Giuseppe Gilera
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Giuseppe Natale Gilera (Zelo Buon Persico, 21 dicembre 1887- 20 novembre 1971) fu il fondatore della azienda motociclistica italiana Gilera.
[modifica] Biografia
Nasce alle ore sei antimeridiane a Zelo Buon Persico, piccolo paese a sud-est di Milano da Santo Gellera (Gillera nell’atto di battesimo) e da Giuseppa Farina, sesto di sette figli.
Nel 1896 Giuseppe è con la famiglia a Milano.
Nel 1899 Giuseppe inizia a lavorare come apprendista alla Edoardo Bianchi, nel 1909 passa alle dipendenze di Ernesto Bucher come meccanico motociclista: lavora lì per quattro anni, poi compie una breve esperienza presso la Motorêve di Ginevra, nella filiale italiana di via Magenta a Milano. Nel frattempo frequenta i corsi di disegno serali all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 1909, a 22 anni, costruisce la sua prima moto, la VT 317.
Tra il 1908 e il 1912 partecipa a diverse corse motociclistiche: vince per tre anni consecutivi la Como-Brunate, gara in salita; è primo, nel 1911, al Trotter di Milano e si impone, a media record, nel 1912 al circuito di Cremona.
Il 7 maggio 1914 Giuseppe sposa a Cremona, Ida, figlia di Francesco Grana e di Rosa Mussida. Dopo un figlio perduto, nascono Giliola (6 luglio 1915), Olga (7 luglio 1921) e Ferruccio (25 marzo 1930 – 9 ottobre 1956)
Nel 1916 Giuseppe si trasferisce ad Arcore: per un anno circa la piccola officina viene ospitata presso i capannoni dell’industria del legno Bestetti, poi trova la prima sede propria in Borgo Milano, attuale via Casati.
Nel 1917 Giuseppe è vittima di un grave incidente mentre ritorna a casa in moto di sera. Probabilmente non vede un carretto dal quale sporge un palo. Si perfora un polmone che gli verrà rimosso. Viene curato dal dottor Krenzlin prima a Prasomaso, ma poi egli gli suggerisce l’aria pulita di un paesino sopra Varenna, Esino Lario. Qui Giuseppe passerà parecchio tempo mentre Ida manda avanti la piccola officina ad Arcore.
Nell'autunno del 1923 acquista un terreno ad Arcore in via Cesare Battisti 68 dove viene costruito il nuovo stabilimento che resterà la sede definitiva della Moto Gilera. A fianco Giuseppe costruisce, nei due anni successivi, la propria nuova casa.
Nel 1930 partecipa alla gara Como – San Maurizio e vince nella categoria veterani; è probabilmente l’ultima gara. (dato non certo)
Nel novembre del 1934, insieme con quattro soci, costituisce la Società Anonima Cooperativa Idroelettrica delle Valli di Esino Lario (Sacivel) per assicurare al comune la fornitura dell’elettricità: la centrale sarà anche dotata di due motori diesel che Giuseppe va ad acquistare a Gallipoli e fa portare a Esino.
Nel 1938 viene aperta un’officina di moto a Tripoli, in Libia e viene mandato Valentino Grana, cognato di Giuseppe, a sovrintendere all’attività. Egli rimarrà a Tripoli e verrà fatto prigioniero; ritornerà dopo la guerra a Genova. L’officina cessò ogni attività con l’occupazione inglese.
Nel 1943 la fabbrica di Arcore viene requisita dai tedeschi, la famiglia è sfollata ad Esino. Giliola convince un colonnello delle SS a non rastrellare diversi uomini di Esino, tra i quali suo padre, e a non portarli in Germania[citazione necessaria] . La casa di Arcore è occupata da un militare tedesco, il signor Lang, che vive nella torretta: i rapporthttp://it.wikipedia.org/skins-1.5/common/images/button_link.png Link internoi rimarranno buoni; Lang diventerà un funzionario della Volkswagen e si incontrerà a Stoccarda nell’immediato dopoguerra con Giuseppe e Giliola, di ritorno da Assen.
Nel 1945 ? a seguito di forti disordini nel dopoguerra Giuseppe viene estromesso dalla sua azienda ma verrà richiamato dopo pochi mesi. Nel frattempo rivolge la sua attenzione al mare (sarà una delle grandi passioni della sua vita) e acquista in successione tre piccoli mercantili che vengono battezzati Gilera I°, Giliola e Sant’Ambrogio, con i quali darà vita a commerci marittimi nel Mar Mediterraneo.
Nel 1952 è il primo viaggio di Giuseppe e Ida a Buenos Aires. Qui incontrano il generale Peron e vengono gettate le basi che porteranno alla costituzione della Gilera Argentina S.A.C.& I. Il 9 ottobre del 1956 in Argentina muore di epatite Ferruccio Gilera.
Nel 1960 Giuseppe viene nominato Cavaliere del Lavoro dal presidente Gronchi e vi è una grande cerimonia nello stabilimento di Arcore. Lo stesso anno cominciano i primi scioperi nell’azienda
Nel 1964 per sostenere l’azienda, Giuseppe e Ida effettuano un consistente aumento di capitale conferendo numerosi beni personali.
Il 19 novembre 1969 la Piaggio acquista i beni ed il marchio della Moto Gilera. Giuseppe e Ida abbandonano l’azienda fondata 57 anni prima, ma continuano ad abitare nella casa a fianco dell’azienda.
Nell agosto del 1971, durante una crociera, Giuseppe ha un primo malore, si riprende ma, pochi mesi dopo, il 20 novembre la sua vita giunge al termine.