L'inferno di cristallo
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Titolo originale: | The Towering Inferno |
Paese: | Stati Uniti |
Anno: | 1974 |
Durata: | 165' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | catastrofico/drammatico |
Regia: | Irwin Allen, John Guillermin |
Soggetto: | Frank M. Robinson, Thomas N. Scortia, Richard Martin Stern |
Sceneggiatura: | Stirling Silliphant |
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Fotografia: | Jim Freeman, Fred J. Koenekamp |
Montaggio: | Carl Kress, Harold F. Kress |
Musiche: | Joel Hirschhorn, Al Kasha, John Williams |
Scenografia: | William J. Creber |
Costumi: | Paul Zastupnevich |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
L'inferno di cristallo è un film statunitense del 1974 diretto dai registi Irwin Allen e John Guillermin.
[modifica] Trama
San Francisco: è il giorno dell'inaugurazione di un enorme grattacielo di 138 piani, il più alto del mondo (per l'epoca). È stato costruito dall'imprenditore James Duncan (William Holden), con la collaborazione dell'architetto Doug Roberts (Paul Newman) e del genero dello stesso Duncan, Roger Simmons (Richard Chamberlain). La cerimonia di inaugurazione si svolge nel salone panoramico all'ultimo piano, con una cena alla quale sono presenti circa 300 invitati fra cui il sindaco, diversi VIP e personalità politiche della città. Questo superbo edificio, in realtà, non è così perfetto come sembrerebbe: Simmons, infatti, per risparmiare sulle spese di fornitura dei materiali, non ha rispettato le specifiche di Roberts riguardanti l'impianto elettrico, i dispositivi di sicurezza e quelli antincendio, e la cosa si rivelerà di estrema gravità. Durante la cerimonia, infatti, all' 81° piano un cortocircuito provoca un incendio che non viene nemmeno segnalato dai rilevatori automatici. Roberts, accortosene quasi casualmente, avverte Duncan e lo prega vivamente di far evacuare subito l'edificio ma quest'ultimo, fin troppo sicuro dell'efficacia dell'impianto, non lo ascolta neppure. Accorrono i vigili del fuoco agli ordini del comandante O'Halloran (Steve McQueen), che ordina a Duncan di sgombrare l'edificio, ma ormai il fuoco ha sbarrato praticamente tutte le possibili vie di fuga: i pompieri non riescono più a circoscrivere le fiamme, che hanno raggiunto anche le scale e gli ascensori. Le vittime già si contano a decine, e si tenta di far evacuare i superstiti con mezzi di fortuna: viene realizzata una improvvisata teleferica dopo aver tentato, senza successo, di utilizzare gli elicotteri a causa del forte vento. Alla fine, quando il fuoco ha quasi raggiunto l'ultimo piano e non c'è più tempo per far evacuare tutti i presenti con la teleferica, si decide l'estremo tentativo di spegnere l'incendio facendo esplodere gli enormi serbatoi in cima all'edificio con il loro contenuto di 4 milioni di litri d'acqua. O’Halloran e Roberts, in perfetta sintonia fra loro, piazzano le cariche esplosive: il tentativo riesce, e l’incendio viene finalmente spento. Il bilancio finale delle vittime comunque è altissimo: quasi 200 morti.