Ghigo Agosti
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Ghigo Agosti | ||
Foto di Ghigo Agosti in 3 diverse fasi della carriera
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Nazionalità | Italia | |
Genere | Rock | |
Periodo attività | 1952-1974+1990-2007 | |
Album pubblicati | 16 (+21 "45 giri") | |
Studio | 39 | |
Live | 1 | |
Raccolte | 7 | |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica |
Arrigo Riccardo Agosti noto come Ghigo Agosti (Milano, 10 luglio 1936) è un cantante, musicista e compositore italiano.
Istrione dotato di una voce gutturale e impetuosa, è un arcaico pioniere del rock italiano. Ha prodotto un gran numero di dischi e canzoni, sia da solo sia in numerosi gruppi da lui formati, spaziando nell'arco della carriera in una varietà di generi musicali a volte fusi tra loro
[modifica] Carriera
[modifica] Gli anni giovanili
In tenera età comincia a dedicarsi allo studio della fisarmonica, strumento che presto abbandona per il pianoforte. Già a dieci anni è attratto dal blues e lo swing, grazie anche al cugino Paolo Tosi (ex direttore della Decca London) gli procura dischi di importazione di Lionel Hampton, Louis Jordan, Count Basie, Golden Gate Quartet, George Shearing, Stan Kenton, Julie London, Natalie Cole e altri artisti, per lo più di colore. Mostra particolare interesse per le band che impostano il loro sound su effetti ritmici e riff ossessivi; ascoltandole impara ad esprimere il suo senso ritmico e a modulare la voce. È molto attento nell'uso della sperimentazione e dell'improvvisazione, veicoli che gli permettono di esprimere la sua natura ribelle, pronta a esprimersi con l'invenzione di suggestioni vocali e strumentali fuori dagli schematismi, alla maniera dei musicisti jazz.
A 14 anni inizia a organizzare festicciole all'"americana" e ha occasione di esibirsi con gli amici nelle cantine varesine e milanesi, all'epoca luoghi comuni di raduno giovanile.
Nel 1952, con un quintetto jazz, improvvisa uno spettacolino presso il Teatro Sociale di Varese. L'esordio ufficiale arriva lo stesso anno al Circolo Ebraico di Milano (presso il cinema San Eustorgio), da lì altre esibizioni in circoli minori. Le sue amicizie con i maggiori jazzisti milanesi come De Luca, Leoni, Intra, Villa, Papetti e Patruno gli permettono di affinare la sua formazione musicale.
[modifica] Ghigo & Gli Arrabbiati
Nel 1954, ispirandosi a una versione di Bing Crosby, incide una rivisitazione di Georgia on My Mind di Oaghy Carmichael. Raramente trasmesso in radio, il singolo è stato ripubblicato nel 1963 e allegato alla Nuova Enigmistica Tascabile.
Sempre nel '54 forma, con l'esordiente chitarrista Giorgio Gaber, il gruppo Ghigo e gli arrabbiati, che esordisce con repertorio rhythm and blues al Festival Jazz di Milano, a cui fanno seguito una serie di spettacoli al Derby, al Moto Club, allo Hot Club, al Tricheco, alla Taberna Mexico, all'Arethusa e alla Capannina; gli show guadagnano qualche nota sui giornali locali, che gli attribuiscono l'aggettivo di "americano".
Nella band degli Arrabbiati transitarono molti artisti poi divenuti celebri, come i chitarristi Ricky Gianco, Gino Santercole e Giacomo Di Martino, il batterista Enrico Maria Papes e il bassista Sergio Di Martino. Papes e i Di Martino avrebbero in seguito dato vita al gruppo dei Giganti.
Nel 1955 il nome di Agosti, aquista popolarità nei gruppi giovanili di Milano, grazie alle canzoni Stazione del blues (poi Stazione del rock), il preludio maccheronico di Coccinella, cover di Little Richard, Chuck Berry, Roy Brown,Jerry Lee Lewis e un sound ispirato a quello delle big band, in particolare di Stan Kenton. Il suo stile era caratterizzato da una voce impetuosa, roca, talvolta rabbiosa, e da una forte presenza scenica (riduceva a brandelli le sue camice, si muoveva come un contorsionista, scendeva dal palco scatenando la folla). Durante i festival tendeva a impadronirsi del palco facendo impazzire gli organizzatori, prolungava le sue canzoni con l'inserimento di improvvisazioni vocali e jam session. In alcune occasioni, le sue esibizioni dovettero essere interrotte dalle forze dell'ordine.
