Topolino (libretto)
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«Topolino formato libretto è una vera rivoluzione destinata a influenzare per decenni i costumi degli italiani»
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(Luca Boschi, preso da Topolino Story volume 1)
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Topolino libretto è un fascicolo per ragazzi. All'interno sono raccolti storie a fumetti che coinvolgono i personaggi Disney. Il fascicolo è nato nell'aprile del 1949 grazie all'elaborato di Mario Gentilini che da collaboratore della redazione del Topolino giornale diventa direttore del Topolino libretto nato appunto per sostituire la versione giornale diretta da Federico Pedrocchi (alias COLLODI NIPOTE).
Indice |
[modifica] La prima serie
Topolino Libretto si divide in: prima e seconda serie;la prima serie inizia nell' aprile 1949 e finisce nel 2 luglio 1967.
[modifica] Gli Anni 40 e 50
Nell'aprile del 1949 esce il primo numero, un particolare lo caratterizza: la copertina è di un autore americano ignoto. Nei primi anni i numeri saranno mensili, anche se nei mesi di luglio del 1950 e 1951 ne usciranno due. Attualmente una copia originale del Topolino libretto vale circa 1300 euro.
All'inizio della sua avventura il libretto era pensato come una raccolta di sei numeri, chiamati fascicoli, e con numerazione delle pagine continua da un numero ad un altro, realizzando, così, alla fine di un semestre, una sorta di volume disneyano. Il numero delle pagine di ogni numero sono 100 mentre il prezzo di copertina è di 60 lire italiane. Pur essendo un fascicolo Italiano le storie presenti sono in gran parte americane. Tra le poche storie italiane troviamo Topolino contro il cobra bianco iniziata nel Topolino giornale e conclusasi nel primo numero del libretto.
Nel 1952 Topolino diventa quindicinale e a questo cambiamento venne dato molto risalto anche con slogan presenti sulle copertine; cambiamento che porterà ad un aumento del prezzo di copertina che si verificherà l'anno dopo.Nello stesso anno, 1953, Topolino cambia, infatti, dal numero 75 non sarà più spillato ma brossurato e dal numero 77 comparirà la scritta Arnoldo Mondadori Editore.
Nel 1954 Topolino Libretto non subisce grosse modifiche , infatti,possiamo notare solo che dal numero 96 il numero delle pagine passerà da 100 a 108 grazie all' inserimento di una nuova rubrica dal nome "Toposport ". Le storie italiane aumentono a 7 mentre nel 1953 erano solo 2.
Nel 1955 le storie italiane sono 8 tra le quali una delle plù belle è "Paperino e il misterioso Mister Moster" di Martina e Carpi.Il numero delle pagine è 100 con le uniche eccezioni,il primo numero dell' anno (106) che ospita l'ultimo numero della rubrica "Toposport" e l'ultimo numero dell' anno (129) che essendo uno speciale natalizio ha 132 pagine; questo stesso numero costa 100 lire 20 in più del normale.Nel 1956 fino a settembre il prezzo rimane 80 lire ma dal numero 148 aumantano le pagine che arrivano a 132 e di conseguenza aumenta anche il prezzo che passa a 100 lire.I numeri speciali sono due: il numero 141 e il numero 144 ; a partire dal numero 145 sparisce dalla costa di copertina le immagini con i personaggi disneyani.
Nel 1957 non ci sono tanti cambiamenti, da rilevare però è il disegno della costa,che dal numero 165 è caratterizato da un motivo a quadretti bianchi e rossi o bianchi e blu. Nel 1958 non ci sono cambiamenti per quanto riguarda il giornale, soltanto le storie di produzione italiana scendono rispetto agli anni precedenti che avevano subito un grosso aumento.
Nel 1959 le modifiche sono le seguenti: dal numero 220 le pagine si alternano con pagine a colori e pagine in bianco e nero; dal numero 202 comincia (sul retro di copertina) una serie di personaggi Disney presentati 6 alla volta in ordine alfabetico, fino al numero 241 del luglio 1960.
[modifica] Gli anni 60
Il 5 giugno 1960 Topolino diventa settimanale; il numero è il 236. Quindi escono 40 numeri,il prezzo scende a 80 lire e le pagine a 116. Dal numero 242 al numero 256 l'ultima pagina presenterà una gag a tema sportivo disegnate dal bravissimo Giuseppe Perego. Il 1960 è anche l'anno della ricomparsa di Nocciola ripresa dal sodalizio Chendi-Bottaro in "Pippo e la Fattucchiera".
