Il processo di Frine
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() |
|
Titolo originale: | Altri tempi |
Paese: | Italia |
Anno: | 1952 |
Durata: | |
Colore: | B/N |
Audio: | sonoro |
Genere: | commedia |
Regia: | Alessandro Blasetti |
Soggetto: | Edoardo Scarfoglio |
|
|
Fotografia: | Gabor Pogany |
Montaggio: | Mario Serandrei |
Musiche: | Alessandro Cicognini |
Scenografia: | Veniero Colasanti |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Il processo di Frine è l'ottavo e ultimo episodio del film di Alessandro Blasetti Altri tempi.
Ricavato da una novella di Edoardo Scarfoglio, è rimasto celebre soprattutto perché Vittorio De Sica, nei panni di un'avvocato difensore delle prosperose grazie di una popolana (interpretata da Gina Lollobrigida), coniò il termine maggiorata fisica che segnerà di fatto un'epoca e sarà molto utilizzato per tutti gli anni '50 e per buona parte degli anni '60. Il riferimento esatto dell'arringa pronunciata nel film da De Sica è: "maggiorata fisica, in contrapposizione alla locuzione di minorata psichica".
[modifica] Trama
Una popolana viene processata per aver tentato di avvelenare insieme marito e suocera. Grazie alla sua prorompente bellezza, l'avvocato difensore nominato d'ufficio riesce con una ispirata e veemente arringa a ribaltare la situazione, trascinando pubblico e giurati dalla parte dell'imputata.
[modifica] Commento
Vittorio De Sica in questo episodio è alla sua prima apparizione accanto a Gina Lollobrigida; entrambi gli attori, l'anno successivo, coglieranno una grandissima popolarità come il maresciallo e la bersagliera nel film Pane amore e fantasia diretto da Luigi Comencini.
È solo da rilevare che la scena del "processo in tribunale" per il cinema italiano è un appuntamento irrinunciabile, a partire dai precursori Imputato, alzatevi! di Mario Mattòli (1939) con Erminio Macario fino al San Giovanni decollato di Amleto Palermi (1940) con Totò, e trova in questo film una scena fondamentale per i cultori. In seguito scene di processi faranno la fortuna di Nando Mericoni "americano a Roma" (Alberto Sordi) nella duologia di Stefano Vanzina Un giorno in pretura (1953) e Un americano a Roma (1954), fino ad arrivare a Christian De Sica che nel 1984 dedicherà un esplicito omaggio proprio a questa scena recitata dal padre, come avvocato difensore del film Mi faccia causa (1984).