Gothmog
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Gothmog è un personaggio dell'universo immaginario fantasy creato da J.R.R. Tolkien. Ne Il Silmarillion è il "Signore dei Balrog" e il primo capitano di Angband, nonché uno dei servitori più fedeli del Signore Oscuro Morgoth.
Uccise Fëanor nella Dagor-nuin-Giliath ("Battaglia sotto le stelle"), Fingon nella Nirneath Arnoediad ("Battaglia delle Innumerevoli Lacrime") ed Ecthelion nella caduta di Gondolin, presso la piazza del re, dal quale fu a sua volta ucciso.
[modifica] Etimologia e genealogia
Il nome Goth-mog (traducibile come "lotta e odio"[1]) viene fatto derivare dalle radici quenya -koso, col significato di "lottare", da cui la forma gnomica goth ("guerra, lotta"), e -moko ("odiare") da cui mot e, successivamente, mog.
Nei Racconti ritrovati, in un elenco a margine del racconto "L'avvento dei Valar e la costruzione di Valinor" viene chiamato, concordemente a quanto sopra detto, Kosomot, ed è detto figlio di Melko e Ulbandi[2].
Un riferimento etimologico e genealogico analogo è riportato[3] anche nei Racconti perduti: in un lungo elenco di nomi, con relative descrizioni, scritto da Tolkien a complemento del racconto "La caduta di Gondolin" è presente una voce dedicata a Gothmog che, oltre a riportare i riferimenti alle indicazioni dei Racconti ritrovati, afferma che Gothmog è figlio di Melko e dell'orchessa Fluithuin e annota:
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(Racconti perduti, op. cit., p. 264)
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Christopher Tolkien precisa - in una nota a margine dell'elenco - che queste spiegazioni genealogiche vennero successivamente scartate da Tolkien dopo che ebbe abbandonata l'iniziale idea dei «figli dei Valar» (ravvisabile ancora nell'impianto dei Racconti ritrovati relativi alla creazione di Arda).
[modifica] Note
- ↑ Racconti perduti, op. cit., p. 264.
- ↑ Racconti ritrovati, op. cit., p. 107. Il riferimento alla madre di Kosomot si limita ad un laconico «da Ulbandi». Nel glossario dei nomi in quenya presenti nei racconti (ibid. p. 312) compare il nome in lessico quenya, Kosomoko, e viene spiegata la trasposizione del nome nella forma gnomica Gothmog.
- ↑ Racconti perduti, op. cit, p. 264.
- ↑ Si tratta di una variante del nome Ilfrith ovvero "Cuorpiccino", figlio di Voronwë e narratore del racconto della "Caduta di Gondolin" agli ospiti di Mar Vanwa Tyaliéva ("La casetta del gioco perduto"), la dimora di Tol Eressëa in cui vengono narrati i racconti dei primi due volumi di The History of Middle-earth. Vedi Racconti ritrovati, op. cit., pp. 19-45 in cui viene presentata in forma di racconto questa introduzione: "La casetta del gioco perduto".
[modifica] Bibliografia
- J.R.R. Tolkien, Racconti Ritrovati, Rusconi libri, Milano 1994.
- J.R.R. Tolkien, Racconti Perduti, Rusconi libri, Milano 1994.
Ainur di Arda | |
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