Nel 1956, insieme a Luciano Taioli, Claudio Villa, Renato Carosone e altri, si esibisce al Teatro Alcione, allo Smeraldo, al Teatro dell'Arte, al Teatro Olimpia e all'Orfeo: senza band, al pianoforte canta lenti e classici della musica jazz nera.
Nel 1957 si aggiudica il primo Festival del rock'n roll al Palazzo del Ghiaccio di Milano, esibizione a cui parteciparono tra gli altri Fausto Leali, Little Tony, Tony Renis, Jerry, Betty Curtis, Tony Dallara, i Rock Boys e Clem Sacco.
Interessante la vendita dei dischi, che sempre ha mirato ai vertici delle classifiche; fra i suoi grandi successi si possono citare il R&B Stazione del Rock, Attrazione e Conosco Jenny, i R&R Coccinella, Allocco tra gli angeli e No al Demonio, il beat Ciao e l'Orsacchiotto nero, il soul di Non voglio pietà, il Funk Love, drug and sex e il pseudo prog james Brown dice io dico.
Anticipa nel mercato discografico italiano innumerevoli generi, dal Rock and roll al Blues Scalogna e carcere, il cha cha cha Banana frutto di moda, il ballad Solo con me, iil Twist Baby Twist Me, il Tango rock Non avrei mai creduto, i già citati Love, Drug & Sex una sorta di funky psichedelico, James Brown dice... io dico!!!, considerato una prima forma di rock progressivo e Madness un soul versione jazz rock.
[modifica] Gli anni del successo: Coccinella e Stazione del Rock
La canzone Coccinella entra in commercio il 5 marzo del 1959 con una piccola tiratura promozionale che passò inosservata. Solo nel dicembre di quell'anno è nei juke-boxe.
Nel 60' la giovane label Primary, per ottenere una capillare distribuzione nazionale, si appoggia a tre potenti label, Ri-Fi, Peer Southern e dischi ricordi, le acque si muovono.
Coccinella oggi è nota in tutto il mondo; premiata nel 2005 dalla RAI tra i dieci migliori brani italiani del Novecento; quando il 45 giri esordì, sul retro di Coccinella apparve l'arcaica Stazione del Rock.
La storia di Coccinella è singolare; incisa nel '57, rimase in sala d'attesa due anni, timori di censura indussero il produttore Gianbattista Ansoldi ad una inutile prudenza. Ghigo fu egualmente censurato dalla commissione RAI, censura che successivamente colpì ancora l'artista con le canzoni Banana frutto di moda, Dai fà la brava, Bella ragazzina di Verona, tutti brani sessualmente allusivi, tranne La mia passeggiata (di Joe Sentieri) cantata al Festival delle Rose di Roma nel 1967 (anticamera di Sanremo), censurata per l'eccessiva intrepretazione dissacratoria di Ghigo in diretta Tv, unica occasione che gli avrebbe permesso di accedere a Sanremo.
Il blocco discografico è ovviato nel 1958 con edizione limitata in U.S.A. grazie alla sponsorizzazione della Coca-Cola, che promuove Coccinella e Stazione del rock in un singolo natalizio (acquistando la bevanda, era in omaggio il disco); altra riedizione Coca-Cola è in italia nel '61, avente sul lato B l'inedito Why Wait.
Questa rivoluzionaria canzone, al suo esordio discografico attirò l'attenzione del "primo travestito", la parigina "Madame Coccinelle" che nel 1958 si sottopone all'intervento chirurgico per cambiare ufficialmente sesso. Madame "Coccinelle" nel 1960 si recò a Milano per concedersi un ballo in coppia con Ghigo di fronte a una moltitudine di persone e giornalisti che gridarono allo scandalo.
La canzone fu scritta nel '56 e registrata in più versioni dal '57 al 58', quando Madame Coccinelle era un semplice travestito. In definitiva, Ghigo le dedicò il R&R quando a Parigi rimase folgorato da una foto di Madame pubblicata sui quotidiani, che annunciava uno dei suoi musical, già allora celebri nel mondo dello spettacolo.
