Argo Secondari
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Argo Secondari (Roma, 1895 – Rieti, 17 marzo 1942) è stato un anarchico italiano.
Il suo nome è legato alla nascita (avvenuta 6 luglio 1921, presso l'Orto Botanico di Roma) del movimento degli Arditi del Popolo, organizzazione paramilitare creata in opposizione allo squadrismo del regime fascista.
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«...Fino a quando i fascisti continueranno a bruciare le Case del popolo, case sacre ai lavoratori, fino a quando i fascisti assassineranno i fratelli operai,fino a quando continueranno la guerra fratricida gli Arditi d'Italia non potranno con loro aver nulla di comune. Un solco profondo di sangue e di macerie fumanti divide fascisti e Arditi»
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(Dichiarazione di Argo Secondari all'assemblea degli Arditi del Popolo del 27 giugno 1921, riportata da "Umanità Nova", Roma, 29 giugno 1921)
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Il gruppo iniziale era formato da circa duemila persone (in massima parte ex combattenti della prima guerra mondiale ed esponenti dell'anarchia) e la sua nascita fu salutata con gioia da Lenin sulla Pravda. Nikolai Bucharin invitò vivamente Ruggiero Grieco, del Partito comunista d'Italia, a non intralciare la fondazione dell'organizzazione antifascista, anche se questa non era alle dipendenze dirette del Partito comunista d'Italia. All'interno dello stesso partito Antonio Gramsci(stralcio articolo Gramsci) era favorevole agli Arditi del Popolo, tema che riprenderà poco prima di essere incarcerato in una delle ultime riunioni del partito, prima dell'instaurazione a tutto campo del regime fascista.
Secondari, ex tenente pluridecorato degli "Arditi Assaltatori", era di tendenze anarchiche e non nuovo a tentativi di colpi di mano. Il 22 ottobre 1922 fu aggredito da alcuni fascisti che lo bastonarono in modo tale da mandarlo fuori di senno. Il fratello Epaminonda, medico cardiologo, provò a portarlo negli Stati Uniti, dove egli viveva, per poterlo curare, ma non riuscì nell'intento.
Il regime fascista decise che doveva essere rinchiuso in un manicomio. E Secondari vi rimase per diciotto anni, fino al 17 marzo 1942, quando morì all'età di quarantasei anni.
Il suo funerale per ordine della questura, che temeva il verificarsi di disordini, si svolse privatamente. Riposa nel cimitero monumentale di Rieti.
[modifica] Bibliografia
- AA.VV., Dietro le barricate, Parma 1922, testi immagini e documenti della mostra (30 aprile - 30 maggio 1983), edizione a cura del Comune e della Provincia di Parma e dell'Istituto storico della Resistenza per la Provincia di Parma
- AA.VV., Pro Memoria. La città, le barricate, il monumento, scritti in occasione della posa el monumento alle barricate del 1922, edizione a cura del Comune di Parma, Parma, 1997
- Pino Cacucci, Oltretorrente, Feltrinelli, Milano, 2003
- Luigi Di Lembo, Guerra di classe e lotta umana, l'anarchismo in Italia dal Biennio Rosso alla guerra di Spagna (191-1939), edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 2001
- Eros Francescangeli, Arditi del popolo, Odradek, Rom, 2000
- Gianni Furlotti, Parma libertaria, edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 2001
- Marco Rossi, 'Arditi, non gentarmi! Dall'arditismo di guerra agli Arditi del Popolo, 1917-1922, edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 1997
- Luigi Balsamini, 'Gli arditi del popolo. Dalla guerra alla difesa del popolo contro le violenze fasciste, Galzerano Ed. , Salerno.
- "Proletari senza rivoluzione"storia delle classi subalterne italiane dal 1860 al 1950. - Milano : Edizioni Oriente, 1970 Renzo Del Carria
- "Storia del Partito comunista" Paolo Spriano- Einaudi, Torino, 1967-1975 - 5 volumi
- Del Carria, Renzo, Proletari senza rivoluzione. Storia delle classi subalterne italiane dal 1860 al 1950, 2 voll., Milano, Edizioni Oriente, 1970 (I ed. 1966), (in particolare il XVII Capitolo "La giusta linea non seguita": Parma come esempio di vittoriosa resistenza politica-militare al fascismo (1-6 agosto 1922).
- "Proletari senza rivoluzione"storia delle classi subalterne italiane dal 1860 al 1950. - Milano : Edizioni Oriente, 1970 Renzo Del Carria
[modifica] Voci correlate
- Arditi
- Arditi del Popolo
- Carta del Carnaro
- Antonio Cieri
- Guido Picelli
- Filippo Corridoni
- Alberto Acquacalda
- Vincenzo Baldazzi
- Alceste De Ambris
- Armando Vezzelli
- Gaetano Perillo
- Lorenzo Parodi
- Storia del movimento partigiano a Genova
- Strade di Genova intitolate a partigiani ed antifascisti
- Fatti di Sarzana
- Formazioni di difesa proletaria
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