Candidature per la XXIII Olimpiade Invernale
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
I XXIII Giochi Olimpici Invernali si terranno nel 2018. L'elezione della città organizzatrice dei giochi si terrà nell'estate 2011 in una città di futura designazione nel corso dell'annuale assemblea del Comitato Olimpico Internazionale.
Già ora diverse nazioni e città hanno manifestato il preciso intento di presentare una candidatura ufficiale, come presentato nei paragrafi di seguito.
Indice |
[modifica] Europa
La nazione più attiva in questo campo in Europa è al momento la Norvegia, che prsenta attualmente già tre candidate: la coppia Oslo-Lillehammer, Trondheim e Tromsø. Una decisione definitiva su quale sarà la città prescelta verrà presa nel marzo 2007.Secondo quanto dichiarato dal presidente della confederazione degli sport norvegese Kari-Ame Johannessen tutte e tre le città hanno superato i criteri di qualità richiesti dal CIO.
Il sindaco di Trondheim Rita Ottervik ha annunciato: sarà costruito uno stadio per il mondo intero, con l'essere umano al centro - la nostra regione è la più grande e la migliore. Saremo come dei sarti per i Giochi e Trondheim è la migliore candidata nel mondo. Nei nostri Giochi potranno arrivare spettatori più a piedi che non con l'aeroplano. Secondo la dichiarazione di Peter Jansen, presidente del comitato di Tromsø: metteremo tutti gli atleti in un unico villaggio olimpico. Saranno i primi Giochi sopra il Circolo Polare Artico e saranno ragguingibili anche con bus e nave, nel pieno rispetto della natura. Queste due città mettono in risalto la possibilità di contenere tutte le strutture olimpiche in un raggio di 10 km. Kristin Berge Vikoeren di Oslo-Lillehammer, lontane fra loro 182 km, punta infine sulle basse spese per le strutture olimpiche, in quanto verrebbero tutte riutilizzate per lo sport quotidiano degli abitanti della città.
A discapito di Oslo-Lillehammer va la dichiarazione del presidente del CIO, Jacques Rogge, secondo cui due città non possono ospitare i Giochi.
Il ministro dell'interno Åslaug Haga ha invece espresso la propria preferenza per Tromsø. Secondo un sondaggio di Norsk Respons il 64% della popolazione è favorevole alla candidatura olimpica del 2018. Il 51% preferisce Tromso, il 28% Oslo-Lillehammer, il 14% Trondheim.
Nella vicina Svezia intenti simili sono condotti da Jens Nilsson, sindaco di Ostersund, nella cui zona è localizzato il centro nazionale di allenamento e in cui si sono svolti i mondiali di biathlon 2007 [1]. Secondo quanto dichiarato dal sindaco Ostersund disporrebbe praticamente di tutte le strutture sportive e logistiche necessarie a ospitare il grande evento.
Fin dal 2006 la città di Annecy ha presentato al Comitato olimpico nazionale francese la propria candidatura, prima autonomamente, poi legandosi a Grenoble e Gap. Il comitato pare però riluttante, preferendo puntare su una corsa per i Giochi estivi 2024 [2].
Il 13 novembre 2006 il giornale Internet Online Ski Magazine ha pubblicato un articolo sulle ambizioni olimpiche per l'Ucraina 2018: l'11 novembre infatti il governo aveva annunciato l'espansione del popolare centro per lo sci e snowboard di Bukovel per lanciare la propria candidatura.
[modifica] Nord America
L'unica candidatura ben avviata è quella che lega la città di Reno alla regione del Lake Tahoe, lontane 82 km. In questa regione si trova Squaw Valley, sede dei Giochi invernali del 1960. Secondo il Sacramento Bee lavora per questo progetto fin dal 2002 un comitato oggi presieduto da Jim Vanden Heuvel, sebbene finora non sia ancora giunta l'ufficiale approvazione dal comitato olimpico nazionale (USOC). L'organizzazione stima 1,6 miliardi $ di spese per la realizzazione degli impianti necessari; 1 miliardo proverrebbe dalla vendita dei diritti televisivi e da sponsor.
Secondo Vanden Heuvel la regione (che si trova fra California e Nevada), con i suoi 35000 posti letto, potrebbe ospitare i Giochi già oggi. Il governatore della California Arnold Schwarzenegger si è riservato di dare il suo appaggio se il progetto sarà approvato dall'USOC.
Un'altra località che dovrebbe essere in corsa è Lake Placid, sede olimpica nel 1980: il governatore i New York George Pataki si è detto disponibile a stanziare da subito 5 milioni $ per rinnovare le strutture in quella regione per dimostrare che non esiste al mondo posto più adatto ad ospitare competizioni di grande livello e ospitare le Olimpiadi. A questo scopo è già stata creata l'associazione non-profit Lake Placid Regional Winter Sports Committee.
Molto clamore sta suscitando l'iniziativa di Denver: la città del Colorado ha iniziamente lanciato un progetto con Aspen, ma successivamente ha dichiarato di voler proseguire da sola. Intanto è stata creata la Metro Denver Sports Commission ed è stata contattata Vail per ospitare alcune delle gare.
[modifica] Asia
Come riportato in un comunicato dell'agenzia Interfax del Natale 2006 il Kazakistan sta portando avanti una propria candidatura per Almaty, replicando quanto già accaduto per i Giochi 2014, dove però la città non è giunta in finale. Almaty è già la sede designata per i Giochi asiatici 2011 e secondo il sindaco Imangali Tasmagambetov quella sarà una grande occcasione per dimostrare la professionalità della città.
Nel continente asiatico si propone anche la città turca di Bursa, sostenuta dal comitato olimpico nazionale turco.
[modifica] Collegamenti esterni
 Giochi Olimpici |
|
| Olimpiadi estive | |
| Atene 1896 | Parigi 1900 | Saint Louis 1904 | (Atene 1906)¹ | Londra 1908 | Stoccolma 1912 | (Berlino 1916)² | Anversa 1920 | Parigi 1924 | Amsterdam 1928 |
Los Angeles 1932 | Berlino 1936 | (Helsinki 1940)² | (Londra 1944)² | Londra 1948 | Helsinki 1952 | Melbourne/Stoccolma 1956 | Roma 1960 | Tokyo 1964 | Città del Messico 1968 | Monaco di Baviera 1972 | Montréal 1976 | Mosca 1980 | Los Angeles 1984 | Seul 1988 | Barcellona 1992 | Atlanta 1996 | Sydney 2000 | |
|
| Olimpiadi Invernali | |
| Chamonix 1924 | St. Moritz 1928 | Lake Placid 1932 | Garmisch-Partenkirchen 1936 | St. Moritz 1948 | Oslo 1952 | Cortina d'Ampezzo 1956 | Squaw Valley 1960 |
Innsbruck 1964 | Grenoble 1968 | Sapporo 1972 | Innsbruck 1976 | Lake Placid 1980 | Sarajevo 1984 | Calgary 1988 | Albertville 1992 | Lillehammer 1994 | Nagano 1998 | |
|
| Olimpiade | CIO | CONI | Giochi Paralimpici | |
| ¹Non riconosciuti come ufficiali dal CIO. ² Cancellati per guerra. | |
