Lingua bengalese
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Bengali (বাংলা [Bangla]) † | |
---|---|
Parlato in: | Bangladesh, India, e molti altri paesi |
Regioni:Parlato in: | Sud-Est asiatico |
Persone: | 207 milioni |
Classifica: | 5 |
Filogenesi: |
Lingue indoeuropee |
Statuto ufficiale | |
Nazioni: | Bangladesh, India, e stati indiani di Ovest Bengala e Tripura |
Regolato da: | Bangla Academy |
Codici di classificazione | |
ISO 639-1 | bn |
ISO 639-2 | ben |
SIL | BNG (EN) |
Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica | |
Il Bengali o Bengalese (nome nativo বাংলা [Bāṇlā]) è una lingua indoeuropea della famiglia indoiraniana appartenente al gruppo indoario dell'Asia meridionale che si è evoluta come discendente dal Sanscrito, dal Pali e dalle lingue pracrite. Bengali è la parola inglese per il nome della lingua e dei suoi parlanti; in Bengali la lingua stessa è chiamata Bāṇlā (pronuncia: IPA: /'baŋla/), un termine che oggi è di ampia diffusione in Inglese.
Il Bengali è originario della regione orientale dell'Asia meridionale conosciuta come Bengala che comprende il Bangladesh e lo stato indiano del Bengala Occidentale. Ci sono diverse comunità di lingua bengali negli stati indiani dell'Assam e del Tripura e nelle popolazioni degli emigranti in Occidente e nel Medio Oriente. Con più di 200 milioni di madrelingua è la quarta o la quinta lingua più parlata al mondo dopo il cinese mandarino, lo spagnolo, l'inglese e, possibilmente, l'hindi. Il Bengali è la seconda lingua più parlata in India dopo l'Hindi. Insieme all'assamese, è geograficamente la più orientale delle lingue indo-europee L'assamese, l'oriya e il maithili, altre tre lingue appartenenti al ramo Maghadan orientale delle lingue indoarie, sono imparentate molto da vicino con il bengali. L'assamese standard, l'oriya e il bengali sono considerate da alcuni quasi reciprocamente intellegibili; alcuni dialetti locali di una lingua conservano un'assomiglianza impressionante ad uno o più dialetti delle altre due lingue.
Come risultato del rinascimento bengalese nei secoli 19. e 20., la maggior parte della più famosa letteratura, poesia e canzone indiana sono in bengali. Le opere di Rabindranath Tagore (il primo asiatico a ricevere il Premio Nobel), per esempio, sono in bengali. Molti dei movimenti riformisti religiosi, filosofici e politici che sono iniziati in quell'era erano condotti da bengalesi.
[modifica] Scrittura
Articolo principale: scrittura bengali
Il bengali è scritto nel sillabario bengalese (chiamato anche alfabeto sillabico o abugida), una scrittura della famiglia brahmina simile al sillabario Devanagari usato per l'hindi, il sanscrito e molte altre lingue indoarie. Il sillabario è una scrittura corsiva con 12 segni per le vocali e 52 consonanti. Come in tutti i sillabari, ogni consonante nella scrittura bengalese ha un suono vocalico racchiuso, un diacritico esterno deve essere aggiunto sotto alla consonante . Le vocali possono essere scritte come lettere indipendenti o scrivendovi sopra una varietà di diacritici, sotto, davanti, dopo o attorno alla consonante a cui appartengono. I legami consonantici sono tipicamente indicati tramite la legatura di due o più simboli.
Il sistema di scrittura bengali è basato su una varietà molto più antica della lingua e così non considera alcune fusioni di suono che hanno avuto luogo nella lingua parlata. Per esempio l'alfabeto ha due lettere per il suono [dʒ] e tre per il suono [ʃ]. Al contrario un numero di lettere adesso hanno più di una possibilità di pronuncia: la lettera এ può rappresentare o la vocale bassa [æ] o la vocale medio-alta [e]. Inoltre molte lettere e diacritici sono diventate "silenziose" nella lingua parlata. La parola per "salute" ad esempio è pronunciata [shastho], ma è scritta [swaysthyo]. Con queste inconsistenze e ridondanze minori, la scrittura bengalese non può essere descritta come interamente fonetica.
Esattamente questa scrittura, con poche modificazioni, è usata anche per scrivere l'assamese. Altre lingue imparentate della regione fanno uso dell'alfabeto bengalese. Il Meithei, una lingua sino-tibetana fu scritta per secoli in sillabario bengali finché negli anni '80 tornò ad essere nuovamente di uso comune il Meetei Mayek (il sillabario Meithei). Per secoli la lingua Sylheti ha usato una scrittura diversa, basata sul sillabario Devanagari. Questa scrittura, chiamata Sylheti Nagori, non è al momento più in uso, poiché la maggior parte dei parlanti della lingua Sylheti hanno adottato la scrittura bengalese.
[modifica] Fonetica
L'inventario fonemico del Bangla consiste di 29 consonanti e 14 vocali, incluse le sette vocali nasali.
Uno schema fonetico approssimativo fornito da IPA è il seguente:
Anteriore
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Centrale |
Posteriore
|
|
Acuta | |||
Medio-acuta | |||
Medio-grave | |||
Grave |
Labiale | Dentale | Apico- Alveolare |
Apico- Postalveolare |
Lamino- Postalveolare |
Velare | Glottale | |
Occlusive sorde | |||||||
Occlusive sonore | |||||||
Fricative sorde | |||||||
Nasali | |||||||
Liquide |
[modifica] Traslitterazione
Ai fini della traslitterazione, viene usato qui il seguente schema, basato sul precedente schema IPA:
Anteriore
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Centrale |
Posteriore
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Acuta | |||
Medio-acuta | |||
Medio-grave | |||
Grave |
Labiale | Dentale | Apico- Alveolare |
Apico- Postalveolare |
Lamino- Postalveolare |
Velare | Glottale | |
Occlusive sorde | |||||||
Occlusive sonore | |||||||
Fricative sorde | |||||||
Nasali | |||||||
Liquide |