Classe Condottieri (incrociatore)
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La classe Condottieri di incrociatori leggeri della Regia Marina fu in realtà una sequenza di cinque classi distinte, realizzate negli trenta, sebbene queste mostrino una chiara linea evolutiva. Furono costruite prima della seconda guerra mondiale per guadagnare il dominio del mare Mar Mediterraneo. Le navi furono battezzate in onore di comandanti militari della storia italiana.
Ogni classe prende il nome dalla prima nave del gruppo:
- Alberto di Giussano:
- Luigi Cadorna:
- Raimondo Montecuccoli
- Duca d'Aosta:
- Duca degli Abruzzi:
- Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi
- Giuseppe Garibaldi
[modifica] Evoluzione
La corazzatura aumentò progressivamente, molto ridotta e priva di capacità pratiche di difesa nei modelli iniziali, con uno spessore in millimetri di protezione della cintura che non raggiungeva la velocità in nodi (Da Giussano: 25mm contro 42 nodi mostrati alle prove), per arrivare nel quinto gruppo, Luigi Savoia Duca degli Abruzzi e Giuseppe garibaldi, a 130 mm. Questo si sarebbe visto anche in azioni di guerra, con i primi incrociatori affondati con facilità (come il Bartolomeo Colleoni contro il HMS Sidney) mentre il Giuseppe Garibaldi sopravvisse a 2 siluri del sottomarino HMS Ulpholder britannico e divenne poi la prima nave missilistica italiana. Anche l'armamento e le sovrastrutture vennero molto modificate nel corso della produzione.
Il primo gruppo, le quattro classe Di Giussano furono costruite primariamente per la velocità, erano virtualmente prive di armatura e dotate di grossi impianti motori, equivalenti a quelli della più pesante classe Zara di incrociatori pesanti. I due classe Cadorna mantennero le caratteristiche principali con cambiamenti minori.
Le due classe Montecuccoli furono maggiormente modificate, furono navi più pesanti, significativamente meglio protette e con motori migliorati per mantenere la velocità richiesta. Le due classe Duca d'Aosta continuarono la tendenza inspessendo la corazzatura ed aumentando nuovamente la potenza dei motori.
La coppia finale, le due Duca degli Abruzzi completarono la transizione sacrificando un poco di velocità per un'armatura ancora migliore e i cannoni aggiuntivi per le batterie secondarie.
Il Raimondo Montecuccoli esiste ancora, almeno in parte: un suo impianto binato di cannoni a culla unica (senza torretta e culatte) fa la guardia minacciosamente sulla città di Perugia, e vicino vi è anche l'albero su cui sono state annotate le miglia percorse «con efficienza con audacia».
[modifica] Collegamenti esterni
Incrociatori classe Condottieri | ![]() |
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