East Coast hip hop
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East Coast hip hop (in alcuni casi chiamato anche New York hip hop) è uno stile musicale dell'hip hop che ha avuto origine a New York durante i primi anni 1970. L'East Coast hip hop emerse come definitivo sottogenere prima dei corrispettivi sottogeneri delle altre regioni degli Stati Uniti, quali il West Coast hip hop ed il Southern rap.
Da allora si è sviluppato come uno dei principali sottogeneri dell'hip hop, ed ha giocato un ruolo fondamentale nella storia di questa cultura. L'East Coast hip hop ha sviluppato diversi epicentri creativi e scene locali all'interno del nord-est degli USA, la maggior parte allocati in centri urbani a forte presenza afroamericana e ispanica.
Indice |
[modifica] Old school hip hop (1970-1986)
[modifica] Anni '70
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Per approfondire, vedi le voci Radici dell'hip hop e Old school hip hop. |
La musica Hip hop nacque dai cosiddetti block party grazie agli amanti dei rumorosi e costosi equipaggiamenti stereo, che venivano condivisi con la comunità oppure utilizzati per competere con DJ di origine caraibica, che avevano iniziato nel periodo ad isolare parti di sole percussioni dai brani di funk o disco music. La situazione economica approssimativa delle zone cittadine dove operavano, motivò i DJ a rifare, riarrangiare e remixare i dischi esistenti generando composizioni totalmente differenti grazie all'uso di turntables. I DJ estendevano la sezione del break (parte solo strumentale del brano) alternando due copie del medesimo disco sui due piatti del turntable, utilizzando un mixer per controllare i passaggi. Verso la fine degli anni '70, DJs visionari risiedenti a New York (specificamente nel Bronx), come Kool Herc, Grandmaster Flash e Afrika Bambataa modellarono questo suono in un genere musicale ben definito, che rapidamente generò un'intera subcultura urbana, comprendente rap, beatboxing, scratching, graffiti e breakdance. Di conseguenza, New York City è considerata come il luogo di origine dell'hip hop, molti considerano la East Coast (New York City in particolare) come la prestigiosa capitale, o Mecca, dell'hip hop.
Presto gli MC entrarono in gioco per esaltare il lavoro del DJ e per fungere da moderatore della folla. Originalmente, i primi performer hip hop si introducevano al pubblico e facevano altrettanto con le altre persone anticipo del luppolo dell'anca messi a fuoco sull'introduzione e degli altri nei pubblici (L'origine dell'attuale pratica comune del shouting out sui dischi hip hop). Questi primi performer spesso facevano emceeing anche per diverse ore alla volta, con una certa improvvisazione e beat sui 4/4, assieme a cori semplici per permettere all'MC di riordinare le idee (come "one, two, three, y'all, to the beat, y'all"). Successivamente, Gli MC svilupparono un approccio più vario nel loro metodo vocale e ritmico, incorporando rime brevi, spesso con temi a sfondo sessuale o escatologico, in uno sforzo per distinguersi ed intrattenere il pubblico.
[modifica] Anni '80
Le tecniche utilizzate nell'hip hop cambiarono durante gli anni '80. Di grande importanza furono i lavori di DJ quali l'album di Grandmaster Flash Adventures on the Wheels of Steel (conosciuto per l'uso pionieristico dello scratching, inventato da Grandwizard Theodore nel 1977) così come disci di elettronica come Planet Rock di Afrika Bambaataa ed i dischi dei Run DMC Sucker MCs e Peter Piper, basici e totalmente elettronici, che contenevano cutting di Jam Master Jay. Grandmaster Flash & the Furious Five pubblicarono quello che venne definito message rap, chiamato The Message, nel 1982, uno tra i primi esempi di produzione hip hop con toni sociali. Nel 1984, Marley Marl accidentalmente inserì uno snare hit di drum machine nel campionatore; questa innovazione è considerata fondamentale per lo sviluppo dell'Electro hop e gli altri successivi generi derivati dall'hip hop.
