Tupolev Tu-22
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Tupolev Tu-22R | |
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![]() Tu-22 al museo di Monino, Russia |
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Descrizione | |
Ruolo | Bombardiere |
Equipaggio | 3 (pilota, navigatore, addetto alle armi) |
Primo volo | 1959 |
Costruttore | Tupolev |
Esemplari costruiti | 250 |
Dimensioni | |
Lunghezza | 41,60 m |
Apertura alare | 23,17 m |
Altezza | 10,13 m |
Superficie alare | 162 m² |
Pesi | |
A vuoto | |
Carico | 85000 kg |
Massimo al decollo | 92000 kg |
Propulsione | |
Motore | due turbogetti Dobryn RD-7M-2 |
Spinta | 107,9 kN a secco, 161,9 con postbruciatore |
Prestazioni | |
Velocità massima | 1510 km/h |
Autonomia | 4900 km |
Tangenza | 13300 m |
Armamento | |
Cannoni | un cannone AM-23 da 23 mm nella torretta posteriore |
Bombe | fino a 9000 kg |
Missili | un missile di crociera AS-4 Kitchen |
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Progetto:Aviazione |
Il Tupolev Tu-22 (nome in codice NATO "Blinder"), conosciuto anche come Tu-105, era il primo bombardiere supersonico sovietico, ma ebbe diversi problemi di messa a punto, una precisa limitazione di velocità rispetto al suo massimo teorico. Questi problemi, in aggiunta al fatto che entrò in servizio vari anni dopo il diretto equivalente statunitense B-58 Hustler, lo resero poco convincente come bombardiere supersonico, mentre come ricognitore e aereo ECM, oltre che aereo da attacco missilistico, risultò certo più efficiente.
Furono costruiti 300 esemplari durante gli anni '60, esportati in Iraq e Libia.
Del Tu-22 venne prodotta anche una versione talmente aggiornata da essere considerata un nuovo aereo, noto come Tu-22M nell'Unione Sovietica e come Tu-26 "Backfire" in Occidente.
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