcosa di nuovo per restare impassibili di fronte a brani dirompenti come "Il tuo bacio è come un rock", "Ciao ti dirò", "Il ribelle" o "Nessuno crederà". Lo stile adottato per accompagnare le sue interpretazioni, assolutamente personale e fatto di balzi repentini e giravolte, con ampie mosse del bacino (lo stesso adottato in quegli anni da un altro grande rocker agli esordi, Elvis Presley), avrebbero fatto il resto. Secondo quella che è forse una leggenda metropolitana, Celentano avrebbe sviluppato la capacità di muovere le anche mentre cantava esercitandosi con l'Hula-hop, un grosso cerchio che, dondolandosi, veniva appunto tenuto su all'altezza del bacino. Sicuramente, però, il soprannome di "Molleggiato" che gli fu affibbiato per i suoi movimenti era assolutamente meritato.
[modifica] 24.000 baci
Nel '61 Celentano si presenta al Festival di Sanremo, scandalizza il pubblico voltandogli le spalle, ma la sua "Ventiquattromila baci" arriva seconda. L'anno dopo trionfa al Cantagiro con "Stai lontana da me" (musica di Burt Bacharach, testo di Mogol), canzone con cui nasce ufficialmente il Clan. Il Clan è molto più di una casa discografica: è una sorta di comune artistica in cui Celentano (che in quel periodo vende tranquillamente un milione di copie a disco) riunisce parenti e vecchi amici (Ricky Gianco, Don Backy, i Ribelli, Detto Mariano, Pilade, Gino Santercole, Natale Massara, ecc.) nonché attuali fidanzate e future mogli (Milena Cantù, Claudia Mori).
[modifica] L'esperienza del "Clan"
L'esperienza del Clan dura però appena sei anni, uccisa dagli atteggiamenti dispotici del leader e da infiniti problemi contrattuali. In quel periodo, Celentano incontra la religione, che influenzerà più o meno pesantemente tutta la sua produzione futura. Mentre i successi continuano ("Ciao ragazzi", "Pregherò", "Grazie prego scusi"), certe tirate moralistiche soprattutto della fine del decennio come "Tre passi avanti", "Mondo in mi 7a", "Il ragazzo della via Gluck", "La coppia più bella del mondo", "Azzurro", scritta da un giovanissimo Paolo Conte), "Chi era lui", "Torno sui miei passi", fino a "Chi non lavora non fa l'amore" (prima classificata al Festival di Sanremo 1970), pur portandolo costantemente in testa alle classifiche, lo rendono insopportabile a parte del pubblico dei giovanissimi che lo bollano come reazionario e sorpassato.
Celentano però non se ne cura e ai successi in ambito musicale inizia ad affiancare quelli in ambito cinematografico. L'esordio "importante" (dopo molti musicarelli tra la fine degli anni '50 e i primi '60 e diverse partecipazioni ad altre pellicole) è Serafino di Pietro Germi del '68, mentre la sua prima regia è Super rapina a Milano di quattro anni prima. Del '74 è invece Yuppi Du che Celentano dirige, scrive, sceneggia, interpreta e produce. Abbandonate (essenzialmente per questioni economiche) le manie di onnipotenza, dal 1975 al 1980 interpreta ben 12 film anche di notevole successo, conoscendo un solo flop nel '85 con l'eccessivamente mistico Joan Lui.
[modifica] Prisencolinensinainciusol
In ambito musicale, gli anni '70 lo vedono quasi costantemente in classifica con brani come Una carezza in un pugno, Sotto le lenzuola, Storia d'amore, Prisencolinensinainciusol, uno stranissimo brano che ricorda un po' la disco, un po' il rap e soprattutto cantato con suoni sconclusionati pseudoinglesi; continua anche il suo filone "ecologico/moralista" con Un albero di trenta piani e Svalutation. Alla fine del decennio però, come Mina, anche Celentano decide di chiudere con i concerti dopo che, nel 1979, raduna nelle piazze e negli stadi (primo in Italia a usarli a tale scopo, e unico a potersi permettere un tale seguito di fan fino agli anni '90) oltre 950.000 persone.
