Alfredo Frassati
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Alfredo Frassati (Pollone, 28 settembre 1868 - Torino, 21 maggio 1961) fu un imprenditore, giornalista e uomo politico italiano, direttore del quotidiano La Stampa dal 1900 al 1926, senatore del Regno d'Italia e della Repubblica Italiana.
[modifica] Biografia
Figlio del chirurgo Pietro e di Giuseppina Coda Canati, nel 1890 si laureò in giurisprudenza all'Università di Torino. Nel 1894 divenne comproprietario e direttore del quotidiano La Gazzetta Piemontese, al quale nel 1895 diede il nome La Stampa, che mantiene tuttora. Il 16 ottobre 1900 divenne direttore e nel 1902 unico proprietario del quotidiano. Collaborò anche al Corriere della Sera.
Nel 1898 sposò la pittrice Adelaide Ametis. Nel 1913 fu nominato senatore (il più giovane del Regno d'Italia); prima dello scoppio della prima guerra mondiale mantenne una posizione neutralista. Alla fine del conflitto, rifiutò la proposta di Giolitti di entrare a far parte del nuovo governo. Nel 1923 divenne ambasciatore onorario d'Italia a Berlino.
Libero docente di Diritto e procedura penale all'Università di Torino, con l'avvento del fascismo pagò il suo sostegno a Giolitti: il 22 giugno 1924 la sua abitazione di Torino fu devastata dagli squadristi. Fu costretto a abbandonare la politica, a lasciare la direzione della Stampa, il 9 novembre 1925, e a vendere il quotidiano a Giovanni Agnelli, il fondatore della FIAT (nell'ottobre 1926).
Nel 1930 fu chiamato alla presidenza della società Italgas, che era entrata in crisi dopo il 1929, e dal 1934 avviò una severa ristrutturazione della società, cedendo le attività parallele alla produzione e alla distribuzione del gas.
Dopo il 1945 fu membro della Consulta nazionale e Senatore di diritto della Repubblica nella prima legislatura (1948-1953).
Il figlio Pier Giorgio è stato beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 1990.