Nel 1961 escono 53 numeri. L'unico caso è quello del numero 289 (infatti) Topolino libretto diventa TOTALMENTE a colori, il costo passa da 80 a 100 lire e le pagine aumentano arrivando a 134. Il 1962 è l'anno dell'adesione alla Associazione itaiana periodici per ragazzi. Nel 1963 da Ottobre il prezzo sale a 120 lire e il numero delle pagine a 148; in quest'anno Giovan Battista Carpi rievoca “I tre caballeros“ nella storia I tre caballeros e la guerra dei Juke-Boxes.
Dal 1964 iniziano ad essere più frequenti le retrocopertine con le pubblicità.In quest' anno viene pubblicata la famosa parodia "Paperino fornaretto di Venezia". Nel 1965 escono 51 numeri, ciò è dovuto per causa di uno sciopero dei poligrafici e il numero 479 verrà integrato nel numero 48 che è quindi un numero doppio. In questo stesso anno (il 27 giugno) esce il numero 500 che essendo speciale ha 180 pagine e costa 150 lire. Il numero contiene inoltre una lettera di Walt Disney che si complimenta con il direttore Mario Gentilini per il settimanale.
Il 1966 è un anno importante, è infatti in questo anno che nascono delle leggende del fumetto italiano Disney. Nei numeri 542 e 543 esce la storia di Chendi e Carpi intitolata Paperino missione Bob Fingher che è da sempre considerata come la storia "madre" della serie a fumetti tuttora esistente ovvero quella della P.I.A. (Paperon Intelligence Agency). E non solo: in questo stesso anno Scarpa inventa Paperetta Yè-Yè, nipotina di Doretta Doremì, (quest'ultima inventata da Barks) che compare nella storia Arriva Paperetta Yè-Yè.
Giorgio Cavazzano esordisce nel 1967 con la storia Paperino e il singhiozzo a martello pubblicato nel numero 611. Ma il 1967 è anche l'anno in cui finisce la prima serie del giornale (n.605) per passare alla seconda. La grafica del dorso diventa un classico, è infatti colorato di giallo (questo colore persiste ancora oggi). Nel 1968 Giovan Battista Carpi e Guido Martina creano un classico del fumetto italiano, Topolino e i ladri d'ombre un classico giallo topolinesco. Si iniziano a sentire le influenze del panorama italiano in quello americano, qui viene creato 01 Paperbond, ispirato dalla storia citata prima Paperino missione Bob Fingher, cresce quindi l'importanza e l'influenza del fumetto italiano.
Nel 1969, cresce l'importanza della pubblicità nelle pagine del "topo" (così amorevolmente chiamato dai più affezionati lettori). L'influenza della pubblicità, infatti, fa il bello e cattivo tempo per quanto riguarda il numero delle pagine presenti; questa situazione durerà per molti anni. Il 1969 è però importante per: Paperinik, che viene pubblicato per la prima volta nei numeri 706 e 707, nella storia Paperinik il diabolico vendicatore e per Operazione Dollaro (numeri da 708 a 713) che mette in palio ben undicimila premi e monete dorate, questo è comunque non solo un concorso ma una iniziativa pubblicitaria.
[modifica] La seconda serie
La seconda serie inizia il 2 luglio 1967 ed arriva fino ai giorni nostri.
[modifica] Gli anni 70
L'anno che apre il decennio è un anno critico per la redazione del Topolino Libretto che si trova ad affrontare una "carenza" dello staff, sicché mentre i disegnatori abbondano gli sceneggiatori invece scarseggiano. Per contrastare questo problema furono impiegati i disegnatori anche come sceneggiatori uno di questi è Romano Scarpa. Proprio in questo anno entrarono in scena due sceneggiatori che avrebbero fatto poi la storia del giornale e sono: Abramo e Gian Paolo Barosso. In quello stesso periodo viene pubblicata la storia di Guido Martina e Romano Scarpa Zio Paperone e il tunnel sotto la Manica che anticipa (di pochi mesi) l'avvio in cantiere dei lavori del tunnel che favorisce la collaborazione tra Francia e Gran Bretagna.
Il 1971 è un anno piatto, segnato solo dalla ricomparsa del sommario posto ora tra le ultime pagine (nei primi anni era presente nella seconda pagina). È un anno piatto anche il 1972 che però è comunque importante, perchè compare (nel numero 873, 20 agosto 1972) Reginella personaggio made in Italy.
