Via Po (Torino)
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Via Po è una delle vie principali di Torino, colleganti piazza Vittorio Veneto a piazza Castello. Anch'essa è fiancheggiata da negozi e palazzi antichi con gli usuali portici tipici della città.
Venne edificata durante la seconda espansione urbanistica di Torino, promossa grazie all'aiuto dell'architetto Amedeo di Castellamonte dal duca Carlo Emanuele II di Savoia dal 1663 e continuata dalla reggente Giovanna Battista di Savoia Nemours. La via venne rivolta verso il Po, ove fervevano i lavori di costruzione di nuovi edifici, ma venne disegnata in modo non parallelo [1] alle altre vie del centro cittadino, che possedevano ancora l'antica pianta a scacchiera romana. In seguito vennero aggiunti i portici che la caratterizzano.
La via deve il suo nome, e la sua importanza nel passato, in quanto collega il centro cittadino con il fiume Po ed il ponte che lo attraversava dando accesso alla strada per Casale Monferrato ed il sud del Piemonte. Essa fu inizialmente denominata Contrada del Po, e solo dal secolo successivo si iniziò a parlare di una Via Po.
La via termina in quella che fino alla fine del XVIII secolo era la piazza d'armi della città e che nel 1825, dopo l'abbattimento di parte della cinta muraria, venne intitolata piazza Vittorio Emanuele I.
Dopo la I guerra mondiale la piazza è stata rinominata piazza Vittorio Veneto
[modifica] Note
- ↑ La causa di ciò fu la necessità di collegare il centro città con il ponte sul Po, all'epoca unico ponte esistente per varcare il fiume
[modifica] Immagini
Via Po vista dal Po |
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