Disciplinati di Bergamo
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I Disciplinati o disciplini di Bergamo erano, nel basso medioevo, dei laici riuniti in congregazioni e confraternite che, preoccupati per la salvezza della propria anima, si sottoponevano a una vita di preghiera e di penitenza tra le quali privilegiavano l’autoflagellazione. Con quest'ultima pratica cercavano, anche, di ripetere e provare sul proprio corpo le stesse sofferenze patite da Cristo nella sua passione.
Indice |
[modifica] XIII e XIV secolo
Fu un fenomeno socioreligioso che ebbe tra il XIII secolo e gli inizi del XV secolo una notevole diffusione, visto con sospetto e in molte occasioni avversato dalla Curia Romana che condannò alcuni suoi esponenti come eretici.
I disciplinati, chiamati anche battuti per le loro manifestazioni penitenziali, trovarono un terreno fertile tra il popolo minuto in un periodo storico particolarmente difficile, caratterizzato dalle lotte fratricide che opponevano Guelfi e Ghibellini. Dietro queste fazioni, o per meglio dire sigle, stavano poteri feudali che, prescindendo da qualsiasi ideologia che non fosse la conquista o il mantenimento del potere, cercavano di imporre la propria supremazia.
A tutto ciò si aggiungevano le ricorrenti pestilenze con il loro bagaglio di morte, intese dalla gente come manifestazioni della collera divina per le malefatte degli uomini, e lo stato endemico di miseria in cui si dibatteva la maggior parte del popolo soggetto.
Una nuova religiosità nasceva spontaneamente e si diffondeva la dove maggiore era il disagio materiale e spirituale dando luogo a movimenti religiosi spesso ai limiti dell'eresia.
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«... tutti questi fenomeni hanno in comune una caratteristica, quella di erompere dal basso, dal vivo stesso della vita cittadina.»
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(Carlo Ginzburg, Folklore, magia, religione, Storia d'italia, Einaudi)
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[modifica] Papato e Impero
Era l’epoca dello scontro tra Papato e Impero che dalle ceneri dell’impero carolingio tentavano di imporre la propria primazia quale potere universale, e al tempo stesso iniziava il loro declino politico di fronte al comparire di nuove realtà quali i nascenti comuni in Italia e i prodromi degli stati nazionali in Europa.
I Disciplinati di Bergamo si inserirono in questo stato di cose sia cercando di alleviare con opere caritative alcuni bisogni elementari della popolazione sia tentando di imporre la pacificazione generale con processioni e prediche, frammezzate dalle pratiche penitenziali cruente a cui si sottoponevano.
[modifica] Bergamo
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A Bergamo questo movimento popolare-religioso ebbe nel XIV secolo un grande seguito spinto dalla veemenza oratoria di Venturino de Apibus, passato alla storia come Beato Venturino da Bergamo che percorse l’Italia centro settentrionale predicando la pacificazione generale.
Il movimento si caratterizzò fin dall'inizio per un forte fanatismo religioso ed ebbe un certo seguito nelle valli bergamasche dove alle normali difficoltà della sopravvivenza quotidiana si aggiungevano le uccisioni e le devastazioni conseguenti alle contrapposizioni tra Guelfi e Ghibellini, dietro cui agivano personaggi che trovavano copertura politica alle proprie ambizioni nello schierarsi a favore dell'uno o dell'altro potente del momento.
Nel territorio di Lemine, l’almennese, il punto d’incontro dei disciplinati era il portico della chiesa di San Giorgio in Lemine e non il suo interno in quanto interdetto dalle norme canoniche.
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Del loro fervore religioso è rimasto, a Clusone in Valle Seriana, l'Oratorio dei Disciplini la cui costruzione fu iniziata dai cosiddetti Disciplini Bianchi nel corso del XIV secolo.
L'oratorio nei secoli successivi fu ampliato e arricchito con quegli affreschi che l'hanno reso il capolavoro storico-artistico universalmente noto per la sua Danza Macabra e il Trionfo della Morte.
[modifica] Venturino da Bergamo
Venturino da Bergamo nel 1335 si pose a capo di un enorme pellegrinaggio, più di diecimila persone, per raggiungere Roma predicando il pentimento e la pacificazione generale.
La sua iniziativa, avversata dalla Curia pontificia, che ne temeva il carattere sedizioso, si dissolse una volta raggiunta Roma senza alcun esito e senza incidere minimamente sulla situazione storico-politica del momento.
Rimase solo il ricordo delle dolorose pratiche penitenziali a cui si sottoponevano i suoi seguaci.
[modifica] Bibliografia
- M.T. Brolis, G. Brembilla, M. Corato a cura di, La matricola femminile della Misericordia di Bergamo, 1265-1339, E.F.R., Roma, 2001.
- Giovanni Cecchini, Flagellanti (o Disciplinati o Battuti), in Dizionario degli Istituti di Perfezione, IV, Roma 1977.
- Giuseppe Clementi, Un Savonarola del secolo XIV, il beato Venturino da Bergamo. Conferenze e studi - Roma, Libreria salesiana, 1890. SBN PAR0740542
- Giuseppine De Sandre Gasparini, Movimento dei disciplinati, confraternite e ordini mendicanti in I Frati Minori e il terzo ordine. Problemi e discussioni storiografiche, Atti del convegno, Todi ottobre 1982, Todi 1985.
- Arsenio Frugoni, Sui flagellanti del 1260, in Bullettino dell'Istituto Storico Italiano per il Medioevo e Archivio Muratoriano, 75, 1963.
- Marina Gazzini, Confraternite e società cittadina nel Medioevo, percorsi di indagine sulla realtà milanese in Nuova Rivista Storica, 81, 1997.
- Edoardo Grendi, Le confraternite come fenomeno associativo e religioso, in Società, Chiesa e vita religiosa nell'ancien régime, a cura di C. Russo, Napoli 1976.
- Charles Lefebvre, Confraternita in Dizionario degli Istituti di Perfezione, II, Roma 1975.
- L.K. Little, Libertà, carità, fraternità: confraternite laiche a Bergamo nell'età del comune, Smith College, Northampton MA, 1988.
- Angelo Mazzi, Il Beato Venturino da Bergamo. (appunti) - Bergamo, Bolis, 1905. SBN LO10921996
- Gilles Gerard Meersseman, Ordo fraternitatis. Confraternite e pietà dei laici nel Medioevo in collaborazione con G.P. Pacini, Herder, Roma 1977. SBN SBL0016982.
- Convegno internazionale di studio, Perugia, 5-7 dicembre 1969, Risultati e prospettive della ricerca sul Movimento dei disciplinati - Città di Castello, Perugia, Arti Grafiche Città di Castello, 1972.