[modifica] Storie italiane
Il Topolino libretto si caratterizza, come già dal suo esordio, per presentare un sommario ricco di storie d'oltreoceano di maestri come Gottfredson e Barks, ma anche per la realizzazione di storie completamente concepite e realizzate nel nostro paese. Prima di queste, però, iniziano le copertine italiane, con Ambrogio Vergani, Michele Rubino e lo stesso Mario Gentilini, direttore della testata. Subito dopo iniziano le storie italiane, con una delle Grandi Parodie Disney: sul n. 7, infatti, per i testi di Martina e i disegni di Bioletto, inizia L'Inferno di Topolino, in cui viene fatto interpretare ai personaggi Disney l'Inferno dantesco.
Martina e Bioletto, comunque, sono solo gli apripista di una scuola che vedrà nelle sue fila artisti del calibro di Ennio Missaglia, Abramo Barosso, Luciano Bottaro, Romano Scarpa, e molti altri, e che porterà l'Italia a produrre il 75% delle storie Disney del mondo.
Nella lunga storia editoriale della testata si potranno trovare diversi modelli stilistici. Da quello di Martina, seguito da Missaglia, Barosso, Dalmasso, caratterizzato da dialoghi crudi, atmosfere da noir, a quello di Chendi, che pur riprendendo in parte lo spietato Paperone martiniano e il suo sfaticato Paperino, inizia a fare un'opera più di approfondimento, molto simile a quanto stava facendo già da alcuni anni Barks, inserendo, più spesso di Martina, delle situazioni comiche e leggere nelle sue storie. Oggi si assiste più spesso ad una svolta tendente al comico, ma le radici di quelle epiche avventure sono spesso riprese da artisti come Rudy Salvagnini, Giorgio Pezzin, Carlo Panaro, Fabio Michelini (uno dei pochi a fondere perfettamente la scuola italiana di Martina, con gli elementi classici delle storie di Barks), cui si aggiunge l'esperto Rodolfo Cimino, che ha interpretato in maniera originale e personale le grandi epopee avventurose barksiane.
Graficamente i grandi maestri sono stati Giovan Battista Carpi, che ha influenzato una gran mole di giovani artisti, Luciano Bottaro, che ha fuso nel suo personalissimo stile gli insegnamenti di Gottfredson, Barks e Biletto, Romano Scarpa, che grazie anche al suo doppio ruolo di scrittore e disegnatore ha dato un po' di respiro allo stressatissimo Martina, per arrivare ai più giovani Giorgio Cavazzano, che ha anche avuto l'onore di disegnare la copertina del n. 2000, e Massimo De Vita, figlio di Pierlorenzo che, alcuni decenni prima, aveva disegnato il Tuffolino del periodo bellico: tutti insieme questi artisti hanno creato una scuola che ha influenzato giovani leve come Tito Faraci, Claudio Sciarrone, Alessandro e Lorenzo Pastrovicchio, Giorgio Di Vita, Alessandro Barbucci, Fabio Celoni, Carlo Gentina, Gianfranco Cordara, Alberto Savini, Casty, Silvia Ziche, che oggi lavorano fianco a fianco di alcuni di questi maestri e contribuiscono a realizzare uno dei più longevi settimanali italiani.
[modifica] Direttori
- Mario Gentilini dal 1949 al 1980;
- Gaudenzio Capelli dal 1980 al 1994;
- Paolo Cavaglione dal 1994 al 1999;
- Gianni Bono dal 1999 al 2000;
- Claretta Muci dal 2000 al 2007;
- Valentina De Poli dal 2007.
[modifica] Curiosità ed errori di stampa
- Il n.80 del 12 dicembre 1953 esce con il prezzo ₤.80 uguale al numero della copertina.
- Il n.236 del 2 giugno 1960 è il numero che porta Topolino a diventare un settimanale (prima era mensile, poi è diventato quindicinale).
- Il n.241 del 10 luglio 1960 in quarta di copertina è stato disegnato Paperino con tre braccia.
- Il n.479/80 del 7 febbraio 1965 è il primo numero che ha il doppio numero in copertina per sciopero sindacale.
- Il n.605 del 2 luglio 1967 è il primo numero ad avere la banda gialla sul fianco.
- Il n.843 del 23 gennaio 1972 ha la copertina simile al 1315.
- Il n.1315 del 8 febbraio 1981 ha la copertina simile al n.843.
- Il n.1370 risulta inesistente: non stampato per sciopero.
- Il n.1401, anticipando i tempi, contiene una storia dove Zio Paperone fa costruire un ponte sullo Stretto di Messina.
- Il n.1415 del 9 gennaio 1983 contiene un errore, alla pagina 44 ci sono quattro Qui, Quo, Qua.
