Il merlo maschio
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|
![]() Laura Antonelli in una scena del film |
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Titolo originale: | Il Merlo Maschio |
Paese: | Italia |
Anno: | 1971 |
Durata: | 112' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | Commedia |
Regia: | Pasquale Festa Campanile |
Soggetto: | Mario Morra |
Sceneggiatura: | Pasquale Festa Campanile |
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Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Il Merlo Maschio, film italiano del 1971 diretto da Pasquale Festa Campanile.
Indice |
[modifica] Trama
Il marito Niccolò Vivaldi, violoncellista frustrato (Lando Buzzanca), bloccato nella carriera e trascurato dal suo direttore di orchestra, comincia a fotografare l'amatissima moglie in pose sempre più audaci, per poi mostrare le immagini prima al migliore amico (Lino Toffolo) e poi ai colleghi, in un crescendo di esibizionismo che la porterà al nudo integrale (apparentemente casuale) davanti all'intero pubblico dell'Arena durante la rappresentazione dell'Aida.
In questo modo si sfoga, e si rende invidiato, nella pubblica esposizione del suo più prezioso, ammirevole ed irraggiungibile bene (non esisteva il divorzio), della giovane ed ingenua consorte (la perplessa ma fin troppo obbediente Laura Antonelli) che acconsentirà ad essere portata nuda dentro una custodia di violoncello, per essere esposta su un ponte di Verona, idea che costituisce una meravigliosa citazione di una celebre fotografia dell'artista dadaista Man Ray.
[modifica] Commento
Ambientato nella città di Verona, ed in particolare nell'ambiente della orchestra filarmonica dell'Arena, Il Merlo Maschio è forse uno dei film più belli e rappresentativi della Commedia all'italiana.
Si differenzia dalla grande massa dei film di quell'epoca, che ripetevano il tema consueto dello studente Pierino o del militare turbato dalla bellona di turno (Gloria Guida, ecc.), per il leggiadro e signorile sviluppo che il regista Pasquale Festa Campanile fa di un tema inconsueto e forse anche scabroso, l'esibizionismo della propria sposa da parte del marito, mania o parafilia nota anche come candaulismo, cosa che la rende un opera singolare.