Continua comunque ad incidere regolarmente anche se fino alla fine degli anni '90, i suoi dischi non saranno mai baciati da grande successo, a causa di una inversione stilistica, in cui troviamo lo stesso Adriano autore dei versi (La pubblica ottusità, Il re degli ignoranti, Quel punto). Questo nuovo modo di fare musica di Celentano è artisticamente valido (sia per la melodia, sia per i testi che affrontano temi quotidiani) ma evidentemente molto impopolare.
Tuttavia Celentano resta pur sempre un personaggio di culto in grado di calamitare l'attenzione di milioni di persone nelle sue "discusse" apparizioni televisive, in cui non riesce mai a rinunciare al suo ruolo di predicatore. Dopo il discusso Fantastico 8, che tra una frecciata e l'altra e le famigerate "pause" (volute, o dovute a un'amnesia?) spazza via tutti i record di audience, è la volta di Svalutation e poi del premiato Francamente me ne infischio, che con la sua originalissima formula conquista critica e ascoltatori (fino a 14 milioni di persone).
[modifica] Duetto con Mina
Nel 1998, mentre prepara il suo ritorno sul palco, le sue sorti discografiche sempre più in calando cambiano radicalmente. Incide infatti un album con un'altra grande cantante che quasi assieme a lui mosse i primi passi nel mondo della musica leggera: Mina; il disco non è esaltante, a detta di molti critici, ma ha un enorme successo con 1.600.000 copie vendute.
[modifica] Lui "non sa parlar d'amore"...
L'anno dopo, con Mogol e Gianni Bella, realizza l'altrettanto venduto - 2.000.000 copie - e decisamente migliore, sempre a detta dei critici, Io non so parlar d'amore. L'album è una vera perla. "Gelosia", "L'emozione non ha voce", "L'arcobaleno" scritta da Mogol e "Senza amore" trasportano questo album per tantissimo tempo ai vertici della hit parade. Adriano accompagna il disco con uno show su RaiUno, "Francamente me ne infischio". Altissimi ascolti e tantissime polemiche.
[modifica] Adriano "esce di rado e parla ancora meno"
Nel 2000, con lo stesso team, pubblica Esco di rado e parlo ancora meno, altro grande successo (1.800.000 copie) che proietta l'inossidabile Celentano nel nuovo millennio. Il singolo Per Averti spopola dappertutto e Adriano compare in tv con il contestatissimo show "125 milioni di caz..te" che scatena una marea di polemiche per il titolo e per i monologhi Celentaneschi...ma come sempre, gli ascolti sono altissimi.
[modifica] Celentano, "per sempre"
Nel 2002 è la volta di Per Sempre, CD che nonostante le critiche ha comunque ottimi livelli di vendita (1.000.000 copie). L'album non è accompagnato da nessuno show televisivo ma è traghettato per tutto l'anno con singoli del calibro di "Confessa", "Mi fa male" e "Per sempre" che restano in classifica per parecchio tempo.
[modifica] "C'è sempre un motivo" per ascoltare Adriano
Nel 2004 è la volta di C'è Sempre Un Motivo, album molto elaborato dove è presente un inedito di Fabrizio De André e un duetto in creolo con Cesaria Evora, esponente di spicco della musica di Capo Verde. La canzone cantata con quest'ultima è Il ragazzo della via Gluck rivista in creolo, appunto. L'album torna nel 2005 in versione Dual Disc (da un lato musica e dall'altro video) con l'aggiunta di un singolo scritto da Paolo Conte, 37 anni dopo Azzurro, dal titolo: "L'indiano".
