John Churchill
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John Churchill, 1° duca di Marlborough, KG, PC (Privy Council of the United Kingdom, ossia Consiglio Privato del Regno Unito) (26 maggio 1650 – 16 giugno 1722) fu un alto ufficiale inglese nel corso della Guerra di successione spagnola. Lo storico Sir Edward Creasy scrisse che "[egli] non combatté mai una battaglia che poi non abbia vinto e non assediò mai una piazzaforte che egli poi non abbia preso".
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[modifica] Primi anni
John Churchill nacque nel 1650, verso la fine della Guerra civile inglese, da Elizabeth e da Sir Winston Churchill (il famoso Primo Ministro, Sir Winston Churchill era un suo discendente). Fu educato nella St Paul's School di Londra. In apparenza egli imparò le basi della strategia militare da un libro nella biblioteca della sua scuola. Suo padre aveva combattuto per i "Realisti" durante la guerra civile e ne aveva subito pesantemente gli effetti — visse con la sua famiglia in modo assai modesto fino alla fine del Commonwealth of England. Il suo sostegno leale a Carlo II d'Inghilterra fu tuttavia rimeritato con la Restaurazione, e uno dei frutti di ciò fu la nomina del diciassettenne John Churchill al servizio del secondo nella linea di successione al trono inglese, Giacomo, Duca di York e Grandammiraglio. (Rumour, allora e più tardi, ebbe anche lui quella nomina che aveva avuto Churchill, aiutato dal vincolo che univa sua sorella Arabella al Duca). Rimase a corte per un po' per poi servire dapprima nel Mediterraneo, a Tangeri, e poi nel blocco di Algeri e, nel 1672, partecipò quindi alle guerre anglo-olandesi. Infine divenne ufficiale dei Royal Marines. La condotta di Marlborough come guardiamarina ( ensign ) nella Compagnia delle Guardie che servirono come Marines per rafforzare i Marines del Reggimento dell'Ammiraglio durante la battaglia di Sole Bay nel 1672 impressionò così tanto il Duca di York, da fargli ottenere il brevetto di capitano nel Reggimento dell'Ammiraglio[1] dopo che quattro Capitani dei Marines morirono nel corso della battaglia. Marlborough più tardi comandò un Battaglione del Reggimento dell'Ammiraglio nella battaglia terrestre di Enzheim nel 1674. Partecipò all'assedio di Maastricht, dove assaporò per la prima volta il gusto d'una battaglia terrestre. Venuto all'attenzione della Corona francese durante quest'azione, fu spostato in Alsazia, dove egli combatté con uno dei generali più famosi dell'epoca, il Maresciallo Turenne.
[modifica] Matrimonio e primi passi della carriera
Quella guerra finì nel 1674, e Churchill tornò a condurre una vita pacifica. Il 1° ottobre 1678, si sposò con Sarah Jennings, che avrebbe ardentemente sostenuto i suoi interessi a corte mentre egli si trovava a combattere sul continente europeo.
Nel 1682, l'allora Colonnello Churchill entrò nello Scots Peerage[2] come Lord Churchill, di Eyemouth nella Contea di Berwick. Negli anni seguenti seguitò a impegnarsi in varie missioni diplomatiche in Spagna e in quella che era il loro antico nemico, la Repubblica Olandese, decisamente in contrasto con gli interessi della Francia.
Nel 1685, Carlo II morì senza eredi legittimi e l'antico superiore di Churchill, il Duca di York, divenne Giacomo II d'Inghilterra. Poco dopo, Giacomo lo gratificò inserendolo nell' English Peerage come Barone Churchill, di Sandridge nella Contea di Hertford.
