Andrea Osiandro
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Andrea Osiandro (Gunzenhausen, 1498 - Königsberg, 1552), in tedesco Andreas Hosemann, noto anche come Osiander , teologo riformatore e scienziato tedesco.
[modifica] Biografia dell'Osiandro riformatore
Nato in Baviera nel paese di Gunzenhausen, studiò a Leipzig, Altenburg ed Ingolstadt prima di essere ordinato sacerdote (cattolico) nel 1520 a Norimberga. Nello stesso anno iniziò a lavorare nel convento agostiniano di quella stessa città come tutore di Ebraico. Assegnato alla chiesa di San Lorenzo di Norimberga nel 1522, quello dichiarò pubblicamente di seguire la Riforma di Lutero: quello stesso anno partecipò alla Prima Dieta di Norimberga, ove ebbe occasione di conoscere il duca Alberto di Prussia, Gran Maestro dei Cavalieri Teutonici, e di guadagnarlo alla causa luterana. Osiandro giocò un importante ruolo nel confronto che portò la città di Norimberga ad abbracciare il Credo riformato nel 1525, anno peraltro nel quale egli si sposò.
Osiandro pubblicò nel 1522 una versione corretta ed annotata della Bibbia Vulgata, e nel 1537 una versione dei Vangeli con concordanze. Egli svolse un servizio prezioso alla diffusione del protestantesimo in Svevia e Brandeburgo (1528-1530) ed ai confronti fra le diverse teorie dottrinali, ossia fra cattolici, calvinisti, luterani e zwingliani.
Appianare le dispute era però ormai impossibile: l'imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo V, convocò nel 1530 la Dieta di Augusta per cercare di ridurre lo strappo teologico e dottrinale che si andava allargando. Alla Dieta di Augusta si presentarono i due schieramenti contrapposti tra loro e frammentati al loro interno. Le Chiese Tedesche proposero 3 diverse confessioni: la Confessione di Augusta di Lutero (sostenuta anche da Osiandro), la Fidei Ratio di Zwingli e la Confessio Tetrapolitana di Bucero: punti di vista differenti che già delineavano le future divisioni tra Riformati (di Bucero, Zwingli e Calvino) e Luterani.
Osiandro era però intransigente sulle proprie idee, in scontro con gli altri teologi della Riforma, fra i quali anche Zwingli. Il suo temperameno dunque lo costrinse a fuggire nel 1548 e chiedere asilo all'amico duca Alberto di Prussia, che gli diede la cattedra di professore di teologia all'università di Königsberg, da lui stesso fondata pochi anni prima.
Nel 1550 pubblicò due importanti e controverse dissertazioni: "De Lege et Evangelio" e - quello che costituisce il suo principale lavoro - "De justificatione". In queste opere si oppose a Lutero ed a Melantone sulla questione teologica della giustificazione per fede ("sola fide"): sosteneva infatti che questa venisse "instillata" - e non ascritta, come insegnava Lutero - all'uomo dalla divinità di Cristo. Dunque, mentre per i luterani la giustificazione era istantanea (il credente sarebbe immediatamente pronunciato innocente alla corte divina, eclusivamente per i meriti di Cristo), per Osiandro lo spirito di Cristo verrebbe a dimorare attraverso la fede nell'anima del fedele, procurandone progressivamente la santificazione.
Gli insegnamenti di Osiandro vennero mantenuti dopo la sua morte dal figlio adottivo Johann Funck, ma si persero con la sua scomparsa, avvenuta nel 1566.
[modifica] L'Osiandro scienziato
Osiandro era interessato anche alla matematica ed alla scienza in generale: nel 1543 si occupò di pubblicare "De revolutionibus orbium coelestium" di Nicolò Copernico. Per quest'opera, scrisse una prefazione anonima che spiega che il sistema eliocentrico non doveva essere inteso come descrizione dell'Universo com'è effettivamente, ma era soltanto uno strumento matematico per chiarire e semplificare i calcoli che hanno a che fare con il movimento dei pianeti (tesi questa che difese nel 1616 il cardinale Roberto Bellarmino contro Galileo).
Fu Keplero a rivelare il secolo successivo che l'autore della prefazione non era Copernico ma il teologo riformato.
Osiandro fu anche un amico del matematico Gerolamo Cardano, del quale curò la pubblicazione dell'"Ars magna" nel 1545.