Stendardo presidenziale italiano
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Nel cerimoniale, lo stendardo presidenziale è il segno distintivo della presenza del Presidente della Repubblica. Esso segue, pertanto, il capo dello Stato ogni qual volta si allontana dal Quirinale. L'emblema è esposto sui mezzi di trasporto a bordo dei quali sale il Presidente, all'esterno delle Prefetture quando il Presidente è in visita ad una città, all'interno delle sale dove ella o egli interviene in veste ufficiale.
Il nuovo stendardo, introdotto alla fine del 1999 dal Presidente Ciampi, richiama i colori della bandiera nazionale; la forma quadrata e la bordatura azzurra simboleggiano le Forze Armate, comandate dal Presidente.
[modifica] Storia
Il primo stendardo usato fin dalla proclamazione della Repubblica fu la bandiera nazionale, in seguito, nel 1965, fu deciso di istituire uno specifico vessillo presidenziale. Fu subito scartata l'idea iniziale di realizzare come stendardo la sovrapposizione dello stemma della Repubblica alla bandiera nazionale, a causa della somiglianza con la bandiera messicana.
Il Presidente Saragat scelse allora il modello che prevedeva il vessillo azzurro, adornato dell'emblema della Repubblica in oro. I colori, secondo la tradizione militare italiana, simboleggiano, rispettivamente, il comando e il valore.
In seguito, nel 1990, il Presidente Cossiga adottò un nuovo stendardo, costituito dalla bandiera nazionale bordata d'azzurro, e introdusse un regolamento d'uso che ne regolamentava l'utilizzazione e l'esposizione nelle cerimonie e negli edifici pubblici. Ma questo modello durò solo due anni.
Infatti il Presidente Scalfaro ripristinò lo stendardo del 1965, però con l'emblema della Repubblica ridotto di dimensione.
Proposta di stendardo presidenziale (1965) |
[modifica] Voci correlate
- Italia
- Simboli patrii italiani
- Presidente della Repubblica Italiana
- Presidenti della Repubblica Italiana