Dal 1959 al 1965 è uno degli artisti più quotati e richiesti dai produttori e manager dell'epoca; innumerevoli concerti e Festival dell'Urlo, della Canzone, del Juke Boxe, del Twist, del Rock'n roll, del Jazz, del Beat, del Pop ed altri ancora,ad eccezione del Cantagiro e Festival di Sanremo che mai lo ospitarono (all'epoca, come oggi, senza il supporto di una label potente, alcune porte restavano chiuse).
Nel nuovo millennio si scopre che Coccinella e Stazione del Rock, furono i primi rhytm' blues e rock'n roll della storia italiana, ma non solo, addirittura europea.
Verso la metà degli anni '60 determinati generi saranno prodotti da altri artisti europei. In primis dunque si può affermare, che l'Italia, grazie ai suoi urlatori, fu il primo paese a produrre rock in Europa.
[modifica] Santa Tecla, il Tempio di Milano
Le prime apparizioni al Santa Tecla risalgono al 56' con sporadici spettacoli improvvisati all'ultimo momento, anche con musicisti all'istante presi a caso; nel '59 è accompagnato da Enrico Maria Papes (batteria), Giacomo Di Martino (chitarra) e Sergio Di Martino (basso), che nel '63 diedero vita al gruppo dei i Giganti. Questi sono gli artisti che determinarono i primi passi importanti di Ghigo nel tempio meneghino, che beneficiò della sua presenza per molto tempo.
[modifica] La svolta demenziale
Nel tempo a Ghigo è attribuita la paternità del rock demenziale (condivisa con l'amico Clem Sacco) che prende vita dalla sua prima hit del '59 Coccinella: seguono altri formidabili demenziali come Banana frutto di moda (1960); No! al demonio (1961,scritta secondo la tipica struttura del blues rurale), Scalogna e carcere (1961,altro blues rurale), Si titubi, tu titubi (1962), Tredici vermi col filtro (ispirata al famoso scandalo di sigarette avariate-1962) e Dai fà la brava (1963).
All'epoca, un demenziale che fece molto discutere fu Banana frutto di moda perché allusivo all'organo genitale maschile; ancora inedito, fu presentato dal vivo nel 1959 al festival di S.Severino Marche e al teatro Orfeo di Milano, sotto la direzione orchestrale del maestro Piero Soffici (padre di Umberto Soffici); per riferimento storico, erronea datazione di questo brano è pubblicata sull' Enciclopedia del rock italiano, perché il disco fu presentato ufficialmente al Festival "6 giorni della canzone" di Milano nel 1960, evento in cui Ghigo si classificò secondo cantando Allocco tra gli angeli, brano su lato A.
[modifica] Tv, Cinema e Videoclip
Nel 1960, Ghigo scrive per artisti come Fred Bongusto che esordisce con il 45 giri Bella bellissima, lo Zecchino d'oro dove Cristian Morandi interpreta I nanetti delle favole e Azzurro Palloncino; più tardi nel 1962 il 45 giri Una cosa di nessuna importanza per Nicola Di Bari e nel '65 per la cantante Ketty del Clan Celentano che canta Se amo un ragazzo. Quell'anno Ghigo è invitato con coraggio dal celebre presentatore Mario Riva alla trasmissione del Musichiere, programma ove in finale dividerà gli onori con Mina (Baby Gate), Brunetta (Baby Tiger), Tony Dallara, Guidone e altri.
A Roma nel 1961, insolitamente accompagnato dal gruppo dei Ribelli, si aggiudica il festival del rock and roll, in una performance scolpita nella storia del rock: un leone scatenato che fece tremare il padrone del teatro Maestoso, un memorabile spettacolo ancora una volta interrotto dalle forze dell'ordine.
Appare nei cinema in veste di attore protagonista con il film Allocco tra gli angeli (omonimo titolo della Hit del 1960), pellicola oggi praticamente introvabile..
"Allocco tra gli Angeli" è il secondo rock'n roll (inciso nel'58) che martella i juke boxe; da esso il primo rock-videoclip in veste di pazzo furioso, rinchiuso in una clinica per malattie nervose; fu trasmesso dal 60' al '61 nei cinegiornali insieme al suo retro Banana frutto di moda, videoclip dove è con alcune ragazze che ironicamente divorano banane.
