Vertumno
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
Vertumno o Vortumno (latino Vertumnus o Vortumnus)
Divinità di origine etrusca (Veltumna o Voltumna), personificava la nozione del mutamento di stagione e presiedeva alla maturazione dei frutti. Gli si attribuiva il dono di trasformarsi in tutte le forme che voleva.
Viene rappresentato come amante della dea Pomona probabilmente perché Vertumno era, a qualche titolo protettore della vegetazione e, più particolarmente, degli alberi da frutto.
Il Veltumna etrusco fu protettore della città di Volsinii e titolare del vicino santuario federale della Lega delle dodici città etrusche (dodecapoli) (Fanum Voltumnae). Si trattava forse di un epiteto o di un aspetto del dio Tinia (a sua volta corrispondente a Giove).
A Roma ebbe una statua bronzea presso il vicus Tuscus, all'ingresso del Foro Romano, opera di Mamurio Veturio. Dopo la distruzione di Volsinii nel 264 a.C. il dio protettore della città fu "trasferito" (rito dell'evocatio) nel nuovo tempio che gli era stato innalzato sull'Aventino.
[modifica] Bibliografia
- Marco Terenzio Varrone, De Lingua Latina V,46
- Properzio Elegie, IV, 2
- Ovidio, Le Metamorfosi XIV,643 e Fasti VI,410
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