Con l'avvento dei primi dischi di hip hop nei tardi anni '70, tutti i più importanti elementi e le più diffuse tecniche erano già presenti. Mentre Kool Herc & the Herculoids diventarono i primi hiphopper ad acquistare fama a New York, il pubblico in larga perte era stato introdotto all'hip hop con la pubblicazione dei primi due dischi commerciali di hip hop: King Tim III di The Fatback Band e Rapper's Delight di The Sugarhill Gang. Nessuno dei due comportò significative novità nel genere; la Fatback Band era primariamente di genere funk, mentre la Sugarhill Gang era una creazione a tavolino di Sylvia Robinson, cofondatrice della Sugar Hill Records. Tuttavia, Rapper's DelightSalì alla top 40 di Billboard pop singles chart, e dopo la successiva pubblicazione di dischi come quello di Kurtis Blow (The Breaks), The Sequence (Funk You Up), e Grandmaster Flash & the Furious Five (Freedom), l'hip hop fu colto da un positivo, tuttavia temporaneo, trend musicale. Durante i primi anni '70, la breakdance nacque nei block party, quando i b-boy e le b-girl si mettevano davanti al pubblico a danzare in un istintivo frenetico stile di ballo. Lo stile fu documentato dalla pubblicazione per la prima volta di Beat Street.
Benché non ancora nel mainstream, l'hip hop era ben noto fra gli afroamericani, anche fuori da New York; si trovava anche in varie altre città quali Los Angeles, Washington, Baltimora, Dallas, Kansas City, Miami, Seattle, St. Louis, New Orleans e Houston. In particolare, Philadelphia fu, per molti anni, l'unica città di cui i contributi all'hip hop furono notevolmente stimati dai puristi e dai critici di hip hop newyorkesi. Tale genere era popolare almeno fin dal 1976 (primo disco: Rhythm Talk, di Jocko Henderson nel 1979) e il New York Times dichiarò Philadelphia "la capitale mondiale dei Graffiti" nel 1971, grazie all'influenza di writer leggendari come Cornbread. La prima artista solista femminile a registrare un disco hip hop fu Lady B. (To the Beat Y'All, 1980), una DJ radiofonica della zona di Philadelphia.
[modifica] L'età dell'oro dell'hip hop (1986-1993)
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Per approfondire, vedi la voce Età dell'oro dell'hip hop. |
L'Old school hip hop faceva ampio uso di campionamenti di brani disco, soul e funk. Nel caso della Sugarhill Gang fu usata una live band come base per il campionamento. Tuttavia, il suono della Old school si basò largamente sull'uso di drum machine e popolari campionamenti di break. Le tecniche di mixing e scratching si svilupparono soprattutto sui dischi contenenti questi breaks. In contrasta con le ultime realizzazioni discografiche del New school hip hop, il rap della old school rap era relativamente semplice sia nelle rime che nella cadenza. Tuttavia dalla metà degli anni '80 l'hip hop gradatamente iniziò a gravitare attorno ad un siono costruito sempre più sui campionamenti, ed i rapper iniziarono a lavorare sulla loro tecnica di espressione e sull'abilità nella costruzione delle rime.
Con il passare del tempo, è sorta una certa distinzione tra il suono della Old School (definito con semplici schemi di rime, messaggi diretti, ritmi e cadenze fatti di pochi campionamenti) e la New School. Tipici del suono di questa età dell'oro furono Eric B. & Rakim con il loro Paid in Full. Paid in Full mostrò unRakim capace di liriche multisillabiche, abilità ripresa ed adattata da molti rapper, che rappresentava al meglio l'idea di un rapido, continuo e libero flow basato su una struttura profondamente tessuta (che comprendeva rime interne e sofisticate metafore). Inoltre, l'innovativo sound di Eric B, fatto di campionamenti di brani di James Brown, annunciò il periodo del cosiddetto "godfather rap", caratterizzato dall'estensivo uso di campionamenti di dischi R&B e soul per le strumentali.