Nel 60'altri due videoclip, Coccinella (estratto dal musichiere) e "Rock lo scatenato", primo Carosello rock che lo vede prigioniero in gabbia e costretto a bere la terapeutica camomilla Bonomelli.
L'esperienza cinematografica si ripete nel 1964 in veste di collaboratore musicale di Piero Piccioni per il film I tre volti con Alberto Sordi, lo stesso anno è con il regista Antonio Margheriti nel film Anthar l'invincibile, nel 1971 viene chiamato da Luis Enriquez Bacalov a siglare il motivo principale del film Madness, vacanze per un massacro (con lo pseudonimo di Black Sunday Flowers) e nel 1972 ancora nel film di Francesco Rosi Il caso Mattei.
[modifica] Altre band
Nel periodo posteriore al "demenziale", la carriera di Ghigo fu costellata da pseudonimi discografici: Ghigo e i goghi, Mister Anima, Probus Harlem, Rico Agosti e Black Sunday Flowers. Il più noto fu "Mister Anima", pseudonimo che mascherò la sua identità per due anni, stratagemma che gli permise di eludere il boicotaggio, prima di essere smascherato al "Festival delle Rose" del 1967. Per esigenze televisive, gli fu impedito di esibirsi con il suo saio incappucciato che occultò la sua identità dal 1965 al 1967.
[modifica] Ghigo e i Goghi
Nel periodo d'oro del beat, si allontana dal mercato commerciale, presidia scene alternative con la Band "Ghigo e i goghi", formazione live che dal 1964 al 1969 lo accompagnò con celebri artisti come:
il chitarrista Ricky Gianco (dopo l'uscita dal Clan Celentano), Roberto Frizzo (chitarra), Gilberto Zilioli (chitarra), Claudio Corazza degli Shadow (chitarra), Iccio Capetti (basso), Guidone (basso), l'inglese Paul White (basso), Leandro Gaetano (sax baritono), Lelio Lorenzetti (tromba), Luciano La Neve (trombone), Paolo Tomelleri (sax tenore-baritono), l'inglese Francis Plasheye (sax tenore), Enrico Maria Papes batterista dei Giganti (parallelamente si alternò con Ghigo), l'americano John Fitzgerald Bennet (batteria), l'americano Henry Granfuck (batteria) e Salvatore Toto Cutugno (allora batterista).
[modifica] Mister Anima
Indecifrabile personaggio costruito sulla multicolore personalità di Ghigo. Questo pseudonimo fu creato dal noto grafico-disegnatore-pittore milanese Mario Moletti che realizzò la copertina del 45 giri Non voglio pietà incisa nel 1966.
Questa hit ebbe un insperato successo, dopo il rock'n roll, rhytm'n'blues, twist, beat ed altro, nei juke-boxe arrivò il soul italiano, quello di Mister Anima.
Prima e dopo gli spettacoli fu caccia all'uomo, cronisti, inviati stampa e curiosi sherlock holmes si dannarono per identificare un artista che con astuzia, tenne i curiosi a distanza di sicurezza.
Chi riuscì ad avvicinarlo, doveva conversare in inglese, Mister Anima non parlava italiano. Solo nel 1967 concesse una intervista, su uno yacht ormeggiato a Genova, che ospitò una calca furiosa di paparazzi e intervistatori, quali invano tentarono di scoprire chi realmente si celava sotto occulte spoglie, di un enigmatico dalla parvenza profetica.
Sino al 1974 con i pseudonimi a seguire, i suoi spettacoli furono caratterizzati da una voce negroide, che lo fece passare per uno strano artista d'oltreoceano, questo grazie alla capacità di modulare il timbro vocale; il saio incappucciato, vari travestimenti, barba-baffi e permanenti abbronzature fecero il resto, rendendolo assai misterioso per il pubblico e le riviste d'epoca.
[modifica] Probus Harlem
Il 1967 fu caratterizzato da un altro cambio di immagine, Ghigo si ribattezza sotto il pseudonimo di "Probus Harlem": escono due 45 giri che "strizzano l'occhio" ai Procol Harum con rivistazioni di A Whiter Shade Of Pale, Homburg e altri due brani Hold On, I'm Coming e il devastante Love, drug and sex frutto della energia creativa dell'artista che all'epoca destò non poca curiosità a James Brown.
