Myra
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Myra (o Mira) è un'antica città ellenica, nella Licia in Asia minore l'attuale Turchia, a circa 2 km dalla moderna città di Kale o Demre.
Era situata nella fertile pianura alluvionale del fiume Myros (oggi Demre Cay), a circa 3 km dal mare, ove sorgeva il porto chiamato Andriake.
È la città in cui nacque San Nicola di Mira.
[modifica] Storia
Le prime notizie sull'esistenza della città risalgono al VI secolo AC, dove assieme alle città di Xanthos, Patara e Phaselis costituì una federazione di città stato. Secondo Strabone era una delle più importanti città di questa alleanza. Nel II secolo AC visse il suo periodo di maggiore splendore. Prospero centro commerciale in età romana, è ricordata come scalo nel viaggio che San Paolo intraprese verso Roma e fu in gran parte ricostruita dopo un devastante terremoto nel 141 DC.
Fu sede vescovile a partire dal IV secolo ed uno dei primi vescovi fu san Nicola, che si batté contro l'arianesimo e partecipò nel 325 al Concilio di Nicea. Divenne nel V secolo capoluogo della provincia bizantina di Licia.
Venne conquistata dagli Arabi per la prima volta nel 809, dalle truppe di Al-Rashid di Harun dopo un lungo assedio. Da questo momento la città perde d'importanza ed inizia un inesorabile declino. Nel 1087 le spoglie di san Nicola vengono traslate a Bari. Ritornata all'impero bizantino, sotto Alessio I Comneno passò definitivamente ai Selgiuchidi.
[modifica] Archeologia
Patrona della città era Artemide, alla quale era dedicato il maggiore santuario, ma vi si veneravano anche Zeus, Atena e Tyche. Le rovine della città sono coperte da materiale alluvionale, ma sono stati parzialmente riportati alla luce il teatro romano, ricostruito dopo il terremoto del 141, le terme e una basilica bizantina dell'VIII secolo dedicata a san Nicola.
La necropoli, collocata su una scogliera a strapiombo sul mare, conserva le facciate delle tombe scavate nella roccia, con colonne e frontone. Il primo ad investigare la città, l'archeologo inglese Charles Fellows (1799-1860), quando visitò le tombe nel corso della sua seconda spedizione nel 1840, le trovò ancora colorate a tinte vive: rosso, giallo e azzurro.
[modifica] Collegamenti esterni
- Kale (Demre, Myra) sul sito del Ministero della cultura e del turismo della Turchia