Discussione:Religioni maggiori
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Questa traduzione dall'inglese è un po' approssimativa. In particolare, in italiano "maggioritario" significa "della maggioranza", con riferimento quasi esclusivo ai sistemi politici [1], e non è assolutamente traduzione dell'originale major. Lo si potrebbe rinominare qualcosa come "principali religioni del mondo" o, forse più coerentemente con lo spirito dell'articolo, "grandi religioni" (la frase iniziale sarebbe del genere: le "grandi religioni" vengono distinte da quelle minori secondo principi ecc. ecc.) Moongateclimber 13:40, 29 giu 2006 (CEST)
Manca il calcio. --Danilo 22:35, 29 set 2006 (CEST)
[modifica] Elenco delle principali religioni per numero di aderenti
ho tolto la dizione molto inferiori alla diffusione cristianesimo perché IMHO non oggettiva:
- non è riferibile solo al cristianesimo (anzi) è applicabile di più all'Islam dove per ragioni talvolta di soppravvivenza le conversioni sono tenute nascoste.
- Molto è altamente soggettivo, che rispetto ai battezzati che non si richiamano più, a vario titolo, al cristianesimo. bisogna aggiungere coloro che per vari motivi non possono in modo esplicito dichiararsi critiani.
--Fefemak 10:50, 5 feb 2007 (CET)
- Condivido. Quel paragrafo è poco NPOV. --CheccoPadova 23:30, 26 feb 2007 (CET)
- Ho messo il tag. --CheccoPadova 23:34, 26 feb 2007 (CET)
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- Nyo ha tolto la frase incriminata. Grazie a lui per il gesto di conciliazione. --CheccoPadova 23:37, 26 feb 2007 (CET)
[modifica] Yazdanismo
Cosa caspita è lo Yazdanismo o qualcosa di simile? Conosco gli Yazidi (o Yezidi) ma quell'altra bestia non l'ho incontrata mai. Se si tratta di Yazidi, la dizione araba è "Yazidiyya" e possiamo tradurla "Yazidismo". Un consiglio: sarebbe meglio rifarsi alle dizioni attestate in qualsiasi buon libro di Storia delle religioni, sennò chi lo sente poi (e avrebbe ragione) il prof. Gregory? Inoltre: che senso ha elencare il Sufismo come fosse una setta o branca di chissà che. Sarebbe come mettere sotto Cristianesimo la voce autonoma "Misticismo". Perché questo, grosso modo, il sufismo è. --Cloj 23:59, 8 mar 2007 (CET)
Non ce l'ho fatta ad aspettare e ho corretto. Sapete con chi prendervela, eventualmente. --Cloj 00:07, 9 mar 2007 (CET)
- Per quanto riguarda il sufismo lo sapevo, infatti avevo intenzione di toglierlo, solo che non avendolo messo io e non essendo esperto di ambiente islamico ho preferito lasciar stare. Lo Yazdanismo invece cel'ho messo io perché sulla Wiki inglese (en:Yazdanism) lo indica come l'antico culto degli angeli, oggi diviso in tre branche: Alevismo, Yarsanismo e Yazidismo. Che io sappia tutti e tre questi culti sono ancora in vita, quindi perché non raccolgierli sotto l'unica dizione "Yazdanismo"? --Nyo annota 00:49, 9 mar 2007 (CET)
- Caro Nyo, grazie per il tuo davvero prezioso lavoro. Quanto a Iazdanismo la mia risposta è semplice: il termine non è usato in nessun testo di storia delle religioni. Che gli anglofoni usino questo termine deve lasciarci indifferenti. Usiamo quelli attestati da oltre un secolo in Italia, così da agevolare l'eventuale utente. Che poi gli Yezidi siano riconducibili a un'unica fede "angelica" è altamente contestabile. L'impianto islamico è talmente forte da non autorizzarci (ripeto, da storici delle religioni) a innovazioni che non trovano rispondenza in questa branca disciplinare, costruita su basi scientifiche ampiamente condivise. Rifacciamoci, per carità, ai "testi sacri" di P. Tacchi Venturi, di Michelangelo Guidi, di Ambrogio Donini, di Alessandro Bausani e di Alberto Ventura. Anche per evitare di mostrare il fianco al mondo accademico, già non ben disposto nei nostri confronti (avrai seguito le polemiche innescate da Tullio Gregory). Già ci fu una polemica con l'edizione della Laterza, che inserì inizialmente l'Islam fra le religioni dualiste !!! La polemica indusse poi il curatore, il prof. Giovanni Filoramo, ad articolare diversamente l'edizione aggiornata dalla collana della "Storia delle religioni" edita nel 1999 da Laterza. Evitiamo innovazioni potenzialmente criticabili. Non dobbiamo essere "originali", ricordi? Un cordiale ciao.