In quel periodo Ghigo si cimentò in stravaganti travestimenti. Nei i dintorni delle scene non passò inosservato, un innocuo serpente lo adornò sino all'ennesimo cambio di immagine, da "Ghigo Agosti" a "Black Sunday Flower". Per anni organizzò feste musicali nel proprio salotto con artisti da ogni dove, per notturne jam session private.
[modifica] Rico Agosti
Nei negozi di dischi e nei juke boxe appare un curioso artista che ha il cognome identico di un "altro" cantante con voce simile. Si scopre che costui è Ghigo, che sotto altro pseudonimo incide il beat L'Orsacchiotto nero (presentato come disco per l'estate) e lo spiritoso dixieland La Boutique, brani che furono abbastanza gettonati nel 1968.
Gli stessi brani finirono sul mercato francese con la versione Ourson noire e negli Stati Uniti / Gran Bretagna con le versioni Small Black Bear / The Boutique.
[modifica] Collaborazioni
Divise il grande palco con artisti internazionali, prima con Jimi Hendrix (Piper di Milano 1966), poi dal 1968 al 1974, Elton John (Palasport di Genova), Isaac Hayes (Teatro Alcione di Genova), Max Roach (Teatro Smeraldo di Milano), Daevid Allen dei Gong (castello di Manchester) e altri artisti stranieri; spesso nel suo gruppo si affacciano musicisti come il bassista Livio Sanfilippo, il chitarrista Roberto Giuliani e il batterista Sandro Lorenzetti, fondatori della progressive band dei Maxophone nel 1973. Durante alcune prove, al basso è presente Ares Tavolazzi che insieme a Ghigo e E.M.Papes, realizza alcune registrazioni inedite.
[modifica] Black Sunday Flowers
Ultima formazione dal 1971 al 1974: il trio Black Sunday Flowers, Ghigo (voce-organo), i musicisti di colore J.F.Bennet (batteria) e Paul White (basso) che coronarono alcune serate a Londra, con repertorio all'insegna della sperimentazione jazz-rock progressiva e improvvisazione.
Queste sonorità lo portano ai Festival di Re Nudo, di Zerbo, tributi a Woodstock e altre manifestazioni anche a distanza di molti anni, come nel 1997 alla 3 giorni Fuori dal Mondo sulle alture di Genova, dove si cimentò in amarcord di repertorio con il figlio Matteo Agosti al basso e il batterista genovese Antonio Abbondanza, evento cui cadde l'attenzione di alcuni critici radiofonici.
Black Sunday Flowers pubblicò un solo 45giri avente a lato B Hot Rock e lato A Madness, jazz rock di contaminazione soul stile "007"; il disco però non rispecchiò l'identità del trio, che dal vivo presentava un repertorio jazz rock progressivo strumentale, denso delle "immediate creazioni" del leader; poco a che fare con la produzione.
[modifica] Off-Off e il progressive
Nel 1969 si impose allo spettacolo multimediale "Off-Off" al teatro Manzoni di Milano, dove presentò la singolare opera "James Brown dice...io dico!!!", brano che a parer di critici, è considerato il primo esempio italiano di stampo "progressivo" della durata di 9 minuti.
Un cocktail di soul e pura sperimentazione psichedelica, basato sulla fusione delle corde vocali con i suoni suggestivi prodotti dalla sua creatività; rivisitazione adulterata della canzone It's A Man's, Man's, Man's World di James Brown; con sonorità progressive stravolge la struttura del brano, rovesciando l'etica del testo originale in una teatrale interpretazione di protesta.
[modifica] L'abbandono delle scene
Negli ultimi anni sessanta la singolarità di Ghigo destò più curiosità all'estero che in Italia, suscitando l'ammirazione di James Brown e Ray Charles che lo definirono sui magazine americani come "il negro bianco".
Nel 1974 abbandona le scene e il mercato discografico per la fotografia e il giornalismo; crea copertine e recensioni per le major discografiche mondiali e fonda un'agenzia foto-giornalistica ove ospita celebri artisti provenienti da tutto il mondo.
Sino la metà degli anni ottanta continua a fare qualche jam session nei locali jazz di Brera, con musicisti legati alla figura di Lino Patruno.
Nella seconda metà anni ottanta appare negli Stati Uniti dove organizza seminari musicali, compone musiche e canzoni per diversi artisti italiani e stranieri.