[modifica] Giacomo II e la "Gloriosa Rivoluzione"
Nel giro di pochi mesi, il nuovo sovrano fronteggiò una serie di ribellioni, una delle quali fu quella di James Scott, 1° Duca di Monmouth. Churchill fu promosso Maggior Generale nel luglio 1685 e nominato capo delle truppe lealiste, quindi rapidamente sottoposto all'autorità di Louis de Duras, 2° Conte di Feversham. Si ritiene che questa mancanza di fiducia fosse alla base della decisione più tardi di Churchill di concedere la propria lealtà ai sovrani del casato Stuart. Churchill nondimeno si distinse durante i combattimenti e divenne un'importante figura nell'esercito.
Nel 1688, Guglielmo III di Orange invase l'Inghilterra con il sostegno di buona parte della nobiltà protestante, dal momento che Giacomo II era cattolico e che si temeva egli tentasse di reintrodurre la monarchia assoluta nel suo regno, come pure che con la sua ubbidienza al Cattolicesimo romano avrebbe potuto dissestare la Chiesa d'Inghilterra. Giacomo promosse Churchill Tenente Generale in novembre e gli ordinò d'impegnarsi a sconfiggere gli invasori. Egli invece disertò per unirsi alla causa orangista: la qual cosa comportò che l'esercito lo seguisse, ponendo Giacomo uin una situazione assai difficile. Churchill preferì abbandonare il Paese alla volta della Francia piuttosto che combattere quella che era pur sempre una guerra civile. La "Gloriosa Rivoluzione" si concluse con uno spargimento di sangue assai minore in Inghilterra di quanto non fosse dato credere (malgrado vi fosse un sollevamento in favore di re Giacomo in Scozia e una prolungata guerra in Irlanda (la cosiddetta "guerra guglielmina"). In cambio Churchill fu chiamato a far parte del Consiglio Privato del Regno Unito (chiamato d'ora in avanti "CP") nel febbraio 1689 e creato Conte di Marlborough in aprile.
Nel 1689, Marlborough comandò il contingente inglese che combatté i francesi nelle Fiandre. L'anno seguente una spedizione sotto il suo comando fu catturata a Cork e Kinsale nella "guerra guglielmina" in Irlanda.
Marlborough rimase fuori dalla sfera pubblica per gran parte dei successivi anni, dal momento che Guglielmo non si fidava del tutto del vecchio sostenitore degli Stuart. La sospettosità di Guglielmo era ben fondata, dal momento che nel 1692 Churchill fu scoperto tenere una corrispondenza segreta con l'esiliato Giacomo II, e cadde pubblicamente in disgrazia. È quasi incredibile che egli non soffrisse ulteriormente per quel suo tradimento. Egli fu in grado di ordire ancora intrighi, inviando novità circa i movimenti delle truppe inglesi alla Francia, nel corso delle guerre di Guglielmo sul continente europeo. Con una doppiezza caratteristica, tuttavia, egli sempre provvide a inviare le informazioni troppo tardi per poterne fare alcun uso. Si deve notare che, mentre Marlborough era in abituale corrispondenza coi nemici dell'Inghilterra, egli non abbandonò mai Guglielmo nei momenti di supremo pericolo, come aveva invece fatto con Giacomo II mentre era al suo posto di supremo comando. La sua attività più rimarchevole fu talora quella di Governatore della Hudsons Bay Company. La città canadese di Churchill, Manitoba, un antico avamposto della Compagnia, deve il suo nome a quella sua funzione
[modifica] Servizio militare nel continente europeo

[modifica] Inizio della Guerra di Successione spagnola
Tornò in primo piano con gli eventi che portarono alla Guerra di successione spagnola nel 1701. Filippo, Duca di Anjou, nipote del re di Francia, Luigi XIV, fu proposto come erede al trono di Spagna, ma piuttosto che consentire alla Francia di estendere il suo potere a una così ampia parte del continente europeo,si predispose allo scontro armato una coalizione di potentati europei che comprendevano la Gran Bretagna, i Paesi Bassi, l'Austria e la maggior parte dei piccoli Stati e dei principati dell' Impero, sostenendo il pretendente austriaco, l' Arciduca Carlo. Il Portogallo e la Savoia si unirono all'alleanza poco dopo. Guglielmo d'Orange morì nel 1702, ma non prima di aver con successo organizzato l'alleanza anti-francese, e la guerra fu condotta anche senza di lui. A quel punto giunse l'ora fatidica per Marlborough che gli dette il destro per mettersi in mostra sul campo di battaglia come nessun generale britannico aveva fatto prima di lui e anche la sua posizione e la sua carriera in patria raggiunsero il culmine.
