Ferdinando II de' Medici
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
|
Ferdinando II de' Medici (14 luglio 1610 - 23 maggio 1670), fu Granduca di Toscana dal 1621 al 1670.
Era figlio di Cosimo II de' Medici e Maria Maddalena d'Austria. Suo padre morì quando Ferdinando aveva solamente 11 anni; fino alla maggiore età del piccolo Granduca, la Toscana fu affidata alla reggenza della granduchessa madre e della nonna paterna del sovrano, Cristina di Lorena, coadiuvate da un consiglio di reggenza. Il governo delle due "Tutrici" fu pessimo: furono effettuate enormi spese per la mania di lusso delle due donne, si aprirono le porte del governo e della corte ad un gran numero di ecclesiastici incapaci, si lasciò andare la già decadente economia, si aumentarono tasse e balzelli. In politica estera, Maria Maddalena e Cristina organizzarono il fidanzamento tra Ferdinando, allora tredicenne e la cugina Vittoria Della Rovere (1623), di appena due anni, ultima erede del Ducato di Urbino ma non seppero opporsi all'occupazione del piccolo stato marchigiano da parte del Papa Urbano VIII (1631) alla morte dell'ultimo duca.
Nel 1628 Ferdinando II divenne Granduca titolare e subito si fece amare dai sudditi per il carattere mite e semplice; nel 1630 fu tra i suoi sudditi a portare conforto ed aiuti mentre impersava la peste; amava vivere con semplicità, dimorando spesso con le proprie guardie e giocando a bocce, il suo passatempo preferito, con i semplici cittadini e non nascondeva i propri gusti bisessuali. Una volta al governo, volle condividere il potere con i fratelli, Giovan Carlo, Mattias e Leopoldo, con i quali stabilì un'ottima collaborazione e che gli furono sempre vicini. In politica estera, Ferdinando II si mosse sempre con estrema cautela, cercando di bilanciarsi tra Francia e Spagna: nel 1635 cercò vanamente di creare una lega di stati italiani che potesse opporsi alle due potenze; nel 1643 entrò nella seconda guerra di Castro per impedire un rafforzamento dello Stato Pontificio ai confini meridionali del Granducato. Sotto il suo regno, il territorio del Granducato fu lievemente allargato, attraverso le compere della contea di Santa Fiora (1633) da un discendente degli Sforza e di Pontremoli (1649) pagata 50mila fiorini d'oro alla Spagna.
Nel 1634 Ferdinando sposò Vittoria Della Rovere: fu un matrimonio sostanzialmente infelice, a causa delle differenze di carattere e di interessi tra i due sovrani. Ferdinando era un uomo allegro, interessato alla scienza e non disdegnava di prendersi diversivi extraconiugali con donne ed uomini; Vittoria era una donna di costumi austeri e bigotta. I primi screzi si ebbero alla nascita (1642) dell'erede Cosimo, a cui il padre voleva dare dare un'educazione laica e scientifica mentre la madre voleva, ed ottenne, che il principino fosse educato da religiosi. Il secondo figlio della coppia, Francesco Maria, nacque nel 1660: la distanza tra le due nascite dei principi venne spiegata con una vera e propria separazione in casa tra la coppia granducale, dovuta alla scoperta, da parte di Vittoria, dei gusti bisessuali del marito, colto in flagrante in atteggiamenti intimi con un paggio di corte, Bruto della Molara. La sovrana reagì allo spettacolo interrompendo i rapporti col marito, dedicandosi alle pratiche religiose e conducendo una vita austera.
In politica interna, Ferdinando cercò di risollevare l'economia toscana ma invano, nonostante gli sforzi condotti per migliorare l'agricoltura. Il Granduca coltivò anche numerosi interessi scientifici e fu munifico mecenate di ricercatori come Galileo Galilei (almeno fino al processo), Evangelista Torricelli e Vincenzo Viviani, non disdegnandosi di dedicarsi personalmente a studi sull'incubazione artificiale delle galline e a miglioramenti del termometro. Nel 1642 fondò la "Sperimentale Accademia Medicea" e fu protettore dell'Accademia del Cimento, ideata dal fratello Leopoldo (1657), la prima società scientifica europea di carattere sperimentale. L'amore per la scienza non gli fu sufficiente per proteggere il suo suddito Galilei, che fu consegnato vilmente all'Inquisizione (1633) ma va detto che Ferdinando fece poi il possibile per assicurare un po' di benessere al fisico durante il confino ad Arcetri.
Ferdinando II morì nel 1670 per un colpo apoplettico, da cui fu colpito dopo aver partecipato ad un'orgia.
[modifica] Collegamenti esterni
Predecessore: Cosimo II de' Medici |
Granduca di Toscana | Successore: Cosimo III de' Medici |