[modifica] Il ritorno degli anni novanta
Nel 1990 rientra sulle scene, dopo tre anni ufficializza il suo rentrèe al Roxy Bar di Red Ronnie che lo ospita più volte a celebrare anniversari anni cinquanta e sessanta.
Il rentrèe prodiga nuove produzioni discografiche d'avanguardia, che non tradiscono la sua originale e precorritrice vena musicale, sino ad approdare ai giorni nostri nel contesto musico-religioso in chiave sperimentale ed incisioni Jazz rimembranti la sua prima adolescenza.
[modifica] Curiosità
- Ha iniziato a studiare giurisprudenza, abbandonandola però nel 1955 per dedicarsi completamente alla carriera di cantante e musicista.
- Ama lo sport, in particolare il nuoto, disciplina in cui ottiene buoni risultati e della quale diverrà istruttore/allenatore presso la piscina Cozzi di Milano.
- Il suo talento si è espresso anche attraverso altre forme artistiche: poesia, pittura, fumetti (crea lui stesso alcune delle sue copertine discografiche) e talvolta attore di teatro.
- Ama gli scherzi di ogni genere, ad esempio nel '61, in un albergo di Milano, si fece annunciare a una Principessa indiana come il Principe Ignazio de Medici.
[modifica] Discografia 45 giri
titolo - incisione - 1°edizione / ristampa
Ghigo e orchestra
- Georgia on my mind - 1954-1954(radio)/63 edizione Carisch-Ri-Fi (Usa-Uk-Italia)
Ghigo e gli arrabbiati
- Stazione del Rock - 1955-1956(radio)/1959 edizione Primary (Usa-Uk-Italia-Francia-Spagna)
- Coccinella - 1957-1959 edizione Primary (Usa-Uk-Italia-Francia-Spagna)
- Banana frutto di moda - 1958-1960 edizone Primary
- Allocco tra gli angeli - 1958-1960 edizione Primary
Ghigo
- No! Al demonio - 1959-1961 edizione Primary
- Scalogna e carcere - 1959-1961 edizione Primary
- Si titubi,Tu titubi - 1960-1962 edizione Primary
- Tredici vermi col filtro - 1960-1962 edizione Primary
- Babe twist me - 1962-1962 edizione Ri-Fi
- Peppermint Twist - 1962-1962 edizione Ri-Fi
- Dai fà la brava - 1963-1963 edizione Ri-Fi-Primary
- Solo con me - 1962-1963 edizione Primary
- Bella ragazzina di Verona - 1962-1963 edizione Primary
Ghigo e i Goghi
- Non avrei mai creduto - 1963-1964 edizione Fantasy
- Ciao - 1964-1964 edizione Fantasy
- Conosco jenny - 1964-1964 edizione Fantasy
- Sunny Afternoon - 1965 (45giri inedito) edizione Musicando del 1995 su 33giri
- I'Got you - 1965 (45giri inedito) edizione Musicando del 1995 su 33giri
- Memphis Tennesee - 1965 (45giri inedito) edizione Musicando del 1995 su 33giri
- Day dream - 1966 (45giri inedito) edizione Musicando del 1995 su 33giri
- In the midnight hour - 1966 (45giri inedito) edizione Musicando del 1995 su 33giri
- Out side - 1967 (45giri inedito) edizione Musicando del 1995 su 33giri
Mister AnimaGrassetto
- Non voglio pietà - 1966-1966/67 edizione Bluebell
- Solitude time - 1966-1966/67 edizione Bluebell
- Attrazione - 1967-1967 edizione Bluebell
- La mia passeggiata - 1967-1967 edizione Bluebell
Probus Harlem
- Homburg - 1967-1968 edizione Bluebell (Usa-Uk-Italia)
- Love,drug and sex - 1967-1968 edizione Bluebell (Usa-Uk-Italia)
- A whiter shade of pale - 1967-1968 edizione Bluebell (Usa-Uk-Italia)
- Hold on I'm coming - 1967-1968 edizione Bluebell (Usa-Uk-Italia)
Rico Agosti
- L'orsacchiotto nero - 1968-1968 edizione Melody
- La Boutique - 1968-1968 edizione Melody
- Ourson noire - 1968-1968 edizione Melody (versione francese)
