Langston Hughes
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Langston Hughes (1 febbraio 1902 - 22 maggio 1967) fu un poeta, scrittore, romanziere, drammaturgo, nonché giornalista afro americano, nato a Joplin, nel Missouri.
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[modifica] Biografia
Suo bisnonno, Charles Henry Langston, era il fratello di John Mercer Langston, il primo afro americano ad essere eletto ad una carica pubblica, nel 1855. Cominciò a scrivere poesie all'età di tredici anni, mentre frequentava la Central High School di Cleveland, in Ohio.
La nonna influì in maniera decisiva sulla vita e sul mondo immaginario di Hughes. Lei lo portò a Oswatomie, dove, essendo lei l'unica vedova sopravvissuta all'incursione di John Brown nel 1859, fu ricevuta come ospite d'onore da Theodore Roosevelt.
I primi anni di vita rappresentarono per Hughes un notevole serbatoio di esperienze che lo avrebbero preparato a scrivere sul genere umano, avendo da bambino e da ragazzo vissuto in molti posti, entrando in contatto con diversi generi di persone. Gli anni dell'adolescenza non furono molto felici, ma gli fu reso possibile vivere esperienze che nessun altro avrebbe vissuto. Fu a Lincoln, in Illinois, dove abitava con la madre (risposata con un uomo di nome Homer Clark), che fece il suo primo incontro con i libri. Dopo essersi diplomato, nel 1919, Hughes passò un anno in Messico con il padre. Questo lo rese profondamente infelice e più di una volta, colpito da depressione, meditò il suicidio.
Suo padre, ritenendo che la scrittura non sarebbe stata sufficiente a garantirgli sicurezza economica, lo iscrisse alla Columbia University, perché studiasse ingegneria. Langston non resistette a lungo, nonostante la buona media di voti, e lasciò il corso, non avendo mai smesso di scrivere poesie nel frattempo. Nel 1923, Hughes, a bordo di una nave da carico, viaggiò fino in Senegal, Nigeria, Camerun, Congo Belga, Angola, Guinea e, di seguito, in Italia e Francia, Russia e Spagna. A Parigi, come altre menti creative dell'epoca (Ernest Hemingway e Gertrude Stein tra gli altri) abitò a Montparnasse, culla del movimento culturale ed artistico sviluppatosi in quel periodo nella capitale francese. Ritornò ad Harlem nel 1924, durante il periodo conosciuto come la Harlem Renaissance (il Rinascimento di Harlem)
Uno dei suoi passatempi preferiti, che si trovasse all'estero o a Washington o ad Harlem (New York) era sedersi in qualche locale dove si suonava musica blues (la musica che lui riteneva essere la vera espressione dello spirito afro americano) e jazz, e scrivere poesie.
La vicinanza al mondo del jazz influenzò fortemente il suo modo di scrivere, come possiamo vedere principalmente nella raccolta "The weary blues" (1926) ed in modo specifico in "Montaggio di un sogno rinviato", da un verso della quale fu tratto il titolo della rappresentazione teatrale "A raisin in the sun" (Come chicchi d'uva al sole).
- Che succede ad un sogno rinviato?
- Forse si secca
- come chicchi d'uva al sole?
- O come una ferita
- poi macera?
- Ha il fetore della carne putrida?
- O fa la crosta, come un dolce,
- zuccherosa e umida?
- Forse è solo
- un carico pesante.
- O forse scoppierà?
Nel 1926 Hughes accettò un lavoro presso l'editore del "Journal of Negro Life and History" e fondatore del settimanale di Storia Nera, Carter G. Woodson. Ritornò alla sua amata Harlem verso la fine di quell'anno.
Si laureò alla Lincoln University in Pennsylvania nel 1929. Il suo primo romanzo, pubblicato nel 1930 "Not Without Laughter" gli valse la medaglia d'oro Harmon per la letteratura. Hughes, che dichiarava di essere stato fortemente influenzato da Paul Lawrence Dunbar, Carl Sandburg e Walt Whitman, è conosciuto principalmente per i suoi ritratti penetranti e vivaci della vita dei neri in America, dagli anni '20 agli anni '60. Scrisse romanzi, racconti brevi e lavori teatrali, oltre alla poesia.
