Grecìa Salentina
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La Grecìa Salentina è un'Isola linguistica del Salento situata all'estremità meridionale della Puglia, consistente in nove comuni in cui si parla il dialetto neo-greco noto come grecanico o griko. L'Unione dei comuni della Grecìa Salentina comprende anche due paesi in cui non si parla il griko, ma che sono uniti da rapporti di collaborazione con gli altri nove.
Dell'Unione dei Comuni della Grecìa Salentina fanno parte undici centri:
- Calimera, sede del Consorzio
- Carpignano Salentino
- Castrignano de' Greci
- Corigliano d'Otranto
- Cutrofiano
- Martano, comune più popoloso
- Martignano
- Melpignano
- Soleto
- Sternatia
- Zollino
Gli undici comuni sono tutti di lingua ellenofona eccezion fatta per Carpignano Salentino e Cutrofiano, entrambi di recente ingresso. I paesi sono riuniti nell'Unione dei comuni della Grecia Salentina, comprendente circa 50.000 abitanti. I comuni dell'Unione condividono non solo la cultura e (in parte) la lingua, ma anche una serie di servizi comprensoriali. La sede dell'Unione è Martano, ma recentemente la presidenza è stata spostata a Calimera.
A partire dal 1990 il termine Grecìa Salentina è stato, però, in parte snaturato dal suo significato originario, diventando l'espressione di un Consorzio dei Comuni patrocinato anche dall'Unione Europea.
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[modifica] Storia
La penetrazione greca nella penisola salentina si ebbe sia in epoca antica (Magna Grecia), sia con la successiva dominazione bizantina, in particolare con l'emigrazione di molti religiosi nel periodo delle contese sull'iconoclastia nell'VIII secolo e ancora con l'immigrazione massiccia a seguito delle campagne militari dell'imperatore Basilio I, che proseguì anche nei secoli successivi. I numerosi villaggi avevano cultura e lingua greca e praticavano la religione greco-ortodossa.
A partire dalla conquista normanna (dall'XI secolo) e ancor più con le successive dominazioni sveva, angioina, aragonese e spagnola, il clero e i monaci cattolici soppiantarono gli ortodossi. Anche la lingua greca fu progressivamente abbandonata e nel Settecento era ancora parlata solo in tredici villaggi. Dopo la seconda guerra mondiale, sia a causa del fenomeno dell'emigrazione, sia per la diffusione dei mezzi radiotelevisivi, il numero dei parlanti è ancora diminuito.
Nel 2001, per iniziativa dei nove Comuni di lingua ellenofona menzionati precedentemente, viene istituita l’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina. Dal 2004 anche il comune di Carpignano Salentino entra a far parte dell’ente. Attualmente la popolazione di riferimento dell’Unione è di 42.741 abitanti (una delle più grandi per questa tipologia di ente). Per il 2007 è prevista l’adesione (già deliberata) del comune di Cutrufiano.
La costituzione dell’Unione è, però, solo l’ultima fase di un processo di cooperazione tra i nove comuni nato negli anni novanta per valorizzare e promuovere la cultura e le tradizioni grike. Ai sensi dell’art. 25 della legge 8 giugno 1990 n. 142 è stato istituito ufficialmente il Consorzio dei Comuni della Grecìa Salentina. Nel 1996 dopo una serie di tentativi, i nove, con la collaborazione della Provincia di Lecce, hanno stabilito di formalizzare un piano di coordinamento dei propri interventi per dare maggiore efficacia e unitarietà al proprio operato amministrativo, dando vita così all’Associazione dei Comuni della Grecìa salentina. L’obiettivo dell’associazione era quello di promuovere la conoscenza dell’area grecanica del Salento e di salvaguardare la cultura e la lingua che nel tempo si stavano perdendo, attuando anche la gestione associata delle funzioni e dei servizi turistici.
[modifica] Riconoscimento nazionale
Il Parlamento Italiano ha riconosciuto la comunità greca del Salento come gruppo etnico distinto e come minoranza linguistica col nome di "Minoranza linguistica grica dell´Etnia Grico-salentina".
[modifica] Finalità statutarie
Secondo l’articolo 2 dello Statuto dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina le finalità dell’ente sono:
- rappresentare in via mediata l’insieme delle comunità che risiedono sul suo territorio e concorrere con i Comuni che la costituiscono a curarne gli interessi e a promuoverne lo sviluppo;
- promuovere la progressiva integrazione con finalità di ottimizzazione e di razionalizzazione dell'azione amministrativa fra i comuni che la costituiscono;
- contribuire alla determinazione dei programmi dei Comuni che la costituiscono, oltre che dei programmi della Provincia di Lecce e della Regione Puglia, e provvedere alla loro specificazione e attuazione;
- costituire l'ambito territoriale ottimale per lo svolgimento di funzioni e servizi comunali in forma associata conferiti con leggi dello Stato o della Regione.
