Chiesa di Santa Maria del Suffragio (Roma)
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Giuseppe Gioacchino Belli cita questa incisione come "la commare secca de strada Giulia"
Santa Maria del Suffragio è una chiesa di Roma del XVII secolo; essa si trova in via Giulia, nel rione Ponte.
Nel 1592 era stata creata la "Confraternita "del Suffragio" presso la chiesa di San Biagio della Pagnotta, con il compito di pregare per le anime dei defunti. La confraternita fu approvata nel 1594 da papa Clemente VIII e nel 1620 fu elevata ad "Arciconfraternita" da papa Paolo V.
Essendosi presto rivelata insufficiente la chiesa di san Biagio, la Confraternita aveva acquisito sin dal 1607 una porzione dell'area in origine destinata al Palazzo dei Tribunali, progettato e iniziato sotto papa Giulio II da Bramante a via Giulia e mai terminato. Il progetto venne affidato nel 1662 all'architetto Carlo Rainaldi e la chiesa venne terminata nel 1669, mentre la decorazione dell'interno si protrasse fino al 1685.
La facciata presenta due ordini di quattro lesene, che inquadrano in basso tre portali e in alto un finestrone centrale. L'interno è ad un'unica navata con cappelle laterali, coperta da una volta a botte lunettata.
Nel 1868 si ebbero alcune modifiche dell'interno ad opera di Tito Armellini e la decorazione della volta dipinta da Cesare Mariani (Incoronazione della Vergine).
Dello stesso architetto della chiesa, Carlo Rainaldi, è la seconda cappella di destra (prima della famiglia Petrosini e quindi dedicata a "Santa Maria Consolatrice degli Afflitti").
La terza cappella di sinistra, patronato della famiglia Mazzetti di Pietralata era dedicata al "Crocefisso" : sopra l'altare, si trova un grande Crocifisso ligneo, di ignoto autore del XVIII secolo, circondato da dodici reliquari scolpiti in legno. La volta a botte affrescata raffigura episodi della Passione di Cristo'. Secondo le fonti in origine erano presenti sulle pareti laterali dipinti del Lanfranco, oggi presso il Vicariato di Roma, sostituiti dai monumenti funebri in marmo dei membri della famiglia. Sul fronte sinistro della cappella, si conserva ancora il confessionale, ove tradizionalmente si ritene fosse solito recarsi san Vincenzo Pallotti per l'ufficio delle confessioni.
[modifica] Bibliografia
- Archivio della Nobile Arciconfraternita di S. Maria del Suffragio, Armari M1 ed A6;
- Paolo Mancini, S. Maria del Suffragio, da Alma Roma n. 19 1978; http://www.almaroma.net
- M. Santopadre, Istoriografia di S. Maria del Suffragio, Roma 1919
- F.M.Papi, "Santa Maria del Suffragio", in Roma Sacra. Guida alle chiese della città eterna. XI itinerario, Elio de Rosa editore, Roma 1997.