- Si ma se questo culto esiste, perché non documentarlo? Che l'Islam ortodosso non lo voglia, lo oscuri, lo nasconda, ecc... non significa che se loro dicono "non esiste" non esista davvero.--Nyo annota 15:22, 9 mar 2007 (CET)
- Caro Nyo, non mi sono evidentemente spiegato bene. Non è che non si debba parlare di qualcosa (cos'è questo timore di censure? Ne sono mai stato un propugnatore?) ma non ha alcun senso "etichettare" un fenomeno religioso in un modo che in Italia non è accettato scientificamente (sia pure di una scienza che è la storia delle religioni). Che in lingua inglese si proponga "Iazdanismo" sono fatti loro. Non per questo dobbiamo cambiare un termine che da oltre un secolo è attestato diversamente in Italia. Dobbiamo adeguarci a quanto fanno gli anglofono? Non credo. A ognuno il suo contesto lessicale. Oppure dovremmo parlare di cow boys per i nostri butteri o per i nostri mandriani? Ciao. --Cloj 17:21, 9 mar 2007 (CET)
[riapro] E lo stesso dicasi dello Yarsanismo. Da noi è un termine ignoto. Si parla di Ahl-i Haqq. Non è che si debba per forza ricondurre tutto a un sostantivo in "ismo". Questa, sì, che una smania omologante, almeno secondo me, e talvolta senza costrutto logico. È il motivo per cui qualcuno si ostina a usare Islamismo come sinonimo di Islam. Questo è vero in inglese, non in italiano, dove l'Islamismo è "l'Islam applicato alla vita quotidiana, politica, economica e sociale". Ari-ciao. --Cloj 17:27, 9 mar 2007 (CET)
- Cloj, ho proprio scritto una cosa ultimamente in Discussione:Islam, ovvero che a me non piace il metodo utilizzato dalla Wikipedia inglese perché usa i termini nativi al posto delle derivazioni romanizzate. Nonostante questa tendenza noto che usa il termine Yazdanismo per indicare quei tre culti di cui sopra. Personalmente trovo che una lingua debba rispettare il più possibile le proprie convenzioni, pertanto se deve essere proposta una nuova parola al pubblico, questa dovrebbe subire una romanizzazione. Se il termine Yazdanismo non è mai stato utilizzato nell'italiano, beh, è arrivato il momento di arricchire la nostra lingua aggiungendovi questo termine, dato che lo si può facilmente mutuare dall'inglese attraverso una semplice traduzione. Ahl-i Haqq è un termine in arabo; perché sulla Wikipedia italiana la voce deve essere riportata con la titolatura in arabo quando è possibile utilizzare il termine occidentale e già utilizzato Yarsanismo? Nulla contro l'arabo, il mandarino o lo svedese, ma trovo che se una parola può essere tradotta con un termine che rispetti la lingua nella quale deve essere inserito, ebbene questa traduzione va fatta. Recentemente mi è capitato tra le mani il Ceondoismo: nonostante in inglese sia utilizzato anche il termine Cheondoism, la Wikipedia inglese preferisce una voce intitolata Cheondongyo, ovvero con il termine originale in coreano. Ma a che scopo? Quando tralaltro Cheondogyo significa letteralmente Ceondoismo, dato che il suffisso -gyo corrisponde al nostro -ismo? Per quanto riguarda Islam e Islamismo, dunque la "religione in senso concreto", ovvero la pratica vera e propria, andrebbe chiamata Islamismo, da quanto mi sembra di capire... Perché invece le Wikipedia si ostinano ad utilizzare il termine "Islam", dato che una forma "astratta" di Islam non esiste? Dato che, come tutte le religioni, è praticato? --Nyo annota 18:03, 9 mar 2007 (CET)
Evidentemente non riusciamo proprio a comunicare, e me ne dispiace. Provo ancora per un'ultima volta, perché sono evidentemente convinto che tu non sia affatto una persona sciocca o in malafede.
