Battlestar Galactica (2003)
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Battlestar Galactica è una serie televisiva canadese di fantascienza, trasmessa per la prima volta nell'anno 2003 dal network americano Sci Fi Channel, che ne cura anche la produzione. Rappresenta il remake dell'omonima serie del 1978, denominata Galactica in Italia, prodotta dalla ABC ma interrotta a causa degli elevati costi di produzione.
Nei 25 anni trascorsi dall'improvvisa conclusione della serie originale fino alla messa in onda del recente prodotto televisivo si erano alternati vari tentativi per mantenere o riportare in vita le storie e i personaggi originali, senza però ottenere alcun successo, oppure trasmettendo pochi episodi sparuti, rivelatisi poi dei veri e propri fiaschi.
Nel 2002 SciFi annunciò però la volontà di produrre un pilot in due puntate di una eventuale serie remake, ridisegnando in parte l'ambiente, la storia e i personaggi della serie originale; allo scopo di ottenere un risultato soddisfacente, si affida all'inventiva di Ronald D. Moore, già veterano di Star Trek. Il consenso del pubblico americano ed i riconoscimenti accademici della Visual Effects Society, che nel 2004 assegna a Battlestar Galactica un VES Award per gli effetti speciali visivi in aggiunta a due nomination per il compositing e la realizzazione di modelli e miniature, hanno poi convinto la SciFi della bontà del prodotto e hanno rafforzato la convinzione di produrre una serie televisiva completa.
Indice |
[modifica] Trama
[modifica] Antefatto
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«I Cyloni furono creati dagli umani.
Furono creati per rendere la vita più facile nelle Dodici Colonie. Ed ecco che venne il giorno in cui i Cyloni decisero di sterminare i loro padroni. Dopo una guerra lunga e sanguinosa, fu dichiarato un armistizio. I Cylon se ne andarono alla volta di un altro mondo che potessero chiamare casa. Fu costruita una remota stazione spaziale... ...dove gli umani e i Cyloni potessero incontrarsi e mantenere relazioni diplomatiche. Ogni anno i coloniali inviano un ufficiale... ...i Cyloni nessuno. Nessuno ha mai visto o avuto notizie dai Cyloni per oltre 40 anni.» |
Il primo episodio, una miniserie di quasi tre ore, inizia con l'inaspettato incontro del rappresentante coloniale con la delegazione cylone, che dopo quarant'anni si presenta alla Stazione dell'Armistizio. Con grande sorpresa dell'ufficiale umano fanno l'ingresso nella sala dell'incontro due avveniristici - rispetto alle documentazioni in suo possesso - robot; questi hanno il compito di scortare quella che sembra essere una donna estremamente attraente, ma che in realtà è anch'essa un cylone. La portavoce dei Cyloni, un istante prima che la stazione spaziale venga completamente distrutta, rivela semplicemente al coloniale queste parole: «è iniziata».
[modifica] Serie
Il Battlestar Galactica è una nave da guerra pronta per il pensionamento; l'armistizio con i Cyloni dura ormai da decenni e rende pressoché inutile per l'economia del governo delle Dodici Colonie (con capitale sul pianeta Caprica) un ampio dispiegamento di forze militari. Molte navi da guerra come il Battlestar Galactica sono destinate a diventare dei musei in ricordo di periodi oscuri per la vita coloniale, durante i quali la pace era funestata dalla guerra con i Cyloni. A capo della Battlestar Galactica vi è il comandante William Adama, che a suo tempo aveva combattuto contro i robot ribelli.
I Cyloni hanno deciso di attaccare gli umani ed annientare l'intera popolazione dei pianeti coloniali. Per fare tutto ciò con un singolo attacco sfruttano le debolezze del dottor Gaius Baltar, un vero e proprio genio nello studio e sviluppo di intelligenze artificiali e nella programmazione, ma sensibile al fascino femminile e caratterizzato da uno spiccato egocentrismo, che mette in dubbio la sua integrità morale. Ignaro del fatto che i Cylon possano abilmente confondersi con i normali esseri umani, il dottor Baltar, incaricato dal governo dello sviluppo dei programmi di gestione dei sistemi difensivi, concede loro indirettamente accesso alla rete difensiva dei pianeti e della flotta militare, instaurando una relazione con un androide (una copia perfetta della portavoce che ad inizio serie si era presentata scortata alla Stazione dell'Armistizio. L'agente cylone (Numero Sei), incaricata di sedurre il dottor Baltar, accede così a tutte le informazioni necessarie a rendere impotenti i sistemi di difesa umani al momento dell'attacco, determinando la Caduta delle Dodici Colonie. Quando si rende conto di ciò che è successo, lo scienziato riesce solo a preoccuparsi di non essere accusato della morte di miliardi di esseri viventi in seguito all'attacco portato dai Cyloni ai pianeti coloniali.
