Danny Kaye
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Danny Kaye (18 gennaio 1913 - 3 marzo 1987) è stato un attore statunitense, estroso e garbato interprete di parodie musicali.
Si affermò nel cinema per una particolare comicità, irrazionale ed imprevedibile, sorprendentemente mimica, dove lo humour lascia spesso il passo a toni lacrimevoli-sentimentali, secondo la tecnica caricaturale.
Anche se privo di una maschera, Danny Kaye riuscì a creare un personaggio eccentrico e singolare, grazie soprattutto al suo acrobatismo vocale, alle insensate filastrocche, agli esasperanti tic, e all'impareggiabile capacità di imitazione (animali, strumenti, suoni).
Proveniente dal varietà, si accostò allo schermo nel 1944 con il film Così vinsi la guerra. Legò poi il suo nome a pellicole divertenti, spesso di genere leggendario e romanzesco, o addirittura surreale, dove trovava risalto la sua aria timida e svagata.
Tra i suoi film più importanti si ricordano: L'uomo meraviglia (1945), Sogni proibiti (1947), L'ispettore generale (1949), Divertiamoci stanotte (1951), Il favoloso Andersen (1952), Bianco Natale (1954), Il principe del circo (1958), Il piede più lungo (1963).
Kaye si è cimentato anche, e con successo, nel genere serio, come nel film Io e il colonnello (1958).
Malgrado Kaye fosse sposato con Sylvia Fine, sua manager e consulente artistica, in molti sapevano che Kaye fosse in realtà bisessuale. [citazione necessaria]
Per anni circolò la voce che Kaye avesse avuto una lunga relazione sentimentale con l'attore e regista Laurence Olivier. Voce che fu poi confermata dalla seconda moglie di Olivier, l'attrice Joan Plowright.[citazione necessaria]