Utente:Denislotti/sandbox
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Titolo originale: | Heimat - Eine deutsche Chronik |
Paese: | Germania |
Anno: | 1984 |
Durata: | 924' (in 11 parti) |
Colore: | colore e B/N |
Audio: | sonoro |
Genere: | drammatico/storico |
Regia: | Edgar Reitz |
Soggetto: | Edgar Reitz, Peter F. Steinbach |
Sceneggiatura: | Edgar Reitz, Peter F. Steinbach |
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Fotografia: | Gernot Roll |
Montaggio: | Heidi Handorf |
Musiche: | Nicos Mamangakis |
Scenografia: | Franz Bauer |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Heimat 1984, fu la prima di tre serie dedicata dal regista Edgar Reitz alla storia della Germania contemporanea, questa prima serie narrò gli eventi della famiglia Simon, nativa di Schabbach, che andavano dal 1919 al 1982. La prima serie conta quasi 16 ore di proiezione divise in 11 episodi di diversa durata, girata in bianco e nero con inserti a colori. Segnò sicuramente un apice e probabilmente il compimento del Nuovo cinema tedesco, nato negli anni Settanta, del quale Reitz era esponente e teorico di punta. Presentata nel 1984 alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
[modifica] Gli episodi
[modifica] Primo episodio: Heimat - Nostalgia di terre lontane
(Heimat - Eine Chronik in elf Teilen - Fernweh) 1919. Paul Simon, soldato tedesco, scarcerato dalla prigionia, torna a Schabbach. Il dopoguerra è duro e l'occupazione francese genera malcontento anche tra gli abitanti del suo paese. Per Paul il tempo sembra dividersi in due dimensioni separate: l'irreale senso di spaesamento è contrappuntato dall'innamoramento per Apollonia e il ritorno ai ritmi della vita civile. I relitti umani della guerra si mescolano agli speculatori e agli arricchiti: chi veniva rispettato quale reduce ora è disprezzato per le menomazioni ricevute dalla guerra. 1921. Mentre si inaugura un monumento ai caduti a Schabbach, Paul riceve l'incarico di costruire una radio da un facoltoso contadino, Wigel, quest'ultimo ha una figlia di nome Maria i due si avvicinano. Paul crede stia nascendo una storia d'amore con Apollonia, ma quest'ultima si è promessa sposa ad Armand, un soldato francese, dal quale avrà un figlio. Dopo la partenza per la Francia di Apollonia, Paul decide di sposare Maria. Dal loro matrimonio nascono due figli, Anton ed Ernst. 1924. Un aereo con a bordo un americano permette a Paul di volare, e dopo illusioni continue e speranze di arricchimento facile (l'oro "nel" Reno?), un giorno, nel 1928, Paul scompare nel nulla.
Primo, intenso, episodio della lunga saga dei Simon di Schabbach, contrappone drammaticamente la Patria e l'Altrove. L'Heimat è il luogo (dell'anima) dal quale fuggire e al quale tendere nel momento dell'esilio; è anche l'amore e l'odio per un paesino, ritratto alla fine della Prima Guerra Mondiale, e situato proprio lungo il confine naturale - il Reno - che divide i due popoli belligeranti. Le grandi contraddizioni di una guerra voluta fortemente, ma persa disastrosamente, emergono in quegli anni che scorrono tra pubblici atti retorici di dubbia origine e speculazioni sui morti ammazzati (i monumenti ai caduti, e il riferimento agli affari che vi sono dietro) e il giusto riconoscimento ai soldati che però viene contraddetto dalle discriminazioni nei confronti dei reduci menomati. Ma quando le tragedie della guerra cominciano a raffreddarsi inizia la nuova storia tedesca. E attorno al 1928 si affaccia anche la reazione nazista, che in questo episodio si materializza contro la casa di un tedesco ebreo, separatista filo-francese, che viene colpita da una sassaiola in pieno giorno. Ma anche se i teppisti nazistoidi vengono arrestati, la loro aria colma di compiacimento non lascia dubbi sul futuro che attende la Germania; alla spedizione partecipa anche il fratello fotografo di Paul, Eduard Simon, che si diletta ad immortalare gli eventi salienti nei dintorni.