[modifica] RockPolitik
Il 20 ottobre 2005 è iniziato il contestatissimo show televisivo "Rockpolitik". Contestatissimo in quanto Celentano ha lottato per un anno con i dirigenti Rai per ottenere la tanto amata libertà editoriale. Come d'abitudine, anche questo programma è stato un enorme successo ottenendo ascolti record; tuttavia nel suo show televisivo, peccò per non aver mai mimamente citato e invitato nessuno dei rockers che lo precedettero e che lo misero sul trampolino di lancio in quella memorabile seconda metà degli anni '50. Nella sua trasmissione si limitò a invitare solo Tony Renis, un urlatore che apparve ben dopo di lui nel contesto rock italiano. Lo show segna record assoluti in termini di share con una media del 46% nelle 4 puntate. Il picco massimo in termini di ascoltatori si è avuto con Benigni nella 2 puntata con oltre 16 milioni di persone e in termini di share con Eros Ramazzotti con quasi il 70%.
Il 20 novembre 2006 esce un libro omonimo scritto da Adriano e da Mariuccia Ciotta che racconta tutta la storia (e qualche retroscena) del programma.
[modifica] Unicamentecelentano - Oh Diana
Il 10 novembre 2006 esce in tutta Italia una mega raccolta (cofanetto in tre cd) che raccoglie 42 canzoni di Adriano dal 1957 a oggi. Da notare la presenza di canzoni come "Miseria nera" e "L'unica chance" e il "Ragazzo della via Gluck" live di Berlino '94. Nella raccolta è presente anche l'inedito duetto con Paul Anka nel rifacimento della canzone "Diana"...diventata ora "Oh Diana" con testo in italiano di Mogol e Celentano. All'interno della confezione si può trovare anche un libretto con testi e foto anche inedite.
La raccolta è venduta oltre che nei supermercati e negozi specializzati anche negli uffici postali con prezzo scontato a 24.90 euro.
Il 2 Dicembre 2006 Adriano è ospitato su Rai Tre nel salottino di Fabio Fazio "Che tempo che fa" dove si esibisce anche in due live: "L'emozione non ha voce" e "Storia d'amore" (contenute anch'esse nella raccolta). Memorabile il duetto satirico con Luciana Littizzetto.
Riscontra subito un discreto successo di pubblico visto che il disco si piazza al terzo posto della classifica FIMI nella prima settimana per poi militare per quasi tre mesi nella top ten italiana.
Secondo la rivista Musica&Dischi dal 15 Dicembre al 15 Gennaio 2007 avrebbe venduto oltre 350.000 copie.
[modifica] Discografia
(fino al 1963 per l'etichetta Jolly; dall'album Uno strano tipo in avanti per la Clan)
- Ciao ti dirò del 1957
- Il tuo bacio è come un rock del 1959
- Furore del 1960
- Peppermint twist del 1962
- Pregherò (Stand by me) del 1962
- Stai lontana da me del 1962
- A New Orleans del 1963
- Uno strano tipo del 1963
- Non mi dir del 1965
- La festa del 1965
- Il ragazzo della via Gluck del 1966
- Adriano rock del 1968
- Canzone del 1968
- Una carezza in un pugno del 1968
- Le robe che ha detto Adriano del 1969
- Adriano hits del 1970
- Il forestiero del 1970
- Er più del 1971
- I mali del secolo del 1972
- Nostalrock del 1973
- La storia di un ragazzo chiamato Adriano Celentano del 1973
- Yuppi du del 1975
- Il meglio di Adriano Celentano del 1975
- Svalutation del 1976
- Disco dance del 1977
- Tecadisk del 1977
- Ti avrò del 1978
- Geppo il folle del 1978
- Me, live! del 1979
