Este (PD)
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Este | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Veneto | ||
Provincia: | Padova | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 15 m s.l.m. | ||
Superficie: | 32,76 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 518 ab./km² | ||
Frazioni: | Deserto, Motta, Pilastro, Prà, Schiavonia, Stazione S. Elena, Meggiaro (Este Nuova) | ||
Comuni contigui: | Baone, Carceri, Lozzo Atestino, Monselice, Ospedaletto Euganeo, Sant'Elena, Vighizzolo d'Este, Villa Estense | ||
CAP: | 35042 | ||
Pref. tel: | 0429 | ||
Codice ISTAT: | 028037 | ||
Codice catasto: | D442 | ||
Nome abitanti: | atestini o estensi | ||
Santo patrono: | Santa Tecla | ||
Giorno festivo: | 23 settembre | ||
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Este è un comune di 16.954 abitanti in provincia di Padova, situato a meridione dei Colli Euganei. Dista 32 km da Padova e 24 da Rovigo. É raggiungibile in autostrada (A13 Bologna-Padova), uscendo al casello di Monselice e prendendo la statale 10 in direzione Mantova. Si può arrivare a Este anche con la strada statale 10 (da Mantova) o con la statale 16 (da Padova).
Indice |
[modifica] Etimologia
Il nome "Este" pare derivare dal nome in lingua latina del fiume Adige (Athesis), che lo attraversava, fino alla esondazione del 589, che spostò il suo tragitto più a sud. Gli abitanti si chiamano Atestini, ma viene usato anche Estensi, nonostante questo sostantivo indichi, a rigore, gli abitanti di Ferrara, dove si sono insediati gli Estensi (casata degli Este).
[modifica] Storia
La città di Este è abitata da tempi molto antichi: già nell'età del ferro, infatti, era il principale insediamento dei paleoveneti. Nel seguito poi del III-II secolo a.C., Este, e tutto il Veneto, diventarono colonia romana. Reperti di questi periodi sono conservati nel Museo Nazionale Atestino. Nell'89 a.C., con la lex Pompeia, viene concesso il diritto latino; nel 49 a.C., all'inizio della guerra civile tra Pompeo e Cesare, quest'ultimo, per ottenere l'appoggio della popolazione, concesse il diritto romano a tutta la Gallia cisalpina, di cui era stato proconsole tra il 58 e il 49. In seguito alla battaglia di Azio, Augusto affida ai soldati della V e XI legione i territori dell'agro di Este (formato dai territori di Galzignano, Teolo, Lonigo, Noventa Vicentina, Trecenta, Pernumia, Monselice, e dal monte Venda, che rientra ora nel comune di Vò). In seguito alle invasioni barbariche e alla caduta dell'impero romano, Este si spopolò, riducendosi a villaggio rurale.
Dopo l'anno mille si ripopolò attorno al castello fatto costruire dal marchese Alberto Azzo II d'Este circa nel 1056.
Este fu anche una delle località interessate dalle vicende umane e storiche che si svolsero tra il XI secolo e il XIII secolo e dalle numerose proprietà che videro protagonisti i vari componenti della famiglia degli Ezzelini. Proprietà che furono certosinamente accertate, censite e documentate dopo la loro definitiva sconfitta avvenuta nel 1260.
Il controllo della città, abbandonata dalla famiglia degli Este, che si trasferirono a Ferrara, nel 1239, passò molte volte di mano nel corso del Basso Medioevo.
Nel 1339, Ubertino da Carrara, signore di Padova, ricostruì il castello, così com'è tutt'ora. Nel 1405 Este si sottomise spontaneamente alla Repubblica veneziana per sfuggire al controllo dei padovani e agli scontri di questi con veronesi (Cangrande della Scala aveva distrutto la città nel 1317).
Sotto il dominio veneziano, Este conobbe un periodo di grande prosperità, interrotto solo dalla peste del 1630.
[modifica] Monumenti
Este si fa apprezzare per i numerosi monumenti di diverse epoche disseminati per il territorio. Principale attrattiva di questa città è il castello carrarese, costruito attorno al 1339 sulle ceneri di quello estense; in cima al colle troviamo il mastio da cui partono le mura fino a formare un poligono contornato a intervalli regolari da torri e dal restaurato castelletto del Soccorso. Oggi l'interno del castello è adibito a giardino pubblico. Verso la città troviamo, addossata alla cinta muraria, villa Mocenigo che fu costruita attorno al 1570 e successivamente distrutta da un incendio nel '700, l'edificio rimasto ospita il Museo Nazionale Atestino. Il museo è diviso in varie sezioni: al primo piano troviamo quella protostorica che raccoglie materiale dell'epoca paleoveneta, al pian terreno si trova la sezione romana che documenta il periodo successivo, infine troviamo una sala dedicata all'epoca medievale e moderna, dove si può ammirare una pregevole Madonna col Bambino su tavola di Cima da Conegliano.
Altro monumento importante è la chiesa di Santa Tecla nell'omonima piazza, costruita da Antonio Gasparri dopo che la precedente chiesa di origine paleocristiana fu abbattuta dal terremoto del 1688. All'interno di questa chiesa si può trovare una ricca dotazione artistica: la splendida pala di Giambattista Tiepolo S. Tecla intercede presso il Padre Eterno per la liberazione della città dalla peste del 1630, olio su tavola del 1759, la pala d'altare dello Zanchi e l'altare-scultura del sacramento del Corradini.
[modifica] Gemellaggi
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Giancarlo Piva dal 12/06/2006
Centralino del comune: 0429 617511