Il successore di Guglielmo, sua cognata la Regina Anna, fu del tutto sotto l'influenza della moglie di Marlborough, ed egli godé della fiducia e del favore della nuova sovrana. Immediatamente dopo la sua ascesa al trono Marlborough fu nominato cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera (da qui l'abbreviazione post-nominale "KG", Knight of the Garter), fu nominato Capitano-Generale delle truppe inglesi, e fatto Master-General dell' Ordnance (Sussistenza). Lo stesso anno scoppiò infine la Guerra di successione spagnola contro la Francia e il Capitano-Generale Lord Marlborough fu fatto comandante in capo delle forze alleate.
[modifica] Prime Campagne
La Campagna del 1703 non produsse alcun risultato, ma Marlborough guadagnò un vantaggio sostanziale nel frustrare i piani di Luigi XIV d'invadere i Paesi Bassi col catturare le fortezze olandesi nord-orientali dei Paesi Bassi, Venlo e Roermond, e col devastare l'Elettorato del Principe-Elettore di Colonia, come pure i domini del vescovato di Liegi, due alleati tedeschi di Luigi. Per queste vittorie fu creato Marchese di Blandford' e Duca di Marlborough, il titolo col quale egli è rimasto più noto. Viene altresì accreditato della fondazione di una nuova scuola di strategia militare. I generali europei fino ad allora provenivano dalla vecchia scuola, che era convinta assertrice dell'impetuoso attacco armato a ranghi contrapposti secondo una logica "propria dei gentiluomini", dove la vittoria era usualmente guadagnata a costo di gravi perdite. Sul campo di battaglia egli era sempre vigile ed energico, anche se era spesso meno vigoroso nelle operazioni precedenti alla battaglia per assicurarsi il miglio vantaggio, come l'aggirare i fianchi e le posizioni degli avversari, e l'ingannare e l'attaccare il nemico quando esso meno se l'aspettava. In una occasione, egli costrinse ad arretrare un esercito francese di 60.000 uomini e s'impadronì di metà del ducato di Brabante (oggi Belgio) con perdite minori a 80 uomini. Anche quando erano necessarie battaglie cruente e aggressive, egli mai si allontanava dai suoi uomini e condusse personalmente i suoi soldati nelle più infuocate mischie con un coraggio imperturbabile che gli valse l'universale ammirazione.
Marlborough fu anche un innovatore nel campo della logistica e della sussistenza. In un'epoca in cui gli eserciti spesso vivevano foraggiandosi e alimentandosi a spese delle contrade che li ospitavano, le Campagne di Marlborough si distinsero per il fatto che i suoi uomini erano ben nutriti e riforniti.
