Casa occupata
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Con la locuzione casa occupata si indicano due possibili condizioni di utilizzo di un bene immobile generalmente ad uso di abitazione.
Squatter è un termine inglese che identifica chi vive abusivamente in case occupate.
[modifica] Nelle locazioni
In materia di locazioni, e simili, una casa occupata è sia un'abitazione nella quale taluno eserciti il diritto di abitazione, in forza di un regolare contratto di locazione (o altro titolo di diritto di godimento) del quale quello sia effetto, sia un'abitazione nella quale taluno abiti (o comunque ne detenga il possesso) per ragioni di fatto o anche extra-contrattuali.
Il concetto dunque, quando l'occupazione dell'immobile possa avere rilevanza giuridica, si oppone innanzitutto alla definizione della c.d. "abitazione sfitta", che può avere effetti ad esempio nei centri urbani a più elevata densità abitativa, laddove l'effettiva adibizione di un'abitazione all'uso proprio (in contrapposizione al mantenimento di un'abitazione inutilizzata) non priva il mercato delle locazioni di beni disponibili e dà luogo a differenza di trattamento, ad esempio tributario, da parte degli enti pubblici e degli enti locali, in genere con vantaggio per la casa occupata e svantaggio per la casa sfitta.
La casa occupata inoltre, vincola l'eventuale nuovo acquirente al rispetto delle correnti situazioni di diritto, quindi se ad esempio essa sia occupata per la correnza di una locazione o vi si esplichi un diritto di abitazione, l'eventuale acquirente dovrà rispettare nei termini previsti dalla legge quanto già precedentemente opponibile all'alienante.
[modifica] Nelle occupazioni
Una casa occupata è un edificio vuoto, cioè inutilizzato, che viene abitato o usato senza l'autorizzazione del proprietario, in genere a seguito di una occupazione.
Storicamente, in Italia vi sono stati numerosi casi di occupazione di case, talvolta effettuata in forma collettiva da una pluralità di nuclei familiari che autonomamente si immettevano senza titolo nel possesso di beni immobili di altrui proprietà. Fra le ragioni del ricorso a tale tipo di iniziative, va segnalato che spesso vi sono realmente stati effettivi stati di necessità, dovuti alla carenza di unità immobiliari disponibili per la locazione oppure alla carenza di offerte di locazione a prezzi accessibili.
La c.d. crisi degli alloggi, sviluppatasi a più riprese durante il dopoguerra, nasceva infatti da alcuni fattori genericamente ascrivibili al sistema ordinamentale di regolazione delle materie abitative. Se da un lato infatti, vi erano quote rilevanti di cittadinanza che non riuscivano a reperire un adeguato alloggio per le esigenze del proprio nucleo familiare, dall'altra vi erano le reazioni dei proprietari delle case potenzialmente locabili, i quali pativano per loro conto gli effetti di interventi economici (come la "speculazione edilizia" da un lato e l'inflazione dall'altro, che riducevano l'economicità degli investimenti immobiliari), o normativi (come le limitazioni al diritto di rientro nella disponibilità del bene) che insieme ne scoraggiavano la disponibilità, pur virtualmente vantaggiosa, a percepire rendite locatizie.
Sempre meno case (specialmente nelle grandi città) si rendevano disponibili per la locazione e per quelle che lo erano si richiedevano spesso canoni inarrivabili ai ceti meno abbienti. a seguito delle gravi condizioni di vita di alcuni nuclei familiari, costretti a dimore provvisorie ed estemporanee, iniziarono le occupazioni, poi rapidamente diffusesi in tutto il territorio, consistenti nell'accesso forzoso ad unità immobiliari vuote (di solito interi palazzi appena costruiti), in cui stabilire una residenza per tempi congrui.
L'occupazione di case è in genere un reato in molte nazioni, in altre invece dà luogo solo ad eventuali contenziosi civili tra il legittimo proprietario e gli occupanti; stanti le gravi considerazioni di ordine sociale, la legge tendenzialmente consente che simili fattispecie siano da valutarsi con attenzione ai gravi problemi di chi realmente si sia trovato suo malgrado privo di alloggio, limitando il reintegro nel possesso dei legittimi proprietari sia nei modi che nei tempi. Anche considerazioni di ordine pubblico entrano in gioco, nonché valutazioni di ordine etico generale, avendosi ad esempio le proroghe prefettizie degli sfratti di modo da non eseguire tali procedure in periodi di festività o in momenti comunque non opportuni per altri tipi di ragioni.
Le ragioni delle occupazioni non sono però solo causa di effettiva grave necessità abitativa e la locuzione "casa occupata" non si riferisce necessariamente ad unità immobiliari ad uso di abitazione, ma può essere esteso a comprendere edifici di altre categorie che spesso di fatto ospitano centri sociali o altre attività culturali o sociali.
[modifica] Alcune aree occupate famose
Commons contiene file multimediali su Casa occupata
- Italia
- Casa Morigi a Milano
- Paesi Bassi
- De Blauwe Aanslag a L'Aia
- Francia
- Danimarca
- Germania
- Hafenstrasse ad Amburgo
Voci: Diritto: Aerospaziale · degli Animali · Bellico · Internazionale privato · | |
Categorie: Diritto: Agrario · Amministrativo · Assicurazioni · Bancario · Canonico · Civile · Costituzionale · Commerciale · Comparato · Comune · Comunitario · Ecclesiastico · Fallimentare · Famiglia · Finanziario · Industriale · Informatico · Informazione · Internazionale · Lavoro · Penale · Penitenziario · Privato · Processuale civile · Processuale penale · Pubblico · Romano · Tributario |