Su Wikipedia non dobbiamo essere originali, te lo ricordi? Questo significa che non ci è lecito più di tanto essere presi da alcun sacro fuoco, da alcun demone, compreso quello dellla spasmodica ricerca del neologismo a tutti i costi. Che vuoi che c'interessi se gli anglofoni fanno quello che a loro sembra giusto? Dobbiamo ragionare con la loro testa e le loro categorie oppure con le nostre? Dobbiamo subire una loro pretesa primogenitura o una loro accampata superiorità? Ma quando mai? Nella Storia delle religioni - che è una branca disciplinare universitaria e scientifica, esistente da decine e decine d'anni, su cui hanno scritto esperti riconosciuti a livello internazionale e non certo orecchianti dell'ultim'ora, ancorché animati dal sacro zelo del neofita - esistono precise terminologie che non ci consentono (se vogliamo essere seri) di passare armi e bagagli alla lingua inglese, gettando allegramente alle ortiche la nostra tradizione (ripeto:scientifica).
Io non parlo di altre religioni delle quali sono poco e nulla esperto. Parlo dell'Islam che ho studiato, e seguito a studiare, da oltre 40 anni (più del doppio dei tuoi anni complessivi, se non ricordo male). Se non vogliamo essere considerati dei dilettanti, dei pressappochisti, delle persone solo esperte di fumetti o di squadre di calcio o di compilation di canzoni (tutte cose degne di far parte del panorama culturale giovanile e cultural-popolare, intendiamoci!) dobbiamo sottostare a certe convenzioni, attestate da quasi due secoli da chi lavora professionalmente in certi settori, dalle discipline scientifiche a quelle umanistiche. Non possiamo cambiare a nostro piacere il panorama lessicografico della fisica, della chimica o della zoologia (ma anche della storia, della storia delle religioni, della sociologia, dell'antropologia, dell'archeologia) solo perché qualcuno ha pruriti anglofili. O restiamo legati al mondo degli studi, seri e certificati professionalmente, oppure Wikipedia è bella che spacciata. Si trasformerebbe fatalmente in qualcosa che resterà legata al mondo del puro diletto. Al dilettantismo. In questo caso io non potrei che uscirne totalmente, perché non mi riconoscerei assolutamente nel progetto che finora ho invece condiviso: di una cultura, con la "C" maiuscola, non individualistica ma diffusa, e tuttavia rispettosa di certi assunti che fanno la cultura tale: dimostrabilità e documentabilità, all'interno di un modello logico e coerente.
Non è un capriccio il mio, ma un preciso discrimine fra chi si diverte e chi dedica la sua vita allo studio. Tra la serietà e la lemmatizzazione abborracciata. Detto questo passo ai due esempi che hai portato.
Perché non si dovrebbe accettare l'espressione (che non è araba, ma, semmai persiana, anche se di derivazione senz'altro araba) di Ahl-i Haqq, quando accettiamo senza problemi Islam? Non è forse quest'ultima una parola puramente araba? E perché al suo posto non torniamo a usare "Maomettanesimo"? O perché usiamo un'espressione greca per Cristianesimo, anziché una del tipo "Gesuismo"?
Su Yarsanismo ti prego di citarmi una fra le tante autorevoli Storia delle religioni che abbia adoperato questa definizione. UTET, Laterza, Einaudi, Vallardi? Non citarmi Pippettini o Frallocconi. Ti chiedo una case editrice nazionale non limitata a un panorama da 500-1000 copie massimo di tiratura. E apprezzabilmente distribuite sul territorio nazionale. Avrai, temo, gravi difficoltà a individuarne uno e poco importa che su en:Wiki si comportino forse con procedure dissimili dalle nostre. Non siamo i loro custodi, come loro non possono esserlo nei nostri confronti. Ma anche in Francia, Gran Bretagna, Germania, USA, Russia o Spagna non credere che gli studiosi si muovano in modo dissimile da noi. Fidati. È il mio lavoro, non il mio hobby.
Difendo a spada tratta la tradizione di studio italiana, all'interno della quale mi riconosco e che non posso accettare venga con sovrana indifferenza gettata da parte.
Infine: Islam non è Islamismo. Cosa vuoi che interessi il giudizio del singolo se esista o meno una religione? Se una sia nel mondo delle pure idee o nel mondo reale. L'Islam è indubbiamente un'astrazione. ma lo è ogni religione, ivi compreso il Neopaganesimo.
