Foro Romano
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Fori
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Il Foro Romano (Forum Romanum, sebbene i Romani si riferissero ad esso più spesso come Forum Magnum o semplicemente Forum) è situato nella valle compresa tra il Palatino ed il Campidoglio a Roma.
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[modifica] Descrizione storica
[modifica] Origini
La valle del Foro, paludosa e inospitale, venne utilizzata tra X e VII secolo a.C. come necropoli dei primi villaggi stanziati sulle colline circostanti. Solamente verso il 600 a.C., ad opera del re etrusco Tarquinio Prisco, venne drenata con la costruzione della Cloaca Massima e "pavimentata" in terra battuta; la piazza di forma rettangolare nacque come luogo di mercato oltre che per lo svolgimento della vita politica e giudiziaria, in un punto centrale della città verso cui convergevano molte importanti strade, la più importante delle quali era la Via Sacra, che correva dalle pendici del Campidoglio fino all'Arco di Tito.
[modifica] Periodo regio
Alla seconda metà del VI secolo a.C. appartengono i monumenti arcaici del Comizio, la più antica sede dell'attività politica di Roma. Il Comizio costituiva uno spazio ritualmente orientato secondo i punti cardinali. All'interno di questo complesso, denominato Lapis niger e secondo la leggenda legato al luogo della morte di Romolo, fu trovata la più antica iscrizione latina conosciuta.
Sempre al VI secolo risalirebbero la Regia, residenza ufficiale del Pontefice Massimo, la Curia Hostilia, il tempio di Giano, in realtà un arco a due ingressi le cui porte si aprivano in tempo di guerra e venivano chiuse in tempo di pace, e il tempio di Vesta a pianta circolare. I resti attualmente visibili di questi edifici, appartengono però tutti a delle ricostruzioni successive.
[modifica] Periodo repubblicano
Agli inizi del V secolo a.C. sono da ricondurre l'inaugurazione del tempio di Saturno, con l'annessa sede dell'erario (il tesoro di Roma), ed il tempio dei Càstori (484), dedicato ai Dioscuri, Castore e Polluce. Sempre nel V secolo (445) avvenne la consacrazione del Lacus Curtius ad opera del Console Gaio Curzio Filone.
Nel IV secolo a.C. fu costruito, sul lato verso il Campidoglio, il tempio della Concordia, in occasione dell'accordo tra patriziato e plebe, e la tribuna del Comizio fu abbellita con i Rostra, i rostri delle navi catturate durante la battaglia di Anzio.
Una rinnovata spinta edilizia trasformò il Foro a partire dal II secolo a.C.: Silla regolarizzò lo sfondo verso il Campidoglio costruendo sul colle il Tabularium e intorno alla piazza si ebbe la costruzione delle quattro basiliche, destinate all'amministrazione della giustizia ed allo svolgimento degli affari (Porcia, Emilia, Sempronia, Opimia); delle quattro basiliche la Basilica Emilia è giunta fino a noi attraverso numerosi rifacimenti, mentre la Porcia e la Sempronia furono sostituite dalla Basilica Giulia, costruita per ordine di Cesare e terminata sotto Augusto. Inoltre sotto Cesare si ebbe un radicale spostamento della Curia Giulia, che al posto dell'antico rituale orientamento secondo i punti cardinali, venne orientata secondo gli assi del contiguo Foro di Cesare. Contemporaneamente la tribuna dei Rostra venne spostata verso il Campidoglio.
[modifica] Periodo imperiale
La sistemazione definitiva dei Fori, avviata da Cesare, venne completata sotto Augusto: la piazza assunse una qualche regolarità con la costruzione delle due grandi basiliche (Emilia e Giulia) sui lati lunghi, i nuovi Rostra sul lato della piazza in direzione del Campidoglio e il nuovo Tempio del Divo Giulio, dedicato nel 29 a.C. da Augusto dopo la morte e la divinizzazione di Cesare. A questa nuova fase edilizia sono da ricondurre anche le ricostruzioni dei templi dei Castori e della Concordia e l'arco di Augusto. Al 2 risale l'iscrizione dedicatoria per Lucio Cesare, figlio ed erede designato di Augusto, posta ad una estremità della Basilica Emilia, mentre davanti alla basilica stessa sono i resti dei portici dedicati a Lucio e al fratello Gaio Cesare.
Di epoca flavia è la costruzione del Tempio di Vespasiano, vicino a quello della Concordia, e quella dell'arco di Tito, sulla via Sacra verso la Velia, probabilmente voluto da Domiziano. Davanti alla successiva basilica di Massenzio sono gli Horrea Vespasiani, i magazzini voluti dall'imperatore Vespasiano, di cui rimangono solo alcune colonne.