Langston Hughes voleva raccontare le storie del suo popolo in un modo che riflettesse la loro cultura autentica, sia la sofferenza che il loro amore per la musica, il loro saper e voler ridere nelle avversità ed anche il loro linguaggio.
Le sue opere pubblicate fino al 1967 comprendono nove libri di poesie, otto racconti brevi, due romanzi, sette libri per bambini, un discreto numero di opere teatrali, saggi e traduzioni ed una autobiografia in due volumi. Nel 1961 Hughes fu invitato a far parte del National Institute of Arts and Letters.
Hughes, come molti artisti neri dell'epoca, si sentì attratto dalle promesse del socialismo, come alternativa ad una America segregata. Andò in Unione Sovietica per partecipare alla produzione di un film che non fu mai girato e viaggiò in lungo e largo nell'Asia centrale ed in aree dell'URSS che erano solitamente interdette agli occidentali. Le poesie di Hughes venivano spesso pubblicate sul giornale del PCUS e fu coinvolto in iniziative promosse da organizzazioni comuniste, come la lotta per liberare gli Scottsboro Boys e sostenere la Repubblica spagnola. Sebbene vicino ad alcune organizzazioni socialiste negli USA, come i John Reed Clubs e la Lega per la lotta per i Diritti dei Neri, fu più un simpatizzante che un partecipante attivo.
Langston Hughes morì per le complicazioni di un tumore alla prostata il 22 maggio 1967.
[modifica] L'omosessualità segreta
Sulla questione dell'orientamento sessuale di Hughes, gli studiosi e i biografi concordano in genere sul fatto che Hughes fosse gay (anche se tenne nascosta al pubblico la cosa per non compromettere la propria carriera), e che includa deliberatamente allusioni gay in codice in molte delle sue poesie, in modo simile a quanto faceva Walt Whitman. Inoltre affrontò il tema in modo più esplicito nel racconto "Blessed Assurance".
Arnold Rampersad, il principale biografo di Hughes, ha documentato il fatto che Hughes abbia espresso nella sua vita e nella sua arte una preferenza per altri afroamericani. Per questo il regista Isaac Julien ha dedicato all'omosessualità del poeta il film Looking for Langston (UK, 1989), che rivendica la voce di questo scrittore come importante anche per la comunità gay afroamericana.
[modifica] Le opere
Dalla pubblicazione del suo primo libro nel 1926, Langston Hughes dedicò la propria vita alla scrittura. Queste le opere pubblicate fino al momento della sua morte, nel 1967:
[modifica] Autobiografie
[modifica] Raccolte di poesie
- The Weary Blues (1926);
- The Negro Mother and other Dramatic Recitations (1931);
- The Dream Keeper (1932);
- Shakespeare In Harlem (1942);
- Fields of Wonder (1947);
- One Way Ticket (1947);
- The First Book of Jazz (1955);
- Tambourines To Glory (1958);
- Selected Poems (1959);
- The Best of Simple (1961)
[modifica] Antologie di opere di autori afro-americani
- An African Treasury (1960);
- Poems from Black Africa (1963);
- New Negro Poets: USA (1964)
- The Best Short Stories by Negro Writers (1967).
[modifica] Postumi
- Five Plays By Langston Hughes (1968);
- The Panther and The Lash: Poems of Our Times (1969)
- Good Morning Revolution: Uncollected Writings of Social Protest (1973);
- The Sweet Flypaper of Life with Roy DeCarava (1984).
[modifica] Collegamenti esterni
- Modern american poetry
- Poetry exhibits
- Voce: "African-American Literature: Gay Male" sulla "Lgbtq encyclopedia".
- Voce: "Langston Hughes" sulla "Lgbtq encyclopedia".