[modifica] Diffusione dell'hip hop
Se New York rimase la capitale della cultura hip hop per gli anni '80, la musica hip hop si guadagnò l'accesso al grande pubblico ed iniziò a diventare maggiormente accessibile all'interno del tessuto musicale della cultura popolare. Artisti come Kurtis Blow, Run DMC, Biz Markie, Slick Rick, Big Daddy Kane ed EPMD venivano considerati come una sorta di superstar del genere hip hop, e tutti avevano salde origini musicali sulla East Coast. Infatti, gli album di: Kurtis Blow (Kurtis Blow), LL Cool J (Radio) e specialmente Run-D.M.C. (Raising Hell), furono tra i primi a legittimare il genere grazie alla loro capacità di catturare l'attenzione del cosiddetto mainstream musicale, ed arrivare ad un certo successo commerciale. L'album di LL Cool J Radio fu una miniera di singoli entrati nella dance chart, capitanati da I Can Give You More (#21). Il 1986 vide ben due lavori hip hop salire nella Billboard Top Ten: la hit dei Run DMC Walk This Way, collaborazione con gli Aerosmith; e quella dei Beastie Boys (You Gotta) Fight for Your Right (To Party!).
Kurtis Blow, la cui apparizione in uno spot della Sprite ne fece il primo artista hip hop ad essere considerato conosciuto dal grande pubblico e di conseguenza commercializzato da una major, fu anche il primo ad essere accusato dagli amanti dell'hip hop di essere diventato troppo commerciale, quindi in buona sostanza di pensare solo a "far soldi". Altri popolari performer che raggiunsero una grande popolarità furono DJ Jazzy Jeff & the Fresh Prince, che vinsero il primo Grammy Award dedicato al rap nel 1988.
[modifica] Diversificazione
Durante i tardi anni '80 Schoolly D, proveniente da Philadelphia, iniziò a sviluppare quello che successivamente venne chiamato gangsta rap. Anche se il Gangsta rap è normalmente creduto fenomeno originario della West Coast (grazie ai successi di artisti quali Ice-T e NWA), Schoolly D e Boogie Down Productions (con la pubblicazione di Criminal Minded) si possono considerare i pionieri dell'hardcore hip hop, una variante East Coast di quello che poi diventerà gangsta rap.
Un'altra forte influenza data dall'East Coast hip hop fu l'orientamento sui temi politici di un gruppo storico del genere come i Public Enemy. Nei tardi anni '80 i Public Enemy diventarono una delle più importanti figure dell'hip hop, sia per gli amanti del genere che per il grande pubblico, mettendo simbolicamente d'accordo underground e mainstream. Nel 1987 i Public Enemy pubblicarono il loro album d'esordio Yo! Bum Rush the Show per la Def Jam ovvero una delle più vecchie e importanti etichette del genere, ed i Boogie Down Productions seguirono nel 1988 con By All Means Necessary, entrambi i dischi si caratterizzano per testi fortemente politicizzati. In particolare, il pezzo dei Public Enemy It Takes a Nation of Millions to Hold Us Back ebbe un inaspettato successo, nonostante i toni militanti e di aperta sfida, entrando sia nelle club charts che nelle rap charts, rispettivamente al 17mo e 11mo posto.
Andando oltre le innovazioni puramente liriche, il disc jockey dei Public Enemy, Terminator X, ed il suo team di produzione, The Bomb Squad (assieme ad Eric B., Marley Marl e Prince Paul per citare alcuni) sperimentarono nuove e pionieristiche tecniche di campionamento e scratching, producendo veri e propri collage musicali densi e multilinea.
I testi di militanza politica dei Public Enemy vennero presi a modello da successivi gruppi come X-Clan, Brand Nubian eNative Tongues Posse (quest'ultima nata come forma di alternative hip hop con artisti quali De La Soul e A Tribe Called Quest). Tra il 1988 ed il 1989, la pubblicazione di album riconducibili al collettivo Native Tongues Posse, come Three Feet High and Rising dei De La Soul, People's Instinctive Travels and the Paths of Rhythm degli ATCQ, e Done by the Forces of Nature dei Jungle Brothers, segna la prima definizione dell'alternative rap albums, con campionamenti jazz, e liriche che coprono una vasta gamma di argomenti, oltre ad una forte influenza da parte dell'afrocentrismo a cui inneggiava la Zulu Nation di Afrika Bambaataa. Questo periodo, dal 1988 al 1992, quando la Native Tongue (assieme ad altri gruppi come Pete Rock and CL Smooth e Main Source) furono all'apice della propria creativià, è considerato il vero e proprio apogeo dell'età dell'oro dell'hip hop.