Schabbach è rappresentato come un luogo stretto che va bene ai vecchi, e a chi come l'arricchito borgomastro, che è il padre di Maria, ha il suo ruolo sociale, tanto quanto il reduce che ne diviene il contraltare simbolico. Una scena descrive, fra altre, l'ambiente asfittico, emblematico della piccolezza in cui il borgo si perde, il presunto bimbo di Apollonia, chiamata strega poiché ha capelli neri e ha una relazione con un francese, che sarebbe stato gettato nel letamaio al centro del paese, nel quale invece si trova al posto del cadavere, la motocicletta dell'invidiato borgomastro. Come quando anni dopo Eduard crede di aver trovato l'oro a Schabbach, nelle acque di un affluente del Reno, che si conclude con un amaro nulla di fatto, che ricorda loro la condizione di comprimari, a propria volta messi ai margini della società. Il corpo di donna, trovato da Paul, morta e completamente nuda, crea nel paese un polverone, che addirittura porta ad accreditare ad un omicidio politico. Il sospetto ricade sul solo socialista di Schabbach...
Paul è un uomo svuotato e spogliato dalla guerra, ma desideroso "d'altro", è convinvto che qualcosa di speciale lo attenda dopo il ritorno dal fronte. Perciò non riesce a rassegnarsi all'innamoramento per Apollonia e subisce l'amore compiacente di Maria che lo sprona a coltivare la sua passione per la costruzione di radio. Ma la "normalità" di una famiglia prima lo attira, poi lo blocca: così parte. Parte forse come ha fatto Apollonia che ha scelto la Francia e il "nemico" per continuare la propria vita, non curandosi del resto; forse se ne va perché non sopporta le piccole meschinità del paese chiacchierone e le domestiche, minute, soddisfazioni della sua casa. Non riesce a cogliere i lati positivi di quella sua vita con Maria, i due figli, i genitori, e i due fratelli. Sullo sfondo vi è la modernità che si fa largo con i primi orpelli elettrici, la radio, la fotografia di Eduard, l'automobile, la moto, gli aeroplani: tutte cose che sottolineano un bisogno di progresso e di cambiamento, che Paul vuole sondare prima, ed esplorare poi. Tra arcaismo campagnolo e primi miracoli della tecnologia si avverte la frizione del cambiamento di rotta della società europea. È la contraddizione che farà di Paul un irrequieto insoddisfatto, alla ricerca di se stesso al di fuori della propria casa; perciò, nonostante i due figli e la moglie, decide di inseguire il proprio sogno, la propria utopia; senza un vero elemento scatenante molla quel "suo" mondo, e dopo aver disposto la trappola per una martora che gli ha devastato pollaio e ridotto a pezzi la sua radio, Paul se ne va a bere una birra. Ma invece di entrare in osteria, prende la strada dei campi. Maria è preoccupata, e mentre tutti cercano Paul, i bambini, Anton e Ernst, attendono che la martora cada nella tagliola che loro padre le ha teso.
Quasi interamente in bianco e nero, l'episodio si fonda su lunghi silenzi, piccoli eventi quotidiani e grandi afflati sentimentali. I frequenti piani-sequenza si armonizzano e descrivono il passo lento e inesorabile delle stagioni; un ritmo naturale nel quale avviene dapprima il riposo del guerriero, di ritorno dal massacro, e poi la lenta maturazione del bisogno di cambiamento. Molte le inquadrature fisse, fortemente evocative, che spesso si affacciano sulle colline dolci della regione attorno a Schabbach, su alberi solitari in mezzo a campi coltivati o innevati. Interessante il confronto con le altre due future serie di Heimat. Possibili riferimenti estetici sono da trovarsi nel cinema di Dreyer e di Murnau, operanti negli anni Venti. Alcuni volti sembrano usciti da quadri di Cranach.
