John Moore
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John Moore, (Glasgow, 13 novembre 1761 - La Coruña, 16 gennaio 1809) fu un generale britannico.
[modifica] Biografia
Nacque a Glasgow, figlio di John Moore, medico e scrittore. Studiò presso la Glasgow High School ed all'età di undici anni fece con il padre ed il duca di Hamilton, un grande giro in Europa visitando Francia, Italia e Germania, nel corso del quale fu inserito un soggiorno di due anni a Ginevra, dove John continuò i suoi studi.
Nel 1776 si arruolò nell'esercito britannico nel 51° Foot con sede a Minorca. La sua prima campagna di guerra fu nel corso della guerra rivoluzionaria americana come luogotenente sotto il comando del duca di Hamilton. Nel 1783 ritornò in Gran Bretagna e nel 1784 venne eletto al Parlamento britannico come membro per il territorio di Lanark, Selkirk, Peebles e Linlithgow, seggio che mantenne fino al 1790.
Nel 1787 divenne maggiore e passò per breve tempo al 60° prima di tornare al 51°. Nel 1791, la sua unità venne assegnata al Mediterraneo e ed egli fu coinvolto nelle campagne in Corsica e fu ferito a Calvi. Venne promosso colonnello e divenne aiutante generale di Sir Charles Stuart. Degli attriti fra Moore ed il nuovo vicerè di Corsica diedero luogo al suo richiamo ed all'invio nelle Indie sotto sir Ralph Abercromby.
Nel 1798 venne nominato maggiore generale e fu destinato alla repressione della Ribellione irlandese del 1798. Il suo personale nella battaglia di Foulksmills (20 giugno) consentì di riguadagnare il controllo della città di Wexford prevenendone il saccheggio. Anche se la ribellione venne schiacciata con la massima severità, Moore dimostrò la sua grande umanità rifiutandosi di perpetrare atrocità.
Nel 1799 comandò una brigata nella spedizione a Egmont-op-Zee, ma il suo esercito fu sconfitto in maniera decisiva ed egli stesso rimase gravemente ferito. Egli riprese poi il comando del 52° reggimento durante la campagna d'Egitto.
Ritornò in Inghilterra nel 1803, per comandare una brigata a Shorncliffe nel Kent vicino Folkestone, dove sperimentò un innovativo regime di addestramento che diede vita al primo reggimento britannico di fanteria leggera. Egli aveva una reputazione di di un comandante, umano, capace e formatore di soldati. Si dice che quando dovevano essere costruiti nuovi accasermamenti e gli architetti gli chiedevano dove dovessero essere costruite le strade, egli rispondeva di attendere alcuni mesi per vedere dove passavano i soldati e quindi costruirle sul tracciato da essi utilizzato.
Quando fu chiaro che Napoleone stava organizzando l'invasione della Gran Bretagna, Moore venne messo in carico alle truppe destinate alla difesa costiera fra Dover e Dungeness.
Moore prese il comando delle forze britanniche nella penisola iberica a seguito del richiamo dei generali Burrard, Dalrymple e Wellesley che parteciparono alla Convenzione di Sintra. Quando Napoleone arrivò in Spagna con 200.000 uomini, Moore indirizzò i francesi verso nord mentre si ritirava ai suoi porti d'imbarco di La Coruña e Vigo. Moore stabilì una posizione difensiva sulle colline fuori della città e fu ferito mortalmente nella battaglia di La Coruna, essendo colpiti al braccio e alla spalla destra da un colpo di cannone. Sopportò con grande coraggio le lunghe ore dell'agonia e venne seppellito nei bastioni della città; il suo funerale fu celebrato in un poema molto conosciuto da Charles Wolfe, La sepoltura deli signor John Moore a Coruna.
Quando i francesi presero la città, venne costruito un monumento sulla sua tomba per ordine del maresciallo Soult. Il monumento fu ricostruito e reso più robusto nel 1811. Nella sua città natale di Glasgow, egli è commemorato da una statua sita in George Square, ed in Inghilterra da un monumento nella St Paul's Cathedral ed una statua equestre a Shorncliffe nel Kent. Risultano intitolate al suo nome la High School di Glasgow e la Queen Victoria School di Dunblane.
[modifica] Bibliografia
- (EN) J. C. Moore. Life of Sir John Moore. Londra, 1834.
- (EN) William Francis Patrick Napier; W. F. P. Napier. History of the Peninsular War, cinque volumi. New York, 1856
- (EN) C. B. Mayne. "Moore", in Spenser Wilkinson, From Cromwell to Wellington. Londra, 1899.
- (EN) John Frederick Maurice; J. F. Maurice (a cura di). Diary of Sir John Moore, 2 volumi. Londra, 1904.