Nobile
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Nobile è un titolo nobiliare superiore soltanto a quello di cavaliere e inferiore a quello di barone. Deriva dal latino nobilis, che significa onorevole.
Per estensione, il lemma viene generalmente utilizzato per definire qualsiasi persona appartenente alla nobiltà.
In araldica nell'arma di nobile l'elmo é d'argento non arabescato, bordato d'oro; la corona é cimata di 8 perle (di cui 5 visibili); é tollerata la corona con le parle sorrette da altrettante punte.
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[modifica] Storia
Con la normativa successiva alla proclamazione del Regno d'Italia, venne espressamente identificato nel regolamento della Consulta araldica il titolo di "nobile", dotato di una propria autonomia, quale grado più basso e iniziale, della gerarchia nobiliare (oltre che qualità comune a tutti i titolati).Il titolo risulta quindi ammessibile dalla Consulta (articolo 8 del Regolamento della Consulta araldica, approvato con regio decreto del 8 maggio 1870). Il diritto al titolo di nobile, nel caso dei figli non primogeniti e in presenza di titoli trasmissibili solo per ordine di primogenitura, (seguito dal titolo spettante al primogenito, preceduto dal segnacaso "dei"), costituì una vera innovazione allorché venne stabilito dal citato regolamento all'art. 20. Precedentemente l'uso prevedeva generalmente per il figlio primogenito, vivente il padre, lo stesso titolo paterno, e per gli altri figli il titolo di cavaliere. Alcune famiglie, dotate di più titoli nobiliari e feudali, usavano distinguere il figlio dal padre col titolo di un altro feudo.
[modifica] Dritto
La Repubblica Italiana non riconosce i titoli nobiliari se non come parte del nome per quelli già esistenti e, con l'entrata in vigore della Costituzione Italiana nel 1948, ha abrogato la regolamentazione della Consulta araldica, e pertanto il titolo di nobile, come gli altri titoli nobiliari, non ha effetti civili. Va detto che la situazione attuale, sotto il profilo giuridico, trova sistemazione e regolamentazione, dopo l'entrata in vigore della Costituzione Italiana, nella esistenza di un'associazione privata, il "Corpo della Nobiltà Italiana" che rivendica una continuità ideale con la Consulta araldica.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- E. Genta, "Titoli nobiliari", in AA.VV., "Enciclopedia del diritto", Varese 1992, vol. XLIV, pag. 674-684.
- Regolamento della Consulta araldica, approvato con regio decreto del 8 maggio 1870.
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