[modifica] Secondo episodio: Heimat - Il centro del mondo
(Heimat - Eine Chronik in elf Teilen - Die Mitte der Welt) 1929-1932. Eduard, fratello maggiore di Paul, è malato ai polmoni, recatosi a Berlino per curarsi, torna a Schabbach sposato con Lucie, tenutaria di un bordello, la quale però nasconde la propria identità ai Simon. Paul è fuggito a New York dove fa la conoscenza di un gruppo di migranti italiani. Maria alleva i figli Anton ed Ernst: sembra che le ferite di quell'abbndono siano sempre più sopportabili. Arriva in paese di una misteriosa donna francese a cavallo, diretta a Berlino, e si ferma per una notte a Schabbach. 1933. Hitler sale al potere e la gente festeggia l'avvenimento, speranzosa in un avvenire migliore. Katharina, la madre di Paul e Eduard, in visita al fratello, è testimone dell'arresto del nipote sindacalista, da parte della polizia politica. Scandalizzata ritorna a Schabbach, portando con sé la figlioletta dell'arrestato, nonostante l'eco sinistra di quell'avvenimento raccontato dall'anziana madre, Eduard e gran parte del paese accoglie con entusiasmo i rituali militareschi del nazismo: un gran numero di svastiche garriscono anche nella piccola Schabbach...
Il silenzio del primo episodio lascia, ora, il posto alle vicende, sempre più frenetiche, della famiglia Simon. Il più irrequieto è Eduard, che a Berlino, dopo una cura ai polmoni trova Lucie, intrattenitrice di un bordello di lusso, mentre sullo sfondo l'astro di Hitler sta compiendo il proprio corso verso il potere. Eduard è un simbolo (uno "zelig"): un uomo in cerca d'autore, che tende a perdersi nella massa; e che, secondo il suo punto di vista allineato, deterrebbe la ragione. Si confonde, quindi, nella speranza di emergere; si inquadra sperando di essere riconosciuto, premiato. Sembra davvero felice, e dopo l'operazione ai polmoni per lui migliorano molte cose; l'incontro con Lucie (vittima di un equivoco: lo crede proprietario terriero) che diviene la sua sposa è tra gli eventi festosi della sua (nuova) vita, fino a lì fatta di privazioni e limiti, fallimenti.
A Paul è dedicata una breve finestra dell'episodio: le nebbie della baia dell'Hudson e la sagoma rarefatta della Statua della Libertà sono eloquenti: New York è il suo rifugio. Di seguito arriva il suo viso triste, intenso, la ricerca di un'identità va in senso opposto al fratello Eduard (anche geograficamente): riparte da zero, dal basso, dal modo più difficile, in terra ostile, fuori dell'Heimat. A Schabbach i suoi figli vedono (con orrore) che la martora è caduta nella trappola tesa dal padre, riverberando quell'assenza che non dà sue notizie. Per Maria, allo stesso modo, il ritrovamento dei vestiti insanguinati della donna misteriosa, uccisa nel bosco, la spaventano, riapre la ferita dell'abbandono del marito, rievocando gli ultimi giorni prima della scomparsa. Ma con gli anni Maria sembra ritovare la serenità dedicandosi ai figli che crescono.
Il personaggio che, tra tutti, ha la misura di ciò che sta montando nella Germania dopo la prima guerra mondiale, è l'anziana Katharina, che, testimone oculare della deportazione in piena notte di un sindacalista, suo nipote, torna allarmata e spaventata a casa. Siamo all'inizio della lunga notte nazista. Mentre tutti festeggiano il compleanno di Hitler.
[modifica] Terzo episodio: Heimat - Natale come mai fino allora
(Heimat - Eine Chronik in elf Teilen - Weihnacht wie noch nie) 1935. Eduard, veterano del partito nazionalsocialista, diventa borgomastro di un paese vicino Schabbach e sua moglie Lucie è orgogliosa della carriera del marito. Eduard, appassionato di fotografia documenta in immagini la vita della famiglia Simon e dei fatti locali d'interesse pubblico. La coppia conclude anche i lavori per la villa fastosa in cui abiterà. Il Natale del 1935 è qualcosa di straordinario, ricco e festoso. Avvertita da un giovane ufficiale di Schabbach (fratello di Maria, cognata di Eduard), Lucie si esalta per una imminente visita di alcuni alti gerarchi nazisti; fa preparare un ricevimento lussuoso, ma gli ospiti arrivano e ripartono improvvisamente, lasciando Eduard e Lucie soli davanti alla tavola imbandita di leccornie.
