Palazzi e ville di Rapallo
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La città di Rapallo è ricca di palazzi storici, ognuno con una sua particolare storia. Esempio classico il Palazzo Municipale, costruito in epoca medievale dapprima come ricovero ospedaliero successivamente convertito nell'attuale municipio.
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[modifica] Palazzi
[modifica] Palazzo Comunale
Il municipio è stato ricavato dallo spostamento del precedente ospedale di Sant'Antonio, costruito nel 1451 con fondi religiosi e civili. Durante l'assedio svizzero nel 1494 cinquanta ammalati vengono barbaramente uccisi dagli invasori elvetici, sciuscitando scalpore per la drammaticità dell'evento. Nel 1771, dove ora si svolgono i lavori del Consiglio Comunale, viene eretta una cappella per la preghiera e per celebrare le funzioni religiosi all'interno del nosocomio. L'ospedale dopo aver comprato nel 1856 l'adiacente convento di Sant'Agostino, per farne la nuova sede ospedaliera, cede i locali al comune il 26 marzo 1859 per la modica cifra di 20.000 lire. I lavori però proseguono a rilento, tanti sono i timori locali che rischiano di non far decollare l'opera. Durante i lavori di modifiche strutturali, nei piani inferiori si colloca nel 1862 temporaneamente il Teatro Comunale con spettacoli culturali, mentre nel 1864 una nuova asta pubblica aggiudica l'appalto per i piani superiori. Dopo anni di lavoro viene finalmente presentato alla città diventando sede definitiva del Comune di Rapallo.
[modifica] Ex Ospedale Civile di Rapallo
Il palazzo è legato storicamente con il precedente convento di Sant'Agostino, costruito nel 1472 a cura del rapallese Battista del Poggio. Durante la calata di Napoleone Bonaparte, nel 1798, per ordine francese i frati vengono espulsi dal convento confiscando ogni bene materiale al governo napoleonico. Nello stesso anno, il 12 novembre, il convento viene adibito ad edificio scolastico con l'obbligo d'insegnamento della lingua italiana e dell'aritmetica oltre che ai sani principi morali e costituzionali. L'ex convento viene comprato nel 1856 dall'ospedale di Sant'Antonio decidendo di convertire il vecchio convento nella nuova sede dell'ospedale, in via di sgombero per la sostituzione di quest'ultimo in palazzo municipale. I lavori proseguono ininterrottamente per sei anni fino alla sospirata inaugurazione del nuovo nosocomio nel 1862. Durante il secondo conflitto mondiale una bomba sfiora di una trentina di metri l'edificio, uccidendo una persona e ferendone altre, ma scongiurando una fine sicuramente più tragica. Sul finire degli anni'80 la struttura amministrativa comincia a cedere, ventilando l'imminente chiusura dei primi reparti. Come previsto i vari reparti ospedalieri cominciano a trasferirsi negli ospedali vicini, tra cui la Maternità nel 1986 causando proteste cittadine molto accese. Gli stessi medici insedieranno per protesta l'aula del consiglio comunale, supportati dal sostegno cittadino che vedono trasferirsi il reparto più importante per la città a Santa Margherita Ligure. Col passare degli anni viene trasferito anche il pronto soccorso nel nosocomio sammargheritese, mentre altri reparti traslocano negli ospedali di Lavagna e Sestri Levante (quest'ultimi più moderni e maggiormente capienti). Nel 1995 si pensa ad un nuovo edificio sanitario e, dopo quasi nove anni di progetti e studi legati alla burocrazia, nel 2004 si da l'avvio definitivo al nuovo nosocomio. Attualmente è in fase di costruzione con consegna prevista nel 2008. Una volta terminato affiancherà nel soccorso l'ospedale di Lavagna, coprendo tutta l'area del Tigullio Occidentale (Portofino, Santa Margherita Ligure e Zoagli).
[modifica] Stazione ferroviaria
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Per approfondire, vedi la voce Stazione di Rapallo. |
[modifica] Ex Casinò
L'ex Casinò Municipale fu inaugurato nel 1902 nelle sale del famoso Kursaal Rapallo, albergo di lusso di inizio Novecento, aperto al pubblico il 1 gennaio 1901. Tra le persone illustre che qui soggiornarono troviamo Eleonora Duse nel 1908 dove, in gran segreto, incontrò poi a Santa Margherita Ligure il poeta Gabriele D'Annunzio (suo amante segreto) e il maestro d'orchestra Ruggero Leoncavallo che nelle sale del casinò suonerà per beneficenza per i terremotati di Messina. Nel 1927 o 1928 la licenza del casinò viene venduta all'attuale Casinò Municipale di Sanremo, dovuta si dice a continue rapine di denaro nella città. I locali verranno poi successivamente venduti a privati, trasformando l'area in una villa privata.
[modifica] Ville
Le ville storiche presenti nell'intero territorio comunale sono state costruite durante la Belle époque di fine Ottocento.
- Villa Tigullio sita all'interno del Parco Comunale Luigi Casale è sede della biblioteca e del Museo del merletto. Nel periodo estivo trasforma l'antistante piazzale in erba e ghiaia in un cinema all'aperto in un clima davvero emozionante.
- Villa Porticciolo anch'essa nel parco, ma affacciata quasi sul mare è sede mondiale del Panathlon International. Negli anni del dopo guerra è stata teatro di manifestazioni musicali del momento e tanti sono i cantanti che iniziarono proprio da qui.
- Villa Riva è la terza villa sita nel comprensorio del Parco Casale. Costruzione architettonica particolare è attualmente la sede del Comando della Guardia di Finanza. Nel futuro è previsto un sospirato restauro da parte del comune.
- Villa o Casa Garibalda è una costruzione a colori bianco-grigio sul lungomare Vittorio Veneto. Come le altre ville è molto antica e risalenti tra il XIX secolo e il XX secolo. Dopo anni di abbandono un faticoso lavoro di recupero della particolare facciata e degli interni è ora ritornata all'antico splendore e nei piani inferiori sede di un bar e ristorante.
- Villa del Trattato è stata sede del famoso trattato del 12 novembre 1920 e geograficamente è praticamente "muro di confine" tra i comuni di Rapallo e Santa Margherita Ligure. Proprio all'epoca del Trattato ne scaturì un piccolo battibecco tra i due comuni proprio per la paternità della villa e quindi sulla sede del convegno. A causa infatti della strana posizione risulta più verso ovest tanto è vero che i giornali titolavano l'evento come il Trattato di Santa Margherita Ligure. Per chiudere il dibattito locale dovette intervenire il Ministro degli Esteri Carlo Sforza in persona dichiarando che il trattato fu firmato a Rapallo.