Boate
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Boate | |
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Lunghezza: | circa 3 km |
Portata media: | m³/s |
Bacino idrografico: | km² |
Altitudine della sorgente: | 3 m s.l.m. |
Nasce: | Sant'Anna, frazione di Rapallo |
Sfocia: | Rapallo zona portuale |
Paesi attraversati: | Rapallo |
Il Boate è un torrente che scorre lungo la cittadina di Rapallo in provincia di Genova.
Indice |
[modifica] Breve descrizione
Anticamente chiamato dagli abitanti Bogo non ha una grande portata d'acqua, anzi nel periodo estivo è praticamente in secca. Esso nasce dagli altri torrenti rapallesi: il San Pietro e il Santa Maria anch'essi alimentati da altri fiumi.
Punto esatto della confluenza è nei pressi del golf cittadino.
Da qui scorre lungo la città dividendola in due fino a sfociare in mare all'altezza del porto pubblico.
Originariamente il fiume scorreva lungo un percorso diverso da quello attuale. Venne deviato nel 1823, grazie ai fondi distribuiti dall'allora Regno di Sardegna che, con un suntuoso progetto fluviale, riuscì a deviare il torrente come oggi possiamo ammirare. Dalla deviazione si costruirono nuove strade tra cui l'attuale strada collegante Rapallo con Santa Margherita Ligure, passante sotto il famoso ponte, di epoca romana, detto d'Annibale.
Attualmente è in corso un'importante opera di mitigazione e dragaggio, da parte della provincia di Genova, che permetterà la messa in sicurezza delle zone limitrofe al torrente e diminuendo le probabilità di esondazione.
[modifica] Le alluvioni
Una dei primi straripamenti accertati del torrente si ebbe il 19 giugno 1637 a seguito di uno spaventoso diluvio. Dai dati raccolti dall'antica testimonianza si apprese che fu tanto violenta da uccidere bestiame e sradicare alberi.
Nel XX secolo tante sono state le alluvioni causate dal Boate dovuto soprattutto ai bassi argini di protezione del torrente, nelle quali perirono molte persone.
Una delle più violente si ebbe tra il 23 e il 24 novembre 1911. Nella notte del 23 una forte pioggia intensa si abbatte sulla città gonfiando vistosamente il fiume.
La mattina dopo gli argini cedono allagando l'intero centro storico e zone limitrofe. Allo straripamento del Boate si aggiunse quello del San Francesco, altro torrente rapallese, devastando la zona adiacente al mare. Alla foce del fiume viene divelta la passerella in ferro, mentre in centro il panico è totale.
Case, negozi, vie, piazze e persino la Basilica è invasa dall'acqua misto fango e ghiaia. Il comune rapallese chiede aiuto e subito squadre dei vigili del fuoco provenienti da Chiavari e Genova danno man forte ai colleghi rapallesi. Ci volle una settimana di lavoro per ritornare alla calma.
Ancora più catastrofica e violenta fu l'alluvione del 25 settembre 1915, in pieno conflitto mondiale.
In tre ore e mezza cadde un quantitativo di pioggia pari a quello che mediamente si registra in cinque mesi, causando l'allagamento spontaneo delle strade. Alla 07.30 circa 70 cm d'acqua invadono il centro allagando case e negozi. Verso le 09.00 avviene la tragedia ancora viva nella memoria dei rapallesi. Nella zona di Sant'Anna (quartiere rapallese, zona in cui inizia il Boate) l'acqua invade quello che ora è il golf, creando una piana alluvionale di 900.000 m² con una capacità di 3.500.000 m³ d'acqua e profonda 4 metri.
Nel frattempo in città la pressione dell'acqua sfonda per circa 300 m il terrapieno ferroviario fra il Boate e la via principale, un'enorme massa liquida mista fango si abbatte sull'abitato ostruendo vie con legnami e materiali d'ogni genere. L'onda fangosa, alta circa 4 metri, non riesce a raggiungere il mare dovuto alla forte mareggiata sventrando così case, negozi, la chiesa parrocchiale.
Crollano i ponti alla foce (in ferro e cemento armato), si aprono voragini nella zona delle Saline inghiottendo automobili e causando il crollo di un albergo (Hotel Rosa Bianca). La gente si arrampica sui tetti o sugli alberi in attesa dei soccorsi, ma Rapallo è completamente isolata e inerme. La ferrovia ha ceduto non permettendo i soccorsi da Genova e solo dall'estremo levante ligure arrivano i primi aiuti. Il sindaco e l'intera amministrazione comunale scendono in città per aiutare i cittadini insieme alle forze dell'ordine locali. I primi soccorsi arrivano via mare dai marinai della nave Coatti, mentre via treno arrivano squadre di vigili del fuoco da Chiavari e La Spezia.
Anche nelle frazioni la situazione è drammatica; a San Pietro di Novella il piazzale della chiesa crolla, i campi e gli orti completamente scomparsi. Il Prefetto di Chiavari, giunto per contare i danni, è sconvolto dalla drammaticità dell'evento. I morti risultano 15 (tra cui il Maresciallo della Guardia di Finanza di Rapallo), un disperso e milioni di lire di danni materiali. Addirittura il corpo di una donna inghiottita dalle acque viene ritrovato giorni dopo sulla spiaggia di Bordighera.
Anche negli ultimi anni il Boate è tornato a far paura, invadendo la città nel 1995 e sfiorando lo straripamento nel 2002. Ad oggi si sta provvedendo all'innalzamento degli argini e al dragaggio del letto, scongiurando il pericolo di future alluvioni.
[modifica] Bibliografia
- Gianluigi Barni. Storia di Rapallo e della gente del Tigullio. Genova, Liguria - Edizioni Sabatelli, 1983.
- Pietro Berri. Rapallo nei secoli. Rapallo, Edizioni Ipotesi, 1979.
[modifica] Voci correlate
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