Capitolo dedicato ad Eduard Simon e sua moglie la "donna di mondo" Lucie. Eduard è un nazista a modo suo, capace di farsi portatore di discorsi più grandi di lui: antisemitismo, gloria militare, ordine... ma in realtà è un animo modesto, amante della fotografia, supportato e dominato dalla sempre più antitetica Lucie. La moglie infatti non è felice dell'assenza di rampantismo in suo marito e quella villa fatta costruire per celebrare i successi della coppia, oltre per allevare i loro figli, è sempre più vuota e priva delle visite di quei pezzi grossi dell'economia e della politica che Lucie vorrebbe sempre a cena.
Ma ciò si sta per avverare: alcuni gerarchi nazisti di passaggio si fermano per la cena, e tutti i paesani stanno fuori della villa; per motivi ignoti, d'un tratto, gli ufficiali abbandonano la casa ringraziando per l'ospitalità e lasciando con un palmo di naso i due coniugi.
Un'altra parte del film è dedicata alla cerimonia natalizia nella chiesa di rito cattolico. È un Natale opulento, grasso foriero di eventi cupi, che sembrano essere preannunciati dalla rinnovata crisi polmonare di Eduard, mentre Lucie si preoccupa di affascinare il giovane fratello di sua cognata Maria, cadetto nell'esercito del reich hitleriano.
Anton ed Ernst, figli di Maria e del disperso Paul Simon, si interessano di alcuni oggetti che da adulti svilupperanno, o che ne decreteranno il destino; il primo osserva un obiettivo lenticolare, il secondo vuole costruire un aeroplano giocattolo.
[modifica] Quarto episodio: Heimat - Via delle alture del Reich
(Heimat - Eine Chronik in elf Teilen - Reichshöhenstrasse) 1938. Otto Wohlleben alloggia in casa dei Simon poiché, in quell'anno, iniziano i lavori per la costruzione di una via militare che attraverserà la regione, e costui è parte delle maestranze. Fra l'ingegnere e Maria, moglie dello scomparso nel nulla Paul Simon, nasce un innamoramento che li farà avvicinare e dichiarare apertamente. Eduard, guardando a ciò che possiede, sentenzia: "Ecco il momento in cui il tempo dovrebbe rimanere fermo per sempre". La vecchia Katharina è preoccupata per come stanno volgendo le cose nella Germania nazista, anche se una sorta di stabilità sembra garantire il progresso del Paese...
Episodio di passaggio, in cui i personaggi invecchiano e cominciano a riflettere sulla loro situazione sentimentale e la loro realizzazione. Certamente qualche argomento è prevedibile, poiché fortemente caratterizzato, e già se ne scorge l'epilogo: Lucie, è sempre più scontenta nella sua grande villa vuota, mentre vezzeggia il giovane fratello di Maria, cadetto delle SS, dalle grandi ambizioni arrivistiche; per contro il marito Eduard ammette che quella agiatezza è un apice, e sinistramente pregusta l'amarezza, anche se vaga, di un futuro incerto, non fosse solo per una vecchiaia incipiente. La nascente storia d'amore fra Otto e Maria fa da sfondo alla crescita, morale ed intellettuale, dei suoi figli: Anton, che si appassiona alla fotografia, e Ernst amante dell'aeromodellismo aiutato in questo proprio da Otto. L'occhio saggio e concreto di Katharina osserva e benedice quella storia d'amore.
[modifica] Quinto episodio: Heimat - Scappato via e ritornato
(Heimat - Eine Chronik in elf Teilen - Auf und davon und zurück) 1938. Il fantasma di Paul si riaffaccia dopo dieci anni dall'America: il suo ritorno è imminente. Maria decide allora di lasciare Otto, in lei si crea uno squilibrio che ne incide la coscienza. 1939. L'imminente dichiarazione di guerra del fuehrer ubriaca i tedeschi di vendetta.
