Gilera
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() |
Questa voce è collegata al Portale Trasporti (Coordinamento del:Progetto Trasporti) Sezioni (Passa qui)
Trasporto di merci - Leggi Trasporto su: Aziende del mondo dei trasporti Persone del mondo dei trasporti Mezzi di trasporto |
Gilera è il nome di una azienda italiana che costruisce motociclette e che fa parte del Gruppo Piaggio.
[modifica] Storia
Gilera è uno dei più antichi Marchi italiani di moto, essendo stato fondato da Giuseppe Gilera nel 1909 nella cittadina di Arcore, in provincia di Monza. Prima moto a portare questo nome fu la VT 317.
Dopo la prima guerra mondiale Gilera produce moto da 500 cc di cilindrata e inizia con queste a partecipare ed a vincere nelle più prestigiose competizioni internazionali del tempo. Questo motore da 500 cc aveva le valvole laterali, solo negli anni trenta la Gilera comincia ad utilizzare le valvole in testa. Nascono la Quattro Bulloni 500 e la Otto Bulloni.
Nel 1936, partendo da un progetto della casa romana CNA Rondine, Gilera presentò l’omonima moto dotata di un quattro cilindri in linea da 500 cc dotato di compressore che stabilì il nuovo Record Mondiale dell’ora (a 274,181 Km/h, record stabilito nel 1937) e conquistò l’alloro nel Campionato Europeo del 1939.
Anche per Gilera, come per tutti i costruttori di moto dell’epoca, la seconda guerra mondiale interrompe ogni attività.
Nell'immediato dopoguerra Gilera presenta un altro dei suoi modelli entrati nella storia: la Saturno 500. La gamma viene completata con diverse moto di piccola e media cilindrata. Anche la Saturno vinse in lungo ed in largo, tra il 1950 ed il 1957 vinse ben sei Campionati Mondiali piloti con Umberto Masetti, Geoff Duke e Libero Liberati, sei Titoli di Campione del Mondo Costruttori, tre Tourist Trophy, sette Campionati Italiani ed una Milano-Taranto.
Ma i costi crescenti e le prime avvisaglie della crisi che di lì a pochi anni investì il comparto motociclistico, dovuto all’esplosione del mercato automobilistico, fece sì che Gilera decise nel 1957 il ritiro dalle competizioni, di comune accordo con Moto Guzzi e Mondial.
Degli anni sessanta vanno ricordate le varie Giubileo, Rossa, Turismo e Sport che ottengono buoni successi commerciali, insieme alle rinnovate Saturno ed alla 300 Bicilindrica.
Risale al 1969 l’acquisizione di Gilera da parte del Gruppo Piaggio. La nuova proprietà effettua importanti investimenti su tutta la gamma, soprattutto incentrata sulle attività fuoristradistiche che avevano già dato lustro e gloria alla Casa lombarda (numerose le vittorie nelle Sei Giorni Internazionale). La 125 Bicilindrica Cross ne è il più famoso esempio. Nel campo delle motociclette da strada viene invece presentata la Gilera Arcore disponibile in due cilindrate da 125 e 150 cc.
Arriviamo così agli anni ottanta, quando Gilera presenta una nuova serie di motori a 4 tempi, i bi-4, monocilindrici e bialbero, nelle cilindrate di 350 cc e 500 cc (in seguito portato a 558 cc). Questi motori dalla produzione vennero utilizzati anche per le moto enduro da competizione, le RC 600 e RC 750, vittoriose in due Parigi-Dakar (vittorie di classe) ed in un Rally dei Faraoni (vittoria assoluta).
Nel 1991 nasce la Nordwest, disponibile nelle cilindrate 350 e 600cc, moto innovativa ed antesignana delle attuali supermotard, ma che riscuote poco successo nonostante vanti guidabilità e prestazioni interessanti, unite all'affidabilità del bi-4 Gilera.
Anche altre moto da strada subiscono un notevole impulso tecnologico, e nascono la SP02 e l’avveniristica CX125, avveniristica nel design ma ricordata soprattutto per la forcella anteriore monobraccio.
Nel 1993 l’amara chiusura dello stabilimento di Arcore, necessario al contenimento dei costi in un mercato che sempre meno premiava la Gilera. Tutta la produzione viene trasferita presso la casa madre a Pontedera, contemporaneamente si cerca di diversificare la produzione introducendo una gamma di scooter, necessariamente sportivi come il marchio Gilera richiede. Il Gilera Runner (50 cc, 125 cc, 180 cc e 200 cc, sia 2 che 4 tempi) ne è il più fulgido esempio. Il successo della gamma scooter porterà però come necessaria contropartita l’uscita definitiva del marchio Gilera dalle motociclette.
Ma il gene dell’innovazione nonostante tutto non si spegne e proprio da Gilera nascono nuove idee di discreto successo come la DNA, una via di mezzo tra una moto vera ed uno scooter. Al Salone di Milano del 2003, Gilera presenta la Ferro, dal design apprezzato ma soprattutto contraddistinta da un vero cambio automatico. Quella che doveva essere la prima “moto automatica” dell’era moderna (non la prima in assoluto, ricordiamo la Moto Guzzi V1000 Idroconvert del 1971 di buon successo) rimase però solo un bel prototipo non avendo avuto poi un seguito commerciale.
Nelle competizioni, dopo una fugace apparizione nel Campionato Mondiale 250 cc nel 1992-1993, Gilera si ripresenta nel 2001. La moto classe 125 non fu progettata all’interno ma fu l’evoluzione della Derbi da Gran Premio, arrivata all’interno del Gruppo Piaggio in seguito all’acquisizione della casa spagnola. Gilera torna ad iscrivere il proprio nome nella storia delle competizioni vincendo nel 2001 il Campionato Mondiale 125 con il pilota sammarinese Manuel Poggiali.
Nel 2004 ancora un prodotto innovativo arriva sul mercato, uno scooter di 500 cc di cilindrata dal temperamento particolarmente sportivo con una sospensione posteriore regolabile, il Nexus 500.
Nel 2003 vengono immessi sul mercato 2 nuovi modelli da 50 cc: la Gilera RCR da enduro e la sorella motard SMT
[modifica] La gamma attuale
- Stalker
- Dna
- Nexus
- Runner
- SC
- RCR
- SMT
[modifica] Collegamenti esterni
![]() |
conoscendo il motomondiale e il suo Albo d'oro, i Gran Premi, i Circuiti e i Piloti |