- Soli del 1979
- Antologia ('57-'80) del 1979
- Un po' artista un po' no del 1980
- Deus del 1981
- Uh... uh... del 1982
- Atmosfera del 1983
- Celentano hit parade del 1983
- Le volte che Adriano è stato primo del 1983
- I miei americani del 1984
- Joan Lui del 1985
- I miei americani 2 del 1986
- La pubblica ottusità del 1987
- Antologia '57-'87 (6 dischi) del 1987
- Il re degli ignoranti del 1991
- Superbest del 1992
- Quel punto del 1994
- Gli anni sessanta del 1995
- Alla corte del Re-mix del 1995
- Arrivano gli uomini del 1996
- Le origini di Adriano del 1997
- Mina Celentano del 1998
- Io non so parlar d'amore del 1999
- Esco di rado e parlo ancora meno del 2000
- Il cuore, la voce del 2001
- Per sempre del 2002
- Tutte le volte che Adriano è stato primo del 2003
- TRE (cofanetto) del 2003
- C'è sempre un motivo del 2004
- C'è sempre un motivo + L'Indiano del 2005
- Unicamente Celentano del 2006
[modifica] Duetti
- Con Cesaria Evora: Quel casinha (cover de Il ragazzo della via Gluck)
- Con Mina: Acqua e sale - Brivido felino - Che t'aggia di' - Dolce fuoco dell'amore - Io non volevo - Messaggio d'amore - Sempre sempre sempre - Specchi riflessi (in Mina Celentano, 1998)
- Con Nada: Il figlio del dolore
[modifica] Filmografia
- I frenetici (1958)
- Dai, jonny, dai! (1959)
- I ragazzi del juke-box (1959)
- Juke-box, urli d'amore (1960)
- Urlatori alla sbarra (1960)
- Sanremo, la grande sfida (1960)
- La dolce vita (1960)
- Io bacio... tu baci (1961)
- Uno strano tipo (1962)
- Canzoni di ieri, canzoni di oggi, canzoni di domani (1962)
- Il monaco di Monza (1963)
- Super rapina a Milano (1964)
- Serafino (1968)
- Er Più - Storia d'amore e di coltello (1971)
- Bianco rosso e... (1972)
- L'emigrante (1973)
- Rugantino (1973)
- Le cinque giornate (1973)
- Yuppi Du (1974)
- Di che segno sei? (1975)
- Culastrisce nobile veneziano (1976)
- Bluff - Storia di truffe e di imbroglioni (1976)
- Ecco noi per esempio (1977)
- L'altra metà del cielo (1977)
- Geppo il folle (1978)
- Zio Adolfo in arte Führer (1978)
- Mani di velluto (1979)
- Sabato, domenica e venerdì (1979)
- La locandiera (1980)
- Qua la mano (1980)
- Il bisbetico domato (1980)
- Innamorato pazzo (1981)
- Asso (1981)
- Bingo Bongo (1982)
- Grand Hotel Excelsior (1982)
- Segni particolari: bellissimo (1983)
- Sing Sing (1983)
- Lui è peggio di me (1984)
- Joan Lui (1985)
- Il burbero (1986)
- Jackpot (1992)
[modifica] Carriera televisiva
- Adriano Clan (1964)
- Adriano Clan 2 (1965)
- C'è Celentano (1972)
- Arriva il Celebre (1977)
- Un po' artista un po' no - Speciale Mixer (intervistato da Gianni Minà) (1980)
- Fantastico 4 (ospite d'onore) (1983)
- Fantastico 5 (ospite d'onore) (1984)
- Fantastico 6 (collegamento da casa sua) (1986)
- Fantastico 7 (ospite d'onore) (1986)
- Fantastico 8 (1987)
- Serata d'onore (ospite con Jovanotti) (1989)
- Notte Rock (ospite) (1991)
- Svalutation (1992)
- Numero Uno (ospite) (1996)
- Francamente me ne infischio (1999)
- Carramba che fortuna (ospite) (2000)
- 125 milioni di caz..te (2001)
- Uno di noi (ospite) (2002)
- SanRemo 2004 (ospite) (2004)
- Rockpolitik (2005)
- Che tempo che fa (ospite) (2006)
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
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