Del II secolo sono le costruzioni del Tempio di Antonino e Faustina, poi inglobato dalla chiesa di San Lorenzo in Miranda. Il Tempio di Venere e Roma, costruito da Adriano, si affaccia verso la valle del Colosseo.
Agli inizi del III secolo fu eretto sul percorso della via Sacra l'arco di Settimio Severo.
Sotto Diocleziano ai numerosi monumenti che allora dovevano ingombrare l'area della piazza, si aggiunsero cinque colonne su alti basamenti in muratura, che dovevano celebrare la Tetrarchia. Nel IV secolo fu costruita la basilica di Massenzio, terminata da Costantino I. Sotto Massenzio venne riadattato un ingresso rotondo per il Tempio della Pace, che doveva già essere in via di abbandono, per farne il tempio del Divo Romolo, dedicato al figlio, Valerio Romolo, morto prematuramente. A seguito della sconfitta dell'usurpatore Magnenzio (352), il praefectus urbi Nerazio Cereale dedicò una statua all'imperatore Costanzo II, la cui base è ancor oggi visibile a fianco dell'arco di Settimio Severo, in direzione della Curia.
Di epoca flavia, ma restaurato nel 367, è il portico degli Dei Consenti, a ridosso del Campidoglio, interessante testimonianza dell'ultimo paganesimo insieme all'ultima ricostruzione del tempio di Saturno.
Nel V secolo la facciata dei Rostra fu prolungata verso Nord: la parte nuova venne costruita in mattoni ed assai rozzamente; vi si scorgono ancora i buchi per fissare i rostra. Una epigrafe, su di una sola riga, riporta la costruzione da parte del praefectus urbi, Ulpio Giunio Valentino, sotto gli imperatori Leone I ed Antemio (circa 470), in occasione di una vittoria navale contro i Vandali, da cui il nome Rostri vandalici.
Al 608 risale l'ultimo monumento eretto nei Fori: si tratta della Colonna di Foca, posta per ordine del Senato romano allo scopo di onorare l'imperatore Foca.
[modifica] Periodo medievale e moderno
Durante il Medio Evo, benché la memoria del Foro persistesse, i suoi monumenti caddero per lo più in rovina, decretando la cancellazione di ogni esatto ricordo topografico, o riadoperati per nuove costruzioni (l'arco di Tito e quello di Settimio Severo sono giunti fino a noi in buone condizioni in quanto furono inglobati in fortificazioni medioevali, benché il primo fu pesantemente ristrutturato nel XIX secolo).
Il foro si andò lentamente interrando e durante il Medioevo, utilizzato come pascolo per gli animali domestici e come terreno seminativo, prese il nome di "Campo Vaccino", tra il Campidoglio ed il Colosseo, dove emergevano alcune rovine.
Durante la visita a Roma di Carlo V, nell'aprile del 1536, si volle offrire al sovrano un ingresso trionfale, facendo passare lui e il suo seguito attraverso il Foro Romano, in buona parte interrato. Il tracciato reale della via Sacra era tuttavia allora sconosciuto e il percorso scelto per il corteo, un tracciato rettilineo tra l'arco di Tito e l'arco di Settimio Severo, non corrispondeva affatto al percorso antico della via.
Il Foro fu riscoperto a partire dal XVI secolo nell'area, ancora conosciuta a quel tempo come Campo Vaccino. Nei secoli successivi furono intraprese varie campagne di scavo, ma l'area fu completamente scavata agli inizi del XX secolo.
Negli anni 1980, per la prosecuzione delle campagne di scavo, fu eliminata la via della Consolazione, che passava tra le pendici del Campidoglio e il tempio di Saturno.
[modifica] Voci correlate
- Fori imperiali
- Foro Boario
- Foro Olitorio
- Foro Piscario
- Foro Vinario
[modifica] Bibliografia
- C. Hülsen, Il Foro Romano. 1905
- E. De Ruggiero, Il Foro Romano. 1912
- P. Zanker, Il Foro Romano. 1972
- G. Lugli, Il Foro Romano e il Palatino. 1994
- F. Coarelli, Il Foro romano. 1983-1985. 2 v. ISBN 88-85020-44-5, ISBN 88-85020-68-2
[modifica] Altri progetti
Commons contiene file multimediali su Foro Romano
[modifica] Collegamenti esterni
- Foto aerea da Google Maps. Vedi QUI sulla Mappa di Google - QUI su Google Earth. (Fori Imperiali e Foro Romano)
- ItalyGuides.it: Il Foro romano Mappa interattiva, audio guide (mp3/iPod), panorami virtuali e photo gallery
- "Il Foro romano"
- "Ch. Hülsen, Il Foro Romano - Storia e Monumenti"