Centro storico di Genova
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Bene appartenente al Patrimonio dell'Umanità UNESCO | |
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Palazzi dei Rolli - Strade Nuove del Centro storico |
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Dati | |
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Anno inserimento: | 2006 |
Tipologia: | Beni architettonici e storici |
Criterio: | C (ii) (iv) (*) |
In pericolo: | dato non disponibile |
Scheda: | Scheda UNESCO |
Patrimoni in Italia |
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«Se gli architetti che hanno costruito Genova avessero avuto spazio, se avessero potuto abbandonarsi alla fantasia e senza ostacoli ai loro capricci, non avrebbero potuto trovare le infinite risorse e la multipla varietà di motivi, di disegni e disposizioni ai quali la facciata dei loro palazzi deve un'originalità di carattere, e che introduce in ogni anfratto l'inatteso della grandezza.»
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(Louis Enault, Breve vision hivernale d'un voyageur normand, 1850)
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Il Castello |
La collina di Castello è stata il primo luogo abitato di Genova nell'antichità. |
Il centro storico di Genova è il nucleo abitativo antico più esteso d'Europa.
Una sua vasta parte - racchiusa nel tratto delle cosiddette Strade Nuove (via Garibaldi, via Cairoli e via Balbi), dove sorgono i palazzi dei Rolli - è stata dichiarata dall'UNESCO il 13 luglio 2006 patrimonio mondiale dell'umanità.
È articolato - particolarmente nella parte adiacente alla zona portuale antica - in un dédalo di stretti e scuri caruggi che costituiscono una sorta di intricata casbah caratterizzata da strutture architettoniche stilisticamente non sempre definite in maniera unitaria e facilmente identificabili, con chiese di stile romanico, palazzi di gusto classico e neoclassico e costruzioni appartenenti alla cultura mediorientale, frutto di un passato che portò i Genovesi nei principali porti del Mar Mediterraneo e ad operare sul campo delle crociate cristiane.
Indice |
[modifica] Articolazione del centro storico
Il suo sviluppo è pari a circa quattrocentomila metri quadrati. Amministrativamente, è suddiviso in sestieri, con il mantenimento della traccia storica degli antichi rioni di quella che fu la Repubblica di Genova.
Tale suddivisione esula da quella che vede organizzato il territorio comunale in oltre una ventina di circoscrizioni (o delegazioni).
La storia del nucleo storico del capoluogo ligure è legata totalmente alla storia cittadina, dagli albori della costruzione delle prime abitazioni dei Liguri sul colle di Sarzano (o di Castello), lungo gli anni della Repubblica marinara dei quali tenne nota l'annalista Caffaro di Rustico da Caschifellone conosciuto semplicemente come il Caffaro (v. Annali del Caffaro), fino alle battaglie patriottiche e insurrezionaliste della Giovine Italia e della Carboneria di Giuseppe Mazzini.
[modifica] Dall'oppidum alla neapolis
Con brevi ma precise pennellate, secondo la prospettiva analitica e critica del visitatore curioso di penetrare nei misteri di un luogo sconosciuto, l'autore e viaggiatore Henry Aubert dà nel suo saggio Città e genti d'Italia (Villes et gens d'Italie, pubblicato a Parigi nel 1923) un ritratto sintetico ma esaustivo del centro storico di una città-emporium, ovvero null'altro che un mercato con nessuna importanza politica. Aubert non può fare a meno di citare il geografo Strabone quando questi affermava come a Genova non si vendeva che miele, bestiame, pelli, vini e olio.
E ricorda che, come allora, la città storica occupa la stessa posizione geografica, tra il Faro (nota: non la Lanterna ma il vecchio faro che illuminava l'ingresso del porto nell'antichità), che data dall'epoca romana, e la collina di Carignano da una parte, il mare e il forte chiamato oggi Castelletto dall'altra.
Comprendeva - precisa Aubert - l'"oppidum", che oggi è il quartiere del Molo, dalle stradine strette (i caruggi) piene di gente, il cuore e la culla della città, che gli stranieri non visitano quasi mai e in cui vi è almeno una cosa bella: la vecchia e singolare chiesa di Santa Maria di Castello, che fu la prima cattedrale di Genova, e dove gli amatori di ricordi storici possono trovare cose interessanti (nota: La Madonna fu incoronata nel 1657 regina di Genova); la "neapolis", posta dietro l'"oppidum", in un avvallamento dove solo i conoscitori e i curiosi intrepidi si azzardano; la "statio" ovvero la città militare, che divenne in seguito la città residenziale, e finalmente l'"emporium", la ragione di essere di tutto il resto, la città attiva, del commercio e dei traffici ....
È questa - conclude lo scrittore - la parte più caratteristica di Genova moderna, quella parte in cui si svolse la vita del Medioevo, quella che la fa assomigliare a Napoli per le stradine intricate e in declivio e per il colore grigio dei suoi tetti di ardesia ....
[modifica] Il centro storico oggi
Nei diversi itinerari che si dipanano dal cuore del centro, piazza De Ferrari, e in un nucleo urbano urbanisticamente non convenzionale, risultanza di più modifiche e ristrutturazioni susseguitesi nei secoli, è possibile individuare le tre principali linee direttrici che tracciano - con l'ausilio delle rocche e mura edificate in secoli differenti fra il Medioevo, il Rinascimento e l'Ottocento - i contorni di una città obliqua architettonicamente ricca di inconfondibili ed inaspettate pregevolezze.
Tali direttrici possono essere individuate, per la parte più antica, nella via San Lorenzo che scende, anche attraverso numerose strade, vicoli (i caruggii) e creuze laterali, dal piano di Sant'Andrea e da piazza De Ferrari fino alla Marina e al porto antico; per la parte cinque-seicentesca nella via XXV aprile che, con il transito di piazza Fontane Marose e via Garibaldi (l'antica Strada Nuova), porta a piazza dell'Annunziata e al quartiere universitario di via Balbi (sede del Palazzo Reale); e, infine, per la parte strettamente medioevale, nel fitto tessuto di caruggi che da piazza Campetto e dai Macelli di Soziglia conduce alla Chiesa di Santa Maria delle Vigne e al sestiere di Pre-Molo-Maddalena.
Il fulcro attorno al quale ruota ancor oggi ruotano i flussi del commercio e del turismo è dato dai portici di Sottoripa (o della Ripa), a piazza Caricamento, attorno al Banco di San Giorgio presso cui veniva creandosi la città dei mercanti e dei camalli della Compagnia dei caravana.
[modifica] Voci correlate
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Particolare del soffitto
[modifica] Bibliografia
- Corinna Praga e Laura Monaco (a cura di). Una giornata nella città - Suggerimenti per la visita e la lettura pluridisciplinare del centro storico di Genova. Genova, Sagep Editrice, 1992. ISBN 8870584402
- Elio Vigna (a cura di). Centro Storico di Genova - inquietudini e incanti - 60 tra le migliori fotografie elaborate autonomamente dagli studenti del primo anno del corso di Percezione e Comunicazione Visiva del Diploma Universitario in Disegno Industriale. Genova, ed. De Ferrari, 1999.
- Piero Pastorino. Botteghe e vicoli. Itinerario genovese nel centro storico. Genova, ed. De Ferrari, 1999.
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Per approfondire, vedi la voce Genova/Bibliografia. |
[modifica] Altri progetti
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[modifica] Collegamenti esterni
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