Il tuo, permettimi, non è un approccio da storico delle religioni. Uno storico delle religioni deve esporre il portato istituzionale e culturale ufficiale di una certa tradizione che (è fuor di dubbio) è un'ideologia totalizzante. E perc ciò stesso astratta. Altra cosa è l'Islam calato nella storia (l'Islamismo). Come dire che c'è una bella differenza fra Cristianesimo astratto e quello concreto. Ma questo lo sanno anche i sassi, solo che per Cristianesimo non è stata creata una parola che finisca con lo stradannatissimo "ismo" finale, che tanti guasti (non solo lessicali) ha prodotto. Ma su questo mi basterà rimandarti a Bertrand Russell che, assai probabilmente, conosci bene.
Dunque: mettiamoci d'accordo, evitando sondaggi o discussioni sfinenti. La questione peraltro è assai più metodologica che lessicografica. E per questo non sono disposto ad arrendermi. O ci manteniamo cioè all'interno della tradizione scientifica o degradiamo inevitabilmente. E io non voglio accompagnare questo degrado. Anch'io avrei tante belle novità da proporre ma mi è stato fatto notare a suo tempo che bisogna rispettare democraticamente l'opinione della maggioranza. E sono del tutto d'accordo. Per questo ho accettato ad esempio che seguitasse a essere definito un ben noto conflitto con l'espressione "Guerra del Kippur" (nonostante a me sembrasse un nome "di parte") anziché "Guerra arabo-israeliana del 1973", come proponevo. Anch'io mi sono appellato alla necessità d'innovare ma mi è stato (giustamente) spiegato che Wikipedia non ha bisogno di elucubrazioni "originali" ma di offrire un servizio agli utenti che - per parafrasare Manzoni - se ne fregano della natura filosofica della peste, quando poi se la prendono e tirano le cuoia. Avevano decisamente ragione i miei antagonisti, non io. E gliene sono grato di avermi convinto. E sul nostro tema sono convinto di avere ragione io. Per le stesse identiche ragioni. Un cordiale ciao. --Cloj 23:40, 9 mar 2007 (CET)
- Solo una precisazione: -esimo è una deformazione di -ismo. Si tratta dello stesso suffisso non di due suffissi differenti. -esimo si applica quando -ismo risulta schifoso. Cristianesimo usa l'-esimo perché è stato utilizzato tale suffisso sin dall'inizio, come dopotutto vale per il Confucianesimo. Non so, perché avrebbero dovuto appiccicare l'-esimo a Confucianesimo e l'-ismo a Taoismo? Forse perché Confucianismo avrebbe fatto un pò schifo, ma decisamente meno schifo di Taoesimo? Spero di essermi spiegato, per il resto fai ciò che vuoi (si parlava di Yazdanismo, comunque), io per la mia strada tu per la tua (e spero non si incrocino troppo spesso in futuro). Saluti. --Nyo annota 00:09, 10 mar 2007 (CET)
"-esimo" o "-ismo" sono, secondo me, entrambi potenzialmente e russellianamente pericolosi più che "schifosi" (che è una categoria che scientificamente non mi appartiene). Perché credo si tratta di ideologizzazioni a tutti i costi (ma, naturalmente, talora certi "-ismi" o "-esimi" sono inevitabili, proprio perché attestati negli studi, i soli cui a me piaccia far riferimento, evitando le elucubrazioni eccessivamente personali, a meno che non siano produttive di "rivoluzioni copernicane" del pensiero (roba comunque non da Wikipedia, che non vuole originalità, a buon diritto, ho già detto).
Quanto al non incrociarsi delle nostre strade a me sinceramente dispiace, proprio perché penso davvero che tu non sia né sciocco né in malafede. Tutt'altro. Ma, se proprio vuoi così, è facile non incontraci. Basterà che tu non bazzichi "innovativamente" dalle parti degli argomenti attinenti alla cultura dell'Islam, dottrinario e storico. Farewell, Nyo. --Cloj 00:18, 10 mar 2007 (CET)
[modifica] Kharigismo
Il numero dei kharigiti (Islam) è certamente errato per eccesso. Dubito che siano persino un decimo di quanto indicato. Allo stato attuale non so indicare una cifra accettabile. Ci studierò sopra. Chi avesse dati seri li comunichi e corregga l'errore. Grazie. --Cloj 18:52, 22 mar 2007 (CET)