Vigonza
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 Vigonza |
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| Stato: |  Italia |
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| Regione: |  Veneto |
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| Provincia: |  Padova |
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| Coordinate: |
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| Altitudine: | 14 m s.l.m. | ||
| Superficie: | 33,32 km² | ||
| Abitanti: |
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| Densità: | 589 ab./km² | ||
| Frazioni: | Busa, Codiverno, Peraga, Perarolo, Pionca, San Vito. Località: Codivernarolo, Battana Prati, Capriccio, Luganega, Barbariga, Carpane, Bagnoli, Santa Maria | ||
| Comuni contigui: | Cadoneghe, Campodarsego, Fiesso d'Artico (VE), Noventa Padovana, Padova, Pianiga (VE), Stra (VE), Villanova di Camposampiero | ||
| CAP: | 35010 | ||
| Pref. tel: | 049 | ||
| Codice ISTAT: | 028100 | ||
| Codice catasto: | L900 | ||
| Nome abitanti: | vigontini | ||
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| Sito istituzionale | |||
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Vigonza è un comune di 19.449 abitanti della provincia di Padova.
Indice |
[modifica] Frazioni
[modifica] Codiverno
La frazione è situata nella parte settentrionale del comune, al confine con i comuni di Campodarsego (con le frazioni di Reschigliano e Sant'andrea) e di Villanova di Camposampiero .
Il nome "Codiverno" deriva da "Corte di iverno" (da hibernagium o segale), ossia "Corte della segale", facendo pensare che questo territorio anticamente fosse coltivato con questo cereale. Il paese è attraversato dal fiume Tergola, che con le sue acque alimentava un antico mulino ancora oggi funzionante, il mulino Santon, i cui macchinari funzionano oggi con l'energia elettrica, e dal canale Negrizia. Ogni anno ha luogo una rappresentazione del presepe vivente.
A Codiverno ha sede "Senti Chi Parla! Centro di registrazione del Libro Parlato", Onlus che opera in ambito nazionale e specializzata nella registrazione di audiolibri interattivi per non vedenti ed ipovedenti.
[modifica] Percorso Tergola
Questo bellissimo progetto,che si aggiunge agli altri percorsi ciclo-pedonabili che in questo periodo si stanno realizzando lungo gli argini dei nostri fiumi,come ad esempio quello del Brenta, anche quello del Tergola si sta ampliando. Infatti dopo il primo tratto già costruito da alcuni anni in località Campodarsego,il proggetto sta proseguendo anche per i restanti tratti del fiume. A Codiverno e Pionca gli argini del Tergola sono già ciclo-pedonabili fino a Peraga,mentre da Peraga a poco prima di Stra i lavori sono ancora in alto mare. Però da Stra la pista ricomincia e possiamo proseguire fino ad incrociare il canale Taglio presso Mira.
[modifica] Pionca
Le prime notizie
È indubbio che il toponimo Pionca derivi da un corso d'acqua o da un ponticello su questo. "Pluncam" era il suo nome originario e sembra che così fosse chiamato l'odierno "Tergola".
Pionca poggia completamente sul famoso graticolato romano -Padovano, come esattamente allora veniva chiamato; altro appellativo era "Cis Musonem" (al di qua del fiume Muson), una delle migliori colonie romane ancora conservate.
Attraverso Pionca passa una strada importantissima, Via Cornara, che per molti tratti misura ancora oggi i suoi originari 20 metri di larghezza.
Questa strada, di origine romana e definita anche «via Regia» o «Regina», univa il graticolato romano Cís Musonem con quello più a nord di Acellum (Asolo), e sembra partisse da via Altinate (la Padova/Altino passante allora per Camin - Tombelle - Sambruson).
Un primo accenno ufficiale a Pionca lo troviamo nel testamento del doge veneziano Giustiniano Partecipazio, risalente all'anno 829, che segna i confini delle 15 masserie lasciate ai Benedettini del Abbazia Sant'Ilario di Venezia .
In quegli anni questi territori confinavano con le terre del vescovo di Treviso, con linee di confine tra l'altro alquanto imprecise.
Un altro riferimento a Pionca si coglie addirittura in un atto di Papa Alessandro III, che si sentì in obbligo di prendere sotto la sua protezione anche «Vineam Pluncam» (vigna Pionca), più tardi ceduta in feudo ai Peraga (famiglia) .
Il titolare della chiesa ci viene fatto conoscere dalla decima papale del 1297, che cita "Sant'Ambrogio di Pionca", facente parte della Pieve di San Prosdocimo di Villanova: la nostra cappella era allora retta da un non meglio precisato prete Francesco.
Vicissitudini storiche
Nel 1211 il famoso (e famigerato) Jacopo da Sant'Andrea restituì ai benedettini di Sant'Ilario dei beni in Pionca precedentemente usurpati.
Negli anni tra il 1318 e il 1326 I veronesi con Cangrande della Scala, nella loro guerra contro Padova, scorrazzavano nelle nostre campagne. Vi fu, tra l'altro, un violento scontro presso il ponte del Tergola a Vigonza.
Nel 1319 la nostra Pionca (con Peraga e Vigonza) subì un terribile incendio.
Nel 1388 Francesco Novello di Padova donava beni situati a Pionca (come pure a Peraga e a Mirano) ad un tale Geremia Bartolomeo detto Peragino e a Marino da Peraga.
Negli anni a cavallo tra il secolo XIV e XV si assiste al tramonto dei benedettini di Sant'Ilario.