Sempre nello Statuto, e precisamente nell’art. 8, sono elencate le funzioni e i servizi che i Comuni delegano all’Unione (o meglio che si prefiggono di delegare). All'Unione è trasferito l'esercizio delle funzioni amministrative e la gestione dei servizi e/o compiti di seguito elencati:
- difesa civica;
- ufficio controlli interni, ai sensi del c.4 dell'art.147 del D.Lgs. 267/2000;
- ufficio per la gestione del contenzioso del lavoro, ai sensi art. 12, D.Lgs. 165/2001;
- ufficio invalidi civili;
- servizi catastali;
- Polizia locale e Protezione civile;
- servizi per il personale (stipendi, pensioni, formazione, applicazione contratto...);
- sviluppo economico e sportello unico, ivi comprese tutte le iniziative nel comparto degli insediamenti produttivi con eventuali partecipazioni e/o costruzione di società miste pubblico-private e dei cosiddetti “pacchetti localizzativi”);
- servizi di prevenzione e lotta al randagismo (ivi compresi la costruzione e/o gestione di canili sanitari e/o rifugi);
- servizi manutenzione strade urbane e vicinali;
- provveditorato e acquisti;
- servizi necroscopici e cimiteriali;
- servizio mensa;
- trasporto scolastico e locale;
- sportello Europa;
- formazione e orientamento professionale;
- servizi attinenti la meccanizzazione e l'informatizzazione;
- servizi sociali;
- servizi di promozione turistica;
- valorizzazione beni culturali, artistici, storici, ambientali, museali, architettonici e librari;
- servizio biblioteche e centro “informagiovani”;
- ufficio tecnico, urbanistico ed espropri;
- servizi riscossione diretta dei tributi con eventuale costituzione di società di capitali e/o affidamento della riscossione a società regolarmente iscritte all'albo);
- servizio affissioni e pubblicità;
- uffici pubbliche relazioni;
- servizi relativi all'igiene ambientale e al trasporto e smaltimento rifiuti solidi urbani.
Sono altresì affidate all'Unione, in quanto possibile, attività di consulenza progettuale e giuridica in favore dei comuni ai fini del coordinamento delle attività di interesse intercomunale ove tale attività implichi il ricorso ad impieghi finanziari in ragione della necessità di avvalersi di consulenze esterne, i comuni interessati potranno affidarne egualmente l'incarico all'Unione.
Bisogna precisare che gran parte delle funzioni e dei servizi delegati sono ancora svolti di fatto dai singoli comuni e non collettivamente. Questo perché, da un punto di vista prettamente amministrativo, la creazione e la conduzione di servizi da gestire su un territorio così ampio, comporta non poche difficoltà di carattere organizzativo-gestionale, di impatto sociale, e soprattutto di natura finanziaria. Per queste ragioni molti degli obiettivi a scadenza più immediata hanno subito un comprensibile slittamento dei termini di realizzazione, anche perché alcuni servizi hanno richiesto il compimento di una serie di analisi politico-ambientali, ovvero di esami e valutazioni in ordine agli effetti che un dato programma di modifica strutturale degli enti avrebbe potuto generare. È stato altresì necessario predisporre uno studio di fattibilità per alcuni dei servizi più complessi da organizzare, quale quello della Polizia Locale, progetto la cui complessità deriva dal coinvolgimento di 34 Vigili Urbani, ognuno portatore di istanze ed esigenze particolari, nonché dalla riorganizzazione dei mezzi e delle risorse a loro disposizione.
[modifica] Il festival “Notte della Taranta”
Il festival è un progetto nato su iniziativa dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e dell’Istituto Diego Carpitella nel 1998, quando si decise di realizzare, all’interno dell’area ellenofona, un grande concerto in cui la locale musica folklorica si ibridasse con altre tradizioni musicali, rivitalizzandosi e stabilendo, in questo modo, anche una modalità diversa di composizione musicale contemporanea. La Provincia di Lecce è socia fondatrice dell’Istituto Diego Carpitella, che organizza l’evento insieme ai Comuni della Grecìa Salentina. L’iniziativa si è sempre più sviluppata nel corso di questi otto anni fino a raggiungere una dimensione tale da assumere un ruolo di rilievo in ambito nazionale e non solo.
L’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina cura la gestione amministrativa, mentre la struttura organizzativa del gestore è composta da un gruppo di esperti.
L’interesse crescente verso il Festival ha richiamato l’attenzione di istituzioni e privati che oggi collaborano e sostengono economicamente il progetto. Per l’edizione 2005, i promotori dell’iniziativa sono stati, infatti, secondo un protocollo d’intesa: Regione Puglia, Provincia di Lecce, Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e Istituto Diego Carpitella. La pianificazione e realizzazione del Festival avviene con il loro apporto unitario di carattere operativo, istituzionale, tecnico, di prodotti, di servizi, consultivo e finanziario.
Il Comitato promotore concorda la nomina del direttore artistico, del direttore organizzativo, del gruppo operativo di allestimento del Festival, la redazione del programma nonché la relativa dotazione finanziaria. Tra i propositi esplicitati nel protocollo d’intesa del 2005, si ribadisce la promozione, in chiave turistica, del territorio salentino attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale.
Per gli ottimi risultati raggiunti negli ultimi anni si è ipotizzata la costituzione di una Fondazione Notte della Taranta per non disperdere l'Orchestra popolare salentina, oramai in grado di calcare palcoscenici sempre più prestigiosi (degni di nota sono i concerti tenuti a Pechino, Roma, Bologna, Venezia, Amman e Duisburg). A partire dall’edizione del 2004 è stato organizzato a margine della manifestazione un laboratorio sulla parola, articolato in due parti: una dedicata alla conoscenza della poesia salentina della generazione che ci ha preceduti, l'altra in cui si è lavorato, invece, sulla creazione di componimenti poetici da parte degli stessi partecipanti al laboratorio. Il nucleo centrale dell’edizione del 2005 è stato, altresì, rappresentato da: una serie di concerti in rete in tutti i comuni della Grecìa Salentina e in quelli associati all’Istituto Diego Carpitella; un workshop di preparazione del concerto finale tenuto da un maestro concertatore, che riarrangia brani della tradizione musicale salentina; il concerto finale a Melpignano, dove presentare il lavoro ed il riarrangiamento preparato nel workshop.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- (IT) Grecìa Salentina sito ufficiale
- (IT) Salento Griko
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