Piove di Sacco
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 5 m s.l.m. | ||
Superficie: | 35,63 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 500 ab./km² | ||
Frazioni: | Corte, Tognana, Arzerello, Piovega | ||
Comuni contigui: | Arzergrande, Brugine, Campagna Lupia (VE), Campolongo Maggiore (VE), Codevigo, Pontelongo, Sant'Angelo di Piove di Sacco | ||
CAP: | 35028 | ||
Pref. tel: | 049 | ||
Codice ISTAT: | 028065 | ||
Codice catasto: | G693 | ||
Nome abitanti: | piovesi | ||
Santo patrono: | San Martino di Tours | ||
Giorno festivo: | 11 novembre | ||
Sito istituzionale | |||
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Piove di Sacco è un comune di 18.066 abitanti della provincia di Padova situato nella Saccisica a sud-est di Padova. Il sindaco è Mario Crosta.
[modifica] Storia
Il territorio di Piove di Sacco era abitato probabilmente già in età paleoveneta e divenne sotto i romani un importante nodo stradale e fluviale. Infatti per Plebs Sacci passavano le Vie Annia e Popilia e i fiumi Bacchiglione e Adige. In epoca longobarda la città divenne sede di un'arimannia, nell'VIII secolo passò sotto il dominio dei carolingi per diventare poi, dall'880, territorio del vescovado di Padova, periodo in cui venne fortificata con i terrapieni i quali caratterizzano ancor oggi l'aspetto a forma di quadrilatero. Nel '300 divenne appannaggio dei signori di Padova, i Carraresi, i quali completarono le fortificazioni con la costruzione di torrioni alle porte di accesso, ma mantenendo comunque l'impianto originario a forma di rettangolo. Con la caduta della signoria padovana, la Saccisica passò nelle mani della Serenissima e l'impianto urbanistico rimase pressocchè immutato, fatta eccezione per le numerose villa fatte costruire dai patrizi venezia, fino all'800. In questo periodo vennero demoliti molti edifici storici della città, tra i quali il palazzo comunale, le porte di accesso e la ricostruzione della chiesa di San Martino.
[modifica] Monumenti
Piove di Sacco vanta numerose bellezze architettoniche, primo su tutti possiamo citare la Torre maggiore, l'ultimo resto delle fortificazioni costruite in epoca carrarese, sopra la quale è stata sovrapposta la cella campanaria del vicino duomo dedicato a San Martino. Molto importante è anche lo stesso duomo, la cui fondazione si fa risalire al secolo X, successivamente ricostruito nel 1090-1100, e poi ancora nel 1403, e fu rifatto in forme neoromaniche e neogotiche su progetto dell'ingegner Francesco Gasparini tra il 1893 e il 1903. Molte opere importanti ornano l'interno del duomo, una di queste è la pala della Madonna del Carmelo di Giambattista Tiepolo, poi troviamo l'altare del Santissimo Sacramento, opera di Jacopo Sansovino datata circa 1554. In sagrestia è collocata un altro quadro di Giambattista Tiepolo San Francesco da Paola. Nella vicina piazza Matteotti si trova il palazzo municipale costruito su progetto di Giuseppe Jappelli nel 1818 al posto del precedente palazzo comunale di origine medievale. Un altro edificio artisticamente interessante è il santuario della Madonna delle Grazie che si trova a circa un chilometro dal centro lungo il fiume Fiumicello. Questa chiesa è stata costruita tra il 1484 e il 1489 ed è legata a un evento miracoloso descritto in un quadro del secolo XVII: due fratelli alla morte dei genitori si divisero tutto quanto in modo pacifico, solamente quando dovevano decidere a chi finisse un'immagine sacra della Vergine col Bambino finirono col litigare e col sfidarsi a duello. In quel momento un bambino di un anno in braccio alla madre si mise a parlare ordinando loro di fermarsi e di portare l'immagine sacra in una cappella poco fuori la città. Di fronte a questo miracolo i fedeli decisero di costruire un nuovo tempio dedicato alla Madonna delle Grazie. La tavola all'origine del miracolo è tuttora conservata all'interno del santuario ed è attribuita da numerosi critici al pittore Giovanni Bellini.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti