Villasalto
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 502 m s.l.m. | ||
Superficie: | 130,72 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 10,35 ab./km² | ||
Frazioni: | Rioni: Corea, Terrepedis, Concia, Su Cuccuru, Terrapieno, Bracuccia, Funtana de josso, Forreddu, Su occili, Su Battumeo, Cott' e ois, Ziu Antini | ||
Comuni contigui: | Armungia, Burcei, Dolianova, San Nicolò Gerrei, San Vito, Sinnai, Villaputzu | ||
CAP: | 09040 | ||
Pref. tel: | 070 | ||
Codice ISTAT: | 092098 | ||
Codice catasto: | M016 | ||
Nome abitanti: | villasaltesi | ||
Santo patrono: | San Michele Arcangelo | ||
Giorno festivo: | 29 settembre | ||
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Villasalto è un comune di 1.353 abitanti della provincia di Cagliari.
Indice |
[modifica] Geografia
Il paese si trova nell'area geografica denominata Gerrei ed è situato ad un'altitudine pari a circa 500 metri sopra il livello del mare.
Si affaccia ad est sul Flumendosa, fiume fondamentale perché rende l'area fertile e adatta all'agricoltura.
Il territorio di Villasalto comprende e si estende verso Monte Genis (979 m), famoso per le sue sorgenti d'acqua pura e ottima per qualsiasi consumo e inserito nell'instituendo parco naturale del Monte dei Sette Fratelli. A Est vi è il cosi detto Monte Lora, luogo rinomato per la caratteristica e suggestiva sfinge formata dai suoi promontori.
Dalla cittadina si possono scorgere le vette del Gennargentu, cosi come il mare della costa orientale della Sardegna, raggiungibile in auto in pochi minuti.
Nella zona sono presenti alcune grotte, come "Sa Grutta Manna" o "Sa Grutta e Scusi" dove vive il Geotritone Sardo, una particolare lucertola ormai in via d'estinzione.
[modifica] Flora e fauna
La zona è ricca di lecci, olivi, lentischio, corbezzolo, cisto,asparagi e funghi. Numerosi sono gli animali che vengono preservati dall'incolume territorio: cervi e mufloni nel territorio di monte Genis, aquile reali, falchi, sparvieri, cinghiali, martore, gatti selvatici.
[modifica] Un po' di storia
Il nome Villasalto deriva dal latino "saltus" (campagna) e in Lingua Sarda il paese vien chiamato Biddesartu, letteralmente "paese di campagna".
Già in età prenuragica la zona era popolata. A darne testimonianza vi sono tombe, menhir e circoli funerari senza contare alcuni nuraghi, ancora integri nel territorio come quelli di Sa dom'e sa nì e Corrolia. La zona passò sotto il dominio Punico e Cartaginese, per poi passare ai Romani dal II al V secolo d.C. Il paese è stato a lungo sotto il dominio Gallilense, il cui popolo ha protetto il territorio da numerosi tentativi di invasione, tra cui quelli romani, di cui ancora oggi son presenti i segni presso la necropoli di Cea Romana a Monte Arrubiu.
Testimonianze di questi avvenimenti sono documentate dalla Tavola di Esterzili.
La zona fu quindi meta delle scorribande vandaliche e bizantine. In seguito a questi avvenimenti si formò il primo vero centro abitato in una zona protetta e ricca d'acqua, per trovare rifugio dai banditi provenienti dalla Barbagia.
Nel Medioevo la zona passò sotto la Giurisdizione di Cagliari fino a essere governata dalla Gallura.
Con la conquista della Sardegna da parte degli Aragonesi la zona divenne dominio Spagnolo e nel 1681 il centro urbano fu inserito nella "contea di Villasalto", un feudo della nobile famiglia Cappai.
Nel 1708 la zona passò per un breve periodo in mano agli austriaci per poi arrivare nel 1718 al Duca di Savoia.
In tempi moderni, in particolare durante la seconda guerra mondiale, il paese ha subito un forte incremento della popolazione grazie alla presenza della miniera di Su Suergiu dal quale veniva estratto e lavorato l'antimonio.
Con la fine della guerra anche le attività della miniera sono andate scemando, fino alla chiusura, negli anni 80, portando cosi un progressivo spopolamento della cittadina.
[modifica] Fonti di reddito
Numerosi sono i Villasaltesi (cosi si chiamano gli abitanti del luogo) che si dedicano alla pastorizia nei territori che circondano il centro abitato, dedicandosi all'allevamento di animali da fattoria quali capre, pecore, mucche e buoi, maiali, cavalli, galline.
In alcuni casi, gli imprenditori che hanno deciso di dedicarsi a questo settore hanno scelto di utlilizzare macchinari in grado di alleggerire il proprio lavoro e di permettere una maggior rendita e produzione in particolare del latte vaccino e pecorino.
L'Agricoltura, grazie al terreno fertile, è molto sviluppata e permette una discreta produzione di frutta, verdura, legumi e cereali a utilizzo privato e alla vendita.