- The boutique - 1968-1968 edizione Melody (versione per Usa e Uk)
- Small black bear - 1968-1968 edizione Melody (versione per Usa e Uk)
Ghigo Agosti
- James brown dice...io dico! - 1968-1969 edizione Belldisc (Usa-Uk-Italia)
Black Sunday Flowers
- Hot Rock - 1969-1971 edizione Bla-Bla (Usa-Uk-Italia)
- Madness - 1970-1971 edizione Bla-Bla (Usa-Uk-Italia)
Inediti
- La stazione del blues - 1951
- Bocciato (agli esami di riparazione) - 1955
- Pallino blu - 1956
- La Gufa - 1957
- Jenny Jenny Jenny (jenny take a ride) - 1958
- I nanetti delle favole col cappuccio rosso fragola - 1959
- Carnevale celestiale - 1960
- Whole lotta love - 1972
- Cantina jam - 1973
- Il grillo e la formica - 1974
[modifica] Discografia 33 giri
- Coccinelle,Banane e altre storie (raccolta)1993-1993 edizione Musicando (italia-japan)
- La Cosa (prog-sperimentale) 1993-1994 edizione Crotalo (Italia-Japan)
- Ghigo e i Goghi (inediti) 1965/1967-1995 edizione Musicando (Italia-Japan)
[modifica] Discografia CD
- Gli avanzi di Ghigo (nuove canzoni)- 1992-1993 edizione Panarecord (Italia-Japan)
- Progetto Ulisse (prog-sperimentale) - 1993-1994 [[Cocodrilo Records] (Italia-Japan)
- Frammenti di preghiera (salmi musicati) - 1995-1996 edizione Musicando
- Top Strange (prog-sperimentale) - 1996-1997 Cocodrilo Records (Italia-Japan)
- Super Live (live) - 1996-2000 Rek Musik (Italia-Japan)
- Ghigo Coccinella (nuove canzoni) - 1997-1998 edizione Dv-More Record
- Fotocopie & Caricature (rivisitazione vecchie hit) 1998-1999 Rek Musik
- Preghiere semplici (canzoni religiose) - 1999-2001 Cocodrilo Records
- Risveglio in preghiera (canzoni religiose) - 2002-2003 Cocodrilo Records
- May Gaar (rivisitazioni-jazz) - 2005-2005 Cocodrilo Records (Usa-Uk-Italia-Japan)
- La Ghigonda ancestrale (2Cd-raccolta opere religiose) - 2006-2006 Rek Musik
- L'esperimento (2Cd-raccolta opere sperimentali) - 2006-2006 Cocodrilo Records
- Ghigo Story (Cofanetto 5cd antologici) 1954-2006 Rek Musik (World edition)
[modifica] Cinematografia
- Allocco tra gli Angeli 1961 - Attore protagonista
- I tre volti 1964 - Arrangiatore colonna sonora
- Anthar l'invicibile 1964 - Arrangiatore colonna sonora
Madness, vacanze per un massacro 1971 - Autore motivo conduttore colonna sonora
- Il caso Mattei 1972 - Comparsa e Arrangiatore colonna sonora
[modifica] Fonti
- Teche Rai - Mediateca di S.Teresa Milano - Istituto Luce
- Archivi di: Corriere della Sera, il Messaggero, il Resto del Carlino, la Stampa, il Secolo XIX, Raro, Rockerilla, Enciclopedia del Rock Italiano, le Mille Note, Gazzetta di Parma, Mucchio Selvaggio, Dizionario del Pop Rock, Topolino, Quei meravigliosi anni '50, Quei meravigliosi anni '60, Famiglia Cristiana, Eventi Pop, The New York Times, All music guide, la Nuova ferrara, Pop & Rock, la Provincia, Tutto, The Times, Ciao 2001, Panarecord dischi, Peer Southern record, On Sale music record, Musicando Ferrara.
- Interviste a: Giorgio Gaber, Clem Sacco, Ghigo Agosti, James Brown, Arena degli Artisti di Genova e altri personaggi che hanno ruotato intorno alla figura di Ghigo Agosti durante gli anni cinquanta, sessanta e settanta.
[modifica] Collegamenti esterni
- Gli anni '50 e gli anni '60 di Ghigo - Articoli su espresso blog
- Intervista a Ghigo Agosti
- Approfondimenti sulla carriera di Ghigo Agosti
- Ghigo's Story - File .rtf
- Biografia ufficiale dal 1952 al 2005