Tra le scene più improbabili e perciò più incisive vi sono: l'incidente di Lucie, nel quale muoiono entrambi i suoi genitori, l'impatto le lascia sfregiato il volto; Paul sul transatlantico di ritorno dagli USA vuole scendere sul suolo tedesco, ma non gli è consentito dalle autorità naziste, poiché gli manca il certificato di purezza della razza, e il cognome, Simon, certamente non lo aiuta avendo un riverbero ebraico; proprio a questo si rifà la macchiettistica scena, molto efficace, della ricerca delle origini della purezza della razza di Paul, da far risalire al 1815 (chissà perché non più in là negli anni o successivamente...), durante queste ricerche addirittura i ricercatori s'imbattono su un avo presunto dal nome "Abraham Simon: vagabondo" che tenderebbero a togliere le residue sicurezze sull'arianità.
Tra questi episodi si snocciola la tragedia di Maria e del suo amore con Otto, maturato negli anni di "vedovanza", nei quali il marito Paul non le fece più sapere nulla di sé: la loro storia semiclandestina deve terminare e far tornare lo status quo, evitare le chiacchiere, ora che il marito (per giunta arricchito) torna a casa. Maria da subito confusa, infine si trova certa d'aver sbagliato ad accogliere di nuovo Paul nella sua vita.
La Germania vive i prodromi della guerra di Hitler, che fa leva su sentimenti di malcontento generali: brucia ancora la sconfitta della Prima Guerra Mondiale, e il nazismo in ciò trova l'humus adatto.
[modifica] Sesto episodio: Heimat - Fronte interno
(Heimat - Eine Chronik in elf Teilen - Heimatfront) 1943. A Schabbach sono rimaste soltanto le donne; Maria accoglie Martha, la ragazza del figlio maggiore Anton, che è incinta. La stessa Maria è madre di un bambino di quattro anni, Hermann, figlio dell'ingegnere Otto. Questi ora fa l'artificiere e gira la Germania per disinnescare bombe; viene a sapere da Ernst, soldato reclutato in aviazione, che dalla sua relazione con Maria è nato un figlio: da quando aveva dovuto andarsene per l'annuncio dell'arrivo di Paul, lui e Maria non si erano più rivisti. Martha sposa Anton per procura: il ragazzo è infatti al fronte e può parlare alla moglie solo per telefono. La festa di nozze di Martha continua nella villa di Lucie.
Con questo film inizia la vita della terza generazione dei Simon fin qui conosciuti; i figli di Paul e Maria sono cresciuti ed entrambi arruolati nella guerra di Hitler. Maria con la suocera Katharina conducono una vita rigorosa e dignitosa, nonostante le avversità e gli abbandoni che Maria continua a subire; nonno Simon è ormai sempre più malandato e cieco, ciò nonostante continua a lavorare.
L'incontro nelle retrovie, colmo di amarezza e gioia ad un tempo, tra Ernst e Otto fa ritornare a quest'ultimo la voglia di rivedere Maria, e di conoscere suo figlio Hermann.
Il matrimonio per procura tra Anton e Martha è una sintesi di quanto possano essere assurde le situazioni collaterali ad una guerra: l'immagine di Anton è disegnata sulla torta nuziale, e mentre lui è al telefono che comunica con la sua sposa, è, nel medesimo tempo, ripreso da un troupe di cinegiornale che commenta l'episodio dell'unione via telefono; poco dopo, contravvenendo agli ordini, l'estroso Ernst vola sopra Schabbach per recapitare fiori alla sposa di suo fratello.
In questo episodio si respira una sorta di umanizzazione della guerra, un punto di vista popolare, sempre più distaccato e doloroso, alcuni personaggi entrano in una dimensione stereotipata, quasi necessaria, mentre Maria spicca sempre più sul gruppo di personaggi e familiari.
