Bell X-22
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Bell X-22 | |
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![]() Uno dei due X-22 sulla pista |
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Descrizione | |
Tipo | convertiplano |
Equipaggio | 2 piloti |
Primo volo | 1966 |
Costruttore | Bell |
Dimensioni | |
Lunghezza | 12,07 m |
Diametro del rotore | 2,13 m |
Altezza | 6,31m |
Superficie rotore | |
Pesi | |
A vuoto | 4763 kg |
Massimo al decollo | 8020 kg |
Propulsione | |
Motore | 4 General Electric-YT58-GE-8D |
Potenza | 1267 shp 932 (kW) |
Prestazioni | |
Velocità massima | 410 km/h |
Autonomia | 712 km |
Raggio d'azione | km |
Tangenza | 8.475m |
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Progetto:Aviazione e Progetto Elicotteri |
Il Bell X-22 era un aereo sperimentale di tipo V/STOL con quatto turboventole intubate basculanti. Il decollo poteva essere effettuato sia verticalmente con i rotori diretti verso l'alto che su una pista corta con le gondole dei motori inclinate di circa 45°. Inoltre, l'X-22 doveva fornire un approccio più esteso al problema della creazione di un mezzo da trasporto tattico di truppe a decollo verticale, come il predecessore Hiller X-18 così come del suo successore Bell XV-15. Un altro requisito da soddisfare era una velocità minima di 525 km/h in volo orizzontale.
Indice |
[modifica] Realizzazione
Il velivolo era dotato di quattro ali a coppie sfalsate, con la coppia posteriore più lunga (11,96 m contro 7,01 m) della coppia anteriore.
Quattro eliche tripala vennero montate sulle quattro ali e, sincronizzate attraverso un sistema di interconnessione ad onda, vennero connesse a quattro turbine a gas, queste ultime montate a coppie sulle ali posteriori. La manovra veniva ottenuta basculando le eliche in combinazione con le superfici di controllo; infatti il velivolo era dotato sia di equilibratori (superfici mobili di controllo dei piani di coda) che di alettoni, posizionati all'interno del flusso di spinta delle eliche.
Sfruttando l'effetto suolo poteva raggiungere in volo stazionario una tangenza di 3650 m, mentre senza effetto suolo arrivava a 1650 m.
[modifica] Storia
Nel 1962, la US Navy annunciò la sua richiesta per due prototipi di velivolo con caratteristiche V/STOL, propulsi da ventole intubate poste in gondole. La Bell Helicopter aveva già ottenuto una notevole esperienza con velivoli VTOL ed era in grado di utilizzare un prototipo statico già sviluppato. Nel 1964 il prototipo, che era chiamato come riferimento interno alla Bell Modello D2127, fu ordinato dalla marina e ricevette la designazione di X-22.
Il volo inaugurale del prototipo avvenne il 17 Marzo 1966. Diversamente da altri velivoli a rotori basculanti, come il Bell XV-3, la transizione tra volo stazionario e volo orizzontale avveniva quasi immediatamente. Comunque, l'interesse si sviluppò maggiormente verso proprietà VTOL e V/STOL piuttosto che verso lo specifico progetto del velivolo in questione.
A causa della ridotta manutenzione, il prototipo si schiantò l'8 agosto 1966, ed i tecnici prelevarono da esso vari componenti per mantenere in condizioni di volo il secondo prototipo. La fusoliera venne ancora usata come simulatore di volo per quanche tempo successivamente.
Il secondo X-22 volò per la prima volta il 26 Agosto 1967. Nella prima parte di quell'anno, venne equipaggiato con un controllo di volo variabile ed un sistema di stabilizzazione del Cornell Aeronautic Laboratory, che migliorava le prestazioni di volo. Benché l'X-22 fosse considerato il miglior velivolo del suo tipo all'epoca, il programma venne cancellato. La richiesta velocità minima di 525 km/h non venne mai raggiunta. Il secondo prototipo fu portato al Cornell Aeronautic Laboratory per ulteriori prove; l'ultimo volo avvenne nel 1988. Il velivolo è attualmente esposto nel Niagara Aerospace Museum di New York.
Benché le eliche a ventola intubata venissero considerate utilizzabili, non vennero più riproposte su un velivolo militare statunitense.