Grazie ad alcuni contributi dedicati alll'imprenditoria giovanile, il paese si è arricchito di punti vendita dedicati agli alimentari, all'oggettistica e alla produzione di prodotti locali.
Seppur in quantità minore, una discreta parte dei villasaltesi è impiegata nel settore terziario e in lavori Statali.
[modifica] Descrizione del paese
Il paese si divide principalmente in due parti: La parte bassa e la più antica si sviluppa intorno alla neoclassica Chiesa di San Michele Arcangelo, mentre la nuova si sviluppa intorno alla prima Chiesa del Paese, risalente al 1500, dedicata a Santa Barbara.
I principali rioni del paese sono cosi denominati dai cittadini: Corea, Terrepedis, Concia, Su Cuccuru, Terrapieno, Bracuccia, Funtana de josso, Forreddu, Su occili, Su Battumeo, Cott' e ois, Ziu Antini
Percorrendo il lastricato in pietra che accompagna il Centro Storico del paese, si trovano la Casa Museo (che custodisce soprattutto antichi strumenti da lavoro tipici del luogo) e numerose abitazioni costruite con la tipica pietra del posto.
Il paese, nonostante i suoi pochi abitanti è dotato di tutti i servizi utili ai cittadini:
- negozi di alimentari sparsi per tutta la cittadina, cosi come negozi di edilizia, di abbigliamento, di articoli da regalo e per la casa.
- accanto al Comune si trova l'edicola e il distributore di benzina, e poco dopo le scuole elementari e le medie, con accanto una grande Palestra e un campo da calcetto denominato "Piazzetta Nera".
- Al centro del paese si trovano anche un "bed & breakfast" e un ristorante che offre piatti tipici tradizionali.
- Poco distante dal centro urbano si trova un eliporto perfettamente funzionante e attrezzato per l'intervento di elicotteri e Canadair CL-215/CL-415 in caso di incendi, molto frequenti soprattutto nel periodo estivo.
[modifica] Le Tradizioni
San Michele Arcangelo: è il patrono del paese e si festeggia il 29 settembre. La festa viene però celebrata solo religiosamente e raramente vengono organizzate manifestazioni a livello civile.
Santa Barbara: la festa maggiore del paese è quella di Santa Barbara, celebrata il primo lunedì del mese di giugno. La festa si prolunga per almeno 4 giorni e in questa occasione il paese si popola di pellegrini provenienti dalla Barbagia, dal Sarrabus e da tutte le zone più o meno vicine al paese.
La stessa festa, ma in maniera meno importante viene organizzata la prima domenica di luglio per dare la possibilità ai turisti e agli emigrati di partecipare.
Le celebrazioni vengono organizzate a livello religioso con processioni che si snodano per tutta la cittadina, e a livello civile con canti e balli.
San Cristoforo: a pochi chilometri dal paese si trova la chiesa dedicata a San Cristoforo. La sua festa, celebrata tra il 13 e il 14 agosto, prevede una processione che parte dalla Chiesa patronale di San Michele Arcangelo e a piedi arriva fino alla chiesetta campestre.
Il rientro del Santo alla Chiesa Patronale viene invece accompagnato da una processione di automobili che si conclude con la benedizione degli automobilisti.
Sant'Antonio e San Sebastiano: La festa di questi due santi si tiene rispettivamente il 17 gennaio e il 20 gennaio. Per entrambe le celebrazioni vengono organizzati dei falò notturni nella piazza del paese e vengono distribuite arance o pane alla popolazione, a seconda del Santo festeggiato.
Is Animeddas: festa per grandi e piccini, la mattina del 31 ottobre i bambini si recano fin dall'antichità di casa in casa a ricevere le cibarie (per lo più dolci o frutta) che gli abitanti del paese donano ai bimbi in onore delle anime dei morti.
Durante le varie festività il gruppo folk "San Cristoforo", composto da alcuni Villasaltesi, si esibisce nel tipico costume del luogo ballando il caratteristico Ballo Sardo.
[modifica] Come arrivarci
- Da Cagliari, capoluogo di Provincia, si arriva a Villasalto percorrendo la S.S. 387 e attraversando il centro abitato Sant'Andrea Frius.
Giunti a San Nicolò Gerrei si lascia la strada statale e si imbocca la strada provinciale che conduce a Villasalto e Armungia. Nonostante i tornanti la strada risulta mediamente scorrevole e si percorrono i 64 chilometri in poco meno di un'ora.
- Dal Sarrabus: si arriva a Villasalto in meno di mezz'ora, percorrendo la SS 387. Giunti al viadotto di Archefossu tra San Vito e Ballao si gira all'incrocio che sale per la vallata del Rio Cannachili fino a giungere, dopo una serie di tornanti in salita, al centro abitato.
[modifica] Demografia
I 1.353 abitanti sono distribuiti in 549 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,46 componenti.
[modifica] Cognomi
I 10 Cognomi più diffusi nel centro abitato (dal più diffuso al meno diffuso):
Congiu, Cotza, Lusso, Melis, Cappai, Cinus, Murtas, Angius, Gessa, Usai.
[modifica] Evoluzione Demografica
Abitanti censiti