Non sono note le ragioni di questo declino, si sa soltanto che questi frati si ritirarono a Venezia nel convento di San Gregorio.
Fino a quel tempo era un caso anomalo che beni, anche se indirettamente del dogato veneziano, venissero a trovarsi in territorio padovano (erano i tempi in cui i signori di Padova erano i Carraresi con Francesco il Vecchio e Francesco Novello da Carrara).
A seguito del matrimonio di Bolzonella da Peraga (o Balzanella, come riportato da altri, ultima erede della famiglia dei «da Peraga») con Marin Badoer, questo casato ebbe il giuspatronato sulla chiesa di Pionca, che esercitò fino all'anno 1836.
L'importanza della parrocchia nel secolo scorso
In questa nostra piccola storia di Pionca ci riportiamo molto spesso a fatti o episodi inerenti alla religione cattolica.
Queste nostre genti, nei tempi passati avevano tutta la loro vita incentrata sulle parrocchie. Difatti i monumenti maggiori, se si escludono i palazzi di qualche famiglia nobiliare, erano le chiese, dentro e fuori delle quali ogni abitante cercava di esprimere ogni interesse ed ogni segno tangibile di bellezza artistica ed architettonica, facendola assurgere a simbolo di tutto il paese. Era in sostanza un contrapporre questi templi (anche se inconsapevolmente) ai palazzi dei nobili.
Il cappellano, il parroco ed il vescovo erano le autorità quasi uniche di tutto il paese e di tutta la zona, mancandone una di spicco di carattere civile.
La parrocchia, per necessità di cose, era non solo il centro spirituale, ma spesso anche civile di tutto il territorio circostante. Vi sono esempi di cappellani e preti in generale che si batterono per i loro assistiti, invocarono aiuti negli anni di carestia, nei casi di inondazioni (non infrequenti) e di pestilenze.
Gli unici documenti per tanti secoli sono i pochi trattati, qualche contratto, ma quasi sempre e unicamente nelle canoniche e curie sta scritta tutta la storia. Negli atti parrocchiali venivano riportati i nati, i battezzati, le comunioni fatte, i matrimoni, i decessi; ma oltre a ciò anche le avversità atmosferiche, i terremoti, le pestilenze, le invasioni.
In qualche stanza attigua alla canonica vi era una specie di piccolo ricovero che fungeva da ospedale per i più poveri. Erano di solito buone donne che volontariamente prestavano la poca assistenza possibile, in mancanza quasi totale di medici.
Pionca Oggi...
Negli ultimi anni il paese ha cambiato volto: dalla precedente denotazione strettamente rurale è divenuto un piccolo agglomerato urbano di pregevole fisionomia, sviluppandosi attorno al centro con diversi nuovi quartieri che, ospitando nuove famiglie giovani, hanno contribuito ad abbassare l'età media della popolazione.
La qualità della vita è garantita dalla presenza di servizi essenziali che rendono il paese più vivibile e apprezzato per le sue comodità.
La comunità parrocchiale è vivace nella sua partecipazione nei vari settori della pastorale. Si cerca di dare unitarietà alla vita parrocchiale attraverso gli organi di partecipazione primo tra tutti il Consiglio Pastorale Parrocchiale rinnovato nel 1998 è suddiviso in 4 commissioni di lavoro: Liturgia – Carità - Famiglia e Pastorale giovanile – Pastorale sociale e rapporti col territorio.
Esistono poi una serie di organismi parrocchiali quali il Consiglio per gli Affari Economici, il Comitato di gestione della Scuola Materna Parrocchiale, il Comitato di Gestione del Centro Parrocchiale, il Gruppo Missionario e il Comitato di Gestione della Polisportiva.
Due cori parrocchiali: Schola Cantorum Sant'Ambrogio e Coro Primavera, sostengono il canto della liturgia domenicale che è affidata nell’animazione, specialmente nei momenti forti dell’Anno Liturgico, ai vari gruppi di catechesi.
Per la catechesi, da qualche anno, si sta seguendo un progetto molto particolareggiato che prende in considerazione soprattutto il periodo della Iniziazione Cristiana che va dal Battesimo dei bambini fino alla maggiore età. In questo progetto, che è diviso in varie tappe, è previsto il coinvolgimento delle famiglie e un’attenzione agli educatori ed animatori (gruppi catechiste ed animatori).
L’Azione Cattolica, nei suoi vari settori: ACR - 14enni - Giovanissimi - Giovani - Adulti - Coppie, è presente e svolge un ottimo servizio di formazione. Sono molto ben partecipate le attività estive come il Grest e i Campiscuola Parrocchiali.
L’aspetto della Carità è curato nelle varie giornate proposte dalla Diocesi, c’è un progetto di adozione a distanza in collaborazione con i Salesiani nelle Filippine e si sta progettando per la costituzione della Caritas parrocchiale.
Non manca una forte presenza di volontariato nei vari aspetti della vita parrocchiale e anche nei momenti di aggregazione e ricreativi come il presepio vivente, il presepio artistico, le varie feste e la sagra paesana. è in atto da qualche anno una collaborazione fattiva tra Polisportiva e parrocchia per l’educazione dei giovani.
Non mancano punti di aggregazione dovuti alla completezza delle strutture parrocchiali quali il Centro Parrocchiale, le strutture sportive e ricreative, la scuola materna e le aule di catechismo.
La parrocchia di Pionca dispone di un sito internet raggiungibile all'indirizzo www.pionca.it
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti 