Parallelamente ai lavori della Native Tongues Posse, influenti singoli furono pubblicati nel 1988 dai Gang Starr (Words I Manifest), e dai Stetsasonic (Talkin' All That Jazz). Questi due singoli fondevano l'hip hop con il jazz in una maniera assolutamente mai vista prima, e contribuirono allo sviluppo di quello che più tardi sarà chiamato jazz rap. Digable Planets salì alla ribalta all'inizio degli anni 1990 grazie alla hip Cool Like Dat ed all'album Reachin' (A New Refutation of Time and Space). Tuttavia, il movimento dell'alternative hip hop uscì dai gusti del mainstream musicale verso la metà degli anni '90, soprattutto con la fine della parabola musicale degli A Tribe Called Quest, ed il ritorno nell'underground di gruppi quali De La Soul, Jungle Brothers e Gang Starr.
[modifica] Hip hop moderno (1993-oggi)
[modifica] La nascita del West Coast
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Per approfondire, vedi la voce West Coast hip hop. |
Se l'East Coast hip hop fu il genere dominante per gli anni 1980, l'album degli NWA Straight Outta Compton e successivamente di Dr. Dre The Chronic introdussero il West Coast hip hop nel panorama musicale nazionale, andando a sostituirsi al sound della costa opposta. The Chronic in particolare, portò il West Coast in una nuova direzione fortemente influenzata dagli artisti P-funk, mescolando il funk psichedelico dei beats con le lente liriche. Questa novità fu ribattezzata G-funk, e dominò la corrente principale dell'hip hop per diversi anni grazie agli artisti della Death Row Records, incluso Snoop Doggy Dogg, il cui debutto, Doggystyle, includeva "What's My Name" e "Gin and Juice", entrambe poi salite nella Top 10 delle canzoni pop. Quindi, per la maggior parte della metà degli anni '90 la scena West Coast oscurò i rapper della costa opposta. Riguardo questo periodo, Jay-Z ha dichiarato:
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«It's like New York's been soft ever since Snoop came through and crushed them buildings»
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un riferimento al video di Dogg Pound "New York, New York” dove gli artisti della Death Row passeggiano sullo skyline della grande mela. L'East Coast sembrava in disarmo quando nel 1993 gli artisti della costa opposta vendevano tre volte più dischi.
[modifica] Principali aree di influenza
[modifica] New York
New York è diventata sostanzialmente sinonimo di "East Coast hip hop" in quanto largamente rappresentativa del suono di tutta la costa. Potendo a ragione rivendicare la propria figura di patria del rap e città con l'industria musicale leader nel genere, New York continua a produrre dischi di platino e lavori particolarmente apprezzati dalla critica.
[modifica] New Jersey
Storicamente seconda voce di New York nel genere hip hop, il New Jersey ha sens'altro dato i natali ad artisti di alto profilo come The Fugees, The Outlawz, Redman e Joe Budden tra quelli meglio conosciuti dal grande pubblico. Alcuni rapper hanno legami poco noti con questa zona, come Ice T e Scarface, entrambi nati nel New Jersey e poi trasferitisi altrove.
[modifica] Philadelphia
Philly, Pennsylvania ha iniziato ad acquisire importanza sulla scena hip hop solo ultimamente, a partire dai primi anni del 2000, quando diversi artisti sono diventati famosi seguendo le orme di rapper della Roc-A-Fella come Beanie Sigel e Freeway, ed il loro gruppo State Property). Philly ha allevato una scena musicale molto varia al proprio interno, che comprende artisti che vanno da The Roots, Chief Kamachi, Bahamadia e Jedi Mind Tricks fino ad Eve, tutti capaci di giungere al successo.
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