Alfred Noack
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Alfred Noack (Dresda, 25 maggio 1833 - Genova, 21 novembre 1895) è stato uno dei pionieri della fotografia. La sua opera è considerata una risposta al verismo pittorico ed artistico in auge specie nella parte finale dell'Ottocento.
È sepolto nel settore protestante del cimitero monumentale di Staglieno i cui monumenti funebri furono uno dei soggetti da lui più amati.
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[modifica] Biografia
Originario della Germania, proveniente da una famiglia protestante di estrazione piccolo borghese (il padre, Carl August, era medico condotto), visse a lungo a Genova, città che ritrasse in numerosi suoi scorci panoramici dapprima in dagherrotipi e quindi in lastre a stampa.
Fu attivo, con il nome di battesimo italianizzato in Alfredo, oltre che a Genova, in molte altre località della Liguria. Di particolare rilievo sono alcune sue immagini raffiguranti una piazza Caricamento affollata di passanti e lavoratori e alcune fotografie di monumenti funebri al cimitero monumentale di Staglieno.
Della sua formazione artistica si sa poco. I primi rudimenti li ebbe all'Accademia di Dresda sotto la guida di Hugo Burkner, studiando silografia, illustrazione e incisione.
Poco più che ventenne lasciò il paese natìo trasferendosi in italia e trovando (1856 casa a Roma dove si occupò presso l'Istituto archeologico tedesco. Nella futura capitale ebbe quasi certamente contatti con esponenti della cosiddetta scuola romana di fotografia. Fu a questo punto che decise di intraprendere l'allora pionieristica attività nel campo della fotografia.
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A sin.: Piazza Caricamento nell'Ottocento (Genova); a ds.: Pescatori a Bordighera (Imperia) |
Viaggiò molto in diverse città dell'Italia settentrionale, stabilendosi infine a Genova a metà degli anni 1860. Dal suo studio di vico del Filo, nel centro storico genovese, organizzò una minuziosa serie di lavori precisi ed appassionati destinati a restare nel tempo: immagini virate seppia che hanno poi fatto il giro del mondo portando all'estero una testimonianza differente, e poetica, di una città in perenne trasformazione, del suo tessuto urbano e sociale e delle persone che la abitavano. Le lastre fotografiche fissano così scene di pesca in località marine della riviera ligure o aspetti della vita alpestre dell'entroterra, con contadini all'opera e animali al pascolo; tutti soggetti fino ad allora patrimonio esclusivo della pittura.
Nel 1926, la titolare dello studio fotografico che appartenne a Noack, Maria Paganini, vendette al Comune di Genova l'archivio dell'artista forte di oltre quattromila negativi originali su lastra di vetro. L'unicum della produzione noackiana divenne così patrimonio pubblico quale testimonianza dell'opera di uno dei maggiori esponenti degli albori della fotografia.
[modifica] Bibliografia
- Giuseppe Marcenaro. Alfredo Noack, "inventore" della Riviera. Genova, Sagep, 1989. ISBN 8870583155
[modifica] Altri progetti
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