- Il n.1500 del 26 agosto 1984 esce con il prezzo ₤.1500 uguale al numero di uscita, ed ha una placca di metallo sbalzato attaccata alla copertina.
- Il n.1530/31 del 31 marzo 1985 è il secondo che ha il doppio numero in copertina per sciopero sindacale.
- Il n.1565 contiene una storia, Topolino ed il segreto del castello, che è a bivi: propone infatti più finali, ben sei! La storia si intreccia come quella di un videogioco, lasciando al lettore la decisione di quale percorso seguire, colpo di scena dopo colpo di scena...
- Il n.1696 del 20 marzo 1988 è stato stampato in forma ridotta per sciopero sindacale.
- Il n.1701 del 3 luglio 1988 è l'ultimo numero stampato dalla Arnoldo Mondadori Editore.
- Il n.1702 del 10 luglio 1988 è il primo numero stampato dalla The Walt Disney Company.
- Il n.1703 contiene una storia, intitolata Paperino senza... parole, dove Paperino non dice una sola parola, per celebrare l'attore del cinema muto Charlie Chaplin
- Il n.1850 del 12 maggio 1991 è stato stampato in forma ridotta per sciopero sindacale.
- Il n.1883 contiene una storia, Paperino in: la storia (in)finita, dove compaiono ben 84 personaggi, dalla A di Amelia alla T di Topolino!
- Il n.1898 del 12 aprile 1992 festeggia l'apertura dell'Euro Disney.
- Il n.1923 del 14 ottobre 1992 è l'unico che in copertina non reca stampata la scritta Walt Disney.
- Il n.1965 del 25 luglio 1993 raggiunge la tiratura record di 1.100.285 copie.
- Il n.1994 del 13 febbraio 1994 ha l'anno e il numero uguali: impossibile che si ripeta.
- Il n.2000 del 27 marzo 1994 storico per aver raggiunto l'inizio di una nuova migliaia, in occasione è stata allegata la ristampa del mitico Numero 1, in più per l'occasione viene stampato con il record di ben 388 pagine.
- Il n.2164 del 20 maggio 1997 in copertina viene messo il codice a barre.
- Il n.2185 del 14 ottobre 1997 contiene la storia più piccola del mondo (Topolino ino ino) da Guinness dei primati, infatti, stando in una sola sola pagina, per essere letta il tascabile regalava una lente d'ingrandimento.
- Il n.2186 del 28 ottobre 1997 contiene la versione, a dimensione naturale, della storia comparsa nel 2185, Topolino ino ino.
- Il n.2240 del 3 novembre 1998 in copertina appare per la prima volta www.topolino.it.
- Il n.2257 del 2 marzo 1999 in copertina viene messo il prezzo sia in Lire che in Euro.
- Il n.2301 del 4 gennaio 2000 per la ricorrenza del nuovo secolo è stato stampato con due diverse copertine una con Topolino e una con Paperino.
- Il n.2358 del 6 febbraio 2001 contiene una storia in inglese.
- Il n.2414 del 5 marzo 2002 è l'ultimo numero ad avere il prezzo in lire (3400).
- Il n.2415 del 12 marzo 2002 è il primo numero ad avere il prezzo in Euro (1,76).
- Il n.2430 del 2 luglio 2002 in copertina viene tolta la scritta Walt dalla solita scritta Walt Disney.
- Il n.2500 del 28 ottobre 2003 è il traguardo di due zeri: esce con la copertina cartonata più spessa del normale e al suo interno c'è un quiz sulle curiosità dei numeri precedenti.
- Il n.2525 del 20 aprile 2004 per errore hanno stampato la data uguale al n.2526.
- Il n.2663 del 12 dicembre 2006 per errore hanno stampato la data del 12 novembre 2006.
- Il n.2663 del 12 dicembre 2006 finisce la saga Wizards of mickey e inizia la saga I passatempi di Quack Town.
- Il n.2664 del 13 dicembre 2006 nell'indice hanno stampato per sbaglio il riassunto di una storia del n.2659.
- Il n.2665 del 20 dicembre 2006 copertina speciale per Natale. Copertina senza codice a barre e sommario di una pagina, quando di solito è di due pagine.
- Il n.2668 del 10 gennaio 2007 riporta in copertina la storia Zio Paperone e il somaro conteso che nell'interno non c'è.
- Il n.2672 del 13 febbraio 2007nella storia n°1 hanno sbagliato due volte i nomi.
[modifica] Bibliografia
- Redazione del Corriere della Sera, Topolino Story in 30 volumi. Corriere della Sera. Milano 2005.
[modifica] Collegamenti esterni
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