[modifica] Settimo episodio: Heimat - L'amore dei soldati
(Eine Chronik in elf Teilen - Die Liebe der Soldaten) 1944. La sensazione generale della popolazione tedesca è che la guerra è perduta. Otto, di passaggio a Schabbach, si incontra con Maria e può così conoscere il piccolo Hermann. Otto e Maria passano una notte assieme. Il giorno dopo, l'uomo muore nel tentativo di disinnescare una bomba inesplosa. Schabbach viene bombardata. Arrivano, infine, gli americani. Viene requisita la villa di Lucie, ma la donna non si perde d'animo.
Nel '44 la resa dei conti tra gli Alleati e la Germania è presto iniziata.
La famiglia Simon o quel che ne rimane è obbligata a rimanere appesa alle notizie sulla vita dei propri figli e nipoti in guerra. Maria forse indurita, o "allenata", dalla sofferenza data dalla fuga di Paul, riesce ad affrontare con serenità quest'incognita data dalla guerra.
Otto, accompagnato da un suo commilitone, fa tappa alla casa di Maria e vede il proprio figlio: Hermann. La notte passata assieme tra Maria e Otto è anche quella un riflusso di coscienza, ricordi e responsabilità per la fine di quell'amore data dall'improvviso (non)ritorno di Paul dall'America. Otto ricorda i propri viaggi in cerca forse della morte, il suo lavoro è rischioso ed è una sfida continua. Maria ammette l'errore di quell'abbandono in nome del marito già fuggitivo, ma anche l'ineluttabilità della scelta. Il giorno seguente Otto perde la vita in un tentativo di disinnesco.
Schabbach viene bombardata e tra le esplosioni perde la vita anche il giovane fidanzato di Lotti, cugina dei Simon, anch'egli soldato. Gli americani sono a Schabbach.
Lucie, la moglie di Eduard Simon, comprende la possibilità di negoziare con i vincitori occupanti.
L'episodio è forse il più debole tra tutti, perso in ambientazioni oniroidi diluite in deludenti prolissità (l'ultima notte tra Maria e Otto), o suspance falsate e già utilizzate nel precedente episodio (l'ultima bomba disinnescata da Otto, con l'attesa o meno dell'esplosione).
[modifica] Ottavo episodio: Heimat - L'americano
(Heimat - Eine Chronik in elf Teilen - Der Amerikaner) 1945. La guerra è finita e gli alleati occupano il suolo tedesco. 1946 estate. Arriva a Schabbach una vettura di lusso, guidata da un autista di colore. Ne scende un uomo di mezza età, con cappotto e cappello in testa: Paul è tornato. Ma c'è poco da festeggiare per Maria, la moglie che lo ha aspettato e subito; e lui non sembra rendersene conto.
L'atteso ritorno a casa di Paul si trasforma in un vortice di sentimenti contrastanti per Maria, che però non si lascia andare a facili odii e recriminazioni; la sua vita è riuscita a viverla nonostante questa "perdita", che è stata data dalla fuga di Paul negli USA, o dalla successiva mancanza di sue notizie negli anni. I loro figli, Anton ed Ernst, sono cresciuti, e la tragedia della guerra li ha visti sopravvivere, e indurire, ma li ha maturati: ogni uno ha già preso la propria strada. Ma Paul sembra essere l'unico che non si rende conto del vuoto che ha creato attorno a sé. Egli si comporta come una mummia sorridente sotto il suo cappello a larghe falde, che ricorda i cow boy; parla una lingua mista, sorride nuovamente ad ogni movimento del prossimo. Ha la faccia da americano realizzato, soddisfatto di ciò che ha creato; ma in quanto a sentimenti non riesce a vulnerare la superficie. Perciò dopo vent'anni circa si presenta, di notte, in camera della moglie, vantando diritti coniugali, e viene cortesemente messo alla porta; per giunta chiede conto al fratello Eduard di questa freddezza della moglie; non riesce insomma a considerare ciò che considera Maria, appunto.
Paul è venerato dai fratelli e dalla madre Katharina che, dopo aver visto i tre figli di nuovo assieme, può morire in pace. Paul partirà prima dei funerali della madre.