Repubblica Popolare Polacca
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Bandiera Mercantile | |
Nome ufficiale: | Polska Rzeczpospolita Ludowa |
Capitale: | Varsavia |
Superficie: | 312.685 km² |
Inno: | Mazurek Dąbrowskiego |
Stato polacco |
La Repubblica Popolare Polacca (Polacco: Polska Rzeczpospolita Ludowa, PRL) fu così denominata dal 1952 al 1989, durante il governo del Partito Comunista, ufficialmente chiamato Partito Operaio Unificato Polacco (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza, o PZPR). In realtà già dal 1944 i comunisti salirono al potere, ma la nuova denominazione fu ufficialmente adottata con l'entrata in vigore della costituzione del 1952.
Questa repubblica, era sì una nazione indipendende e sovrana, tuttavia risentì degli effetti polici dell'URSS, diventandone uno stato satellite. I sovietici ebbero grande influenza sugli affari interni ed esteri della Polonia e l'Armata Rossa stazionò sul suo territorio, parte delle proprie truppe dal 1945 al 1989 (anno 1945 - 500.000 unità; anno 1955 - 120-150.000 unità; anno 1989 - 60-80.000 unità). Vi era un forte legame tra il Ministero della Pubblica Sicurezza polacco e quello sovietico.
[modifica] Ordinamento politico
La Costituzione polacca approvata nel 1952 ed emendata nel 1976, definiva la Polonia come uno Stato socialista, attribuendo per legge al Partito Operaio Unificato Polacco (PZPR), formato dalla fusione fra comunisti e socialisti, la guida politica del Paese, e stabilendo la collaborazione con l'URSS e i suoi alleati come immodificabile fondamento della politica estera.
Come nella vicina DDR, ad ingenua parvenza democratica, erano ammessi anche altri partiti, seppur con un peso ancor minore che nella confinante Germania. Il parlamento, il Sejm (Dieta), composto da 460 deputati in carica per 4 anni, era eletto sulla base della Lista Unica presentata dal Fronte Nazionale, l'organizzazione che raggruppava tutti i partiti e le organizzazioni sociali, egemonizzato dal PZPR. I seggi erano divisi in maniera prefissata nell'ordine del 56,7% al PZPR, del 24,6% al Partito popolare unificato (democristiano) e dell'8% al Partito democratico (liberale), mentre il restante 10,7% era riservato ad "indipendenti", in realtà uomini di cultura, giovani, e donne, legati alle organizzazioni parallele del PZPR.
Il Sejm eleggeva, su indicazione del Politburo del PZPR, i 17 membri del Prezydium, il Direttorio che aveva la guida politica della Nazione, e il cui presidente era automaticamente Presidente della Repubblica. Il Sejm eleggeva e revocava anche il Consiglio dei Ministri, titolare della funzione esecutiva. Tra una legislatura e l'altra, le funzioni del Consiglio venivano assunte direttamente dal Prezydium.
Con la riforma amministrativa del 1975, il Paese fu diviso in 49 province dette Województwo, voivodati, ed oltre 2000 Comuni, eliminando la precedente amministrazione intermedia dei poviati. Ogni voivodato e Comune aveva i propri Consigli e i propri organi esecutivi, i Prezydia, sul modello nazionale; tutavia, onde garantire il carattere centralistico dell'ordinamento, presso ciascuna amministrazione locale era presente un rappresentante governativo detto Przewodnik, Preposto.