Complemento di fine o scopo
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Nella sintassi della frase semplice, il complemento di fine o scopo indica il fine verso cui è diretta l'azione oppure lo scopo a cui tende una determinata circostanza o condizione. Nelle lingue declinative solitamente corrisponde al dativo.
Si tratta di un complemento indiretto.
- Il complemento risponde alle domande:
- per quale fine? per quale scopo? a che?
[modifica] Esempi
- Il cacciatore giunse in soccorso di Cappuccetto Rosso (a)
- Le coperte servivano al lupo da trasvestimento (b)
[modifica] Come si presenta il complemento
Il complemento può essere introdott da:
- verbi o sostantivi seguiti dalle preposizioni per, a, in, da, di o dalle locuzioni avverbiali al fine di, allo scopo di.
- Il complemento di fine dipende da un verbo quando indica lo scopo dell'azione (a) mentre dipende da un sostantivo quando indica la destinazione o l'uso che si prevede per quella cosa (b).
[modifica] Particolarità del complemento
Il complemento di fine può presentarsi anche con le seguenti epressioni:
- carte da gioco
- carta da lettera
- nave da guerra / da carico
- cavallo da corsa / da tiro
- cane da caccia
- servizio da caffè
- occhiali da vista / da sole
- rete da pesca
- sala da pranzo / da ballo / da conferenza
[modifica] Dalla frase semplice alla frase complessa
Oltre che con un nome, il complemento di fine o scopo può essere espresso anche con una proposizione, chiamata subordinata finale. Quest'ultima in forma esplicita ha il verbo coniugato al modo congiuntivo introdotto da affinché, perché etc., in forma implicita all'infinito introdotto da al fine di, allo scopo di, in modo da etc. Le subordinate finali in forma implicita possono anche essere introdotte da un aggettivo o da un sostantivo.
- Il lupo si mise i vestiti della nonna per ingannare Cappuccetto Rosso
- Il cacciatore fu coraggioso ad affrontare il lupo.