Soltanto 48.000 persone, la maggior parte delle quali al momento dell'attacco era nello spazio, si salvano dallo sterminio. Tra queste navi superstiti vi è anche il Battlestar Galactica, unica nave da guerra ad essere supravvissuta alla ferocia dei Cyloni in quanto, per espressa richiesta del comandante Adama, è la sola a non essere completamente dipendente da computer collegati alla rete planetaria.
I resti della civiltà umana raggruppati in poche navi spaziali e scortati dalla Battlestar Galactica cominciano così la loro fuga dal sistema solare conquistato dai Cyloni, e sebbene nessuno sappia dove trovarla o se davvero esista le navi si dirigono verso quella che tutti chiamano la 13a colonia: il pianeta Terra. A guidare i superstiti vi è, a bordo della nave Colonial One il nuovo presidente del governo coloniale, l'ex sottosegretario all'Istruzione Laura Roslin che in seguito alle morti del presidente, del vice-presidente e di vari ministri si ritrova costretta a prendere le redini del comando e a vincere i dubbi sulle sue capacità governative che nutrono gli ufficiali militari.
Nel dramma del genocidio della civiltà coloniale e della fuga verso la Terra, si sviluppano le vicende umane dei vari personaggi e l'evoluzione psicologica degli androidi.
[modifica] Personaggi e interpreti
[modifica] Cast principale
- Edward James Olmos - William Adama
- Mary McDonnell - Laura Roslin
- Katee Sackhoff - Kara "Scorpion" Thrace
- Jamie Bamber - Lee "Apollo" Adama
- James Callis - Gaius Baltar
- Tricia Helfer - Number Sei / Caprica Sei / Gina
- Grace Park - Sharon "Athena" Agathon / Sharon "Boomer" Valerii / Numero Otto
[modifica] Cast di supporto
- Michael Hogan - Saul Tigh
- Aaron Douglas - Galen Tyrol
- Tahmoh Penikett - Karl C. "Helo" Agathon
- Alessandro Juliani - Felix Gaeta
- Nicki Clyne - Cally Tyrol
- Kandyse McClure - Anastasia "Dee" Dualla (Adama 2006-)
- Paul Campbell - Billy Keikeya (2004-2006)
- Lucy Lawless - D'Anna Biers / Numero Tre (2005-2007)
[modifica] Stile di ripresa
Per ottenere un coinvolgimento completo dello spettatore nell'azione, nei sentimenti e nelle paure dei personaggi viene utilizzato uno stile documentaristico di ripresa, che aumenta il realismo delle scene girate. Gli effetti speciali si adattano efficacemente allo stile di ripresa dinamico e il montaggio delle scene girate da inquadrature multiple conferisce allo spettatore la sensazione di essere immerso nelle vicende e nei combattimenti.
[modifica] Influenze
Il riferimento a robot umanoidi, a pianeti colonizzati, a salti iperspaziali necessari per percorrere grandi distanze nello spazio tra un sistema solare e l'altro, e la ricerca di un leggendario pianeta Terra, sono un chiaro riferimento al mondo di Isaac Asimov e ai suoi Cicli letterari (Ciclo dei robot, Ciclo della Fondazione, Ciclo dell'Impero). La figura stessa dell'analista Gaius Baltar, per le capacità intellettuali, è paragonabile ad alcuni personaggi delle saghe asimoviane, quali Hari Seldon o il dottor Han Fastolfe, sebbene il paragone cada confrontando i valori morali alla base dell'agire di questi personaggi. Il dottor Baltar è facile vittima delle passioni e delle paure tipiche del genere umano, in particolar modo è incline a perseguire l'interesse personale a scapito di un più nobile agire per il bene comune. I Cyloni umanoidi invece prendono ispirazione, solo per le caratteristiche fisiche, dal robot Daneel Olivaw. Se da una parte infatti l'androide di Asimov non è capace di provare sentimenti ed è animato dalla volontà di aiutare il genere umano, i robot con sembianze umane di Battlestar Galactica che cercano la distruzione dei coloniali, sono stati progettati per essere del tutto simili agli uomini e sono capaci di provare odio, amore, paura e tutti quei sentimenti che caratterizzano l'uomo.
[modifica] Curiosità
- Nella versione originale, per non incorrere in una censura pur conservando un lessico ricco di espressioni di imprecazione tipico di un ambiente militare, i soldati e l'equipaggio della Battlestar Galactica, nei momenti di rabbia o frustrazione, utilizzano l'intercalare frak, che storpia la forma lessicale volgare del termine fuck della lingua inglese.
- I nomi delle dodici colonie fanno riferimento alle costellazioni attraversate dal Sole nella traiettoria apparente chiamata eclittica: le costellazioni dello zodiaco.
- L'attore Richard Hatch, che nel remake recita la parte di Tom Zarek, un ex terrorista apparentemente riabilitato che tenta di conquistare il potere, nella serie originali del 1978 interpretava il ruolo di Apollo, il primo pilota dei caccia di Galactica.
[modifica] Episodi
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Per approfondire, vedi la voce Episodi di Battlestar Galactica (2003). |
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Tv.com ampio database di telefilm americani
- (EN) SciFi sito ufficiale del canale americano che produce la serie