[modifica] Blenheim e altre vittorie
Il 1704 portò la prima notevole vittoria campale con la quale Marlborough fu in grado di mostrare appieno tutte le sue capacità. Al principio, il suo esercito era dislocato fra la Mosa e il Basso Reno, a protezione dei Paesi Bassi contro la Francia. Tuttavia, Luigi XIV aveva portato un altro esercito in Germania meridionale e lo aveva unito ai suoi alleati bavaresi, e la forza così combinata aveva preso la vallata del Alto Danubio, minacciando seriamente l'Austria. Marlborough rapidamente capì che il teatro d'azione di maggior rilevanza strategica era in Baviera, non sulla Mosa. Di conseguenza celermente marciò con le sue forze, compresi i riluttanti olandesi, attraverso la Germania verso la Baviera, mentre lungo la strada portava a compimento una serie di brillanti simulazioni che indussero i francesi a credere che egli si stesse preparando ad attaccare l'Alsazia. Mentre costoro si affrettavano a contrastarlo colà, egli repentinamente penetrò nel Württemberg a tappe forzate e giunse nella vallata del Danubio. Qui colpì il campo fortificato bavarese a Schellenberg, vicino Donauwörth, si frappose fra il nemico e l'Austria e ostacolò ogni ulteriore avanzata su Vienna. Egli si congiunse così all'esercito austriaco comandato dal Principe Eugenio di Savoia e la forza combinata era forte abbastanza per scontrarsi con l'intero esercito franco-bavarese, che contava 56.000 uomini che egli per l'appunto attaccò, conseguendo una grande vittoria nella battaglia di Blenheim. Conquistò l'intera Baviera e l'Austria fu così salva. La sconfitta fu così devastante che Luigi XIV fu obbligato a ritirarsi dietro il Reno e non fu più in condizione di minacciare la Germania. Rapidamente come era giunto, Marlborough s'affrettò a muoversi verso la frontiera olandese e si presentò ancora sulla Mosa in primavera, minacciando i Paesi Bassi spagnoli e la loro frontiera orientale.
[modifica] Ultime battaglie
Nel 1705 Marlborough fu costretto a rinunciare a un ambizioso attacco contro la Francia attraverso la vallata della Mosella, perché il Principe Eugenio era stato inviato a combattere in Italia. Nondimeno decise un'offensiva nei Paesi Bassi spagnoli. I francesi, sotto il comando del Maresciallo Villeroi, s'erano concentrati in una lunga linea che andava da Anversa a Namur, coprendo ogni punto vulnerabile con fortificazioni. Marlborough voleva impegnare una battaglia campale a Waterloo, ma il governo olandese sgomberò le sue forze e si defilò da ogni impegno determinante. La sua occasione si presentò in primavera, tuttavia, quando egli indusse Villeroi a concentrare tutte le forze francesi nei Paesi Bassi spagnoli per difendere la fortezza di Namur. La conseguente battaglia di Ramillies (1706) rappresentò una devastante sconfitta per i francesi, e come risultato Bruxelles, Anversa, Ghent, Bruges, tutte le Fiandre e la Contea di Hainaut caddero nelle mani di Marlborough. Tutto ciò che rimaneva ai francesi sul territorio erano le fortezze di Mons e di Namur.
Marlborough fu parimenti abile come diplomatico, oltre che come generale. Nessun altro personaggio dell'alleanza anti-francese avrebbe potuto mantenere unito un assortimento di eserciti tanto diversi e frazionati. Senza la sua guida astuta, essi sarebbero piombati in una litigiosa disunione. Egli aveva tutte le qualità dell'uomo di Stato: paziente, geniale, raffinato e pratico. Nel 1707, Carlo XII di Svezia, un antico alleato della Francia, invase la Germania da settentrione, perseguendo una contesa che lo contrapponeva all'Elettore della Sassonia. In grande apprensione per il timore che la Svezia potesse interferire nella guerra a aiutare la Francia, Marlborough s'affretto alla volta della Sassonia, visitò Carlo nel suo accampamento, e lo blandì e lo persuase a ritirarsi senza sparare neppure un colpo. Sopportò la periodica intransigenza delle sue truppe olandesi e l'erculeo compito di condurre così tanti eserciti e nazionalità alla vittoria. I successi di Marlborough continuarono ad assommarsi e portarono alla sua creazione, nell'ambito dell'Impero, a Principe del Sacro Romano Impero e a Principe di Mindelheim.
Il Principe Eugenio ebbe del pari successo in Italia, conquistando Milano o il Piemonte nel settembre 1707 e obbligando i francesi a ritirarsi al di là delle Alpi. Anche Luigi subì dei rovesci nella stessa Spagna, in cui i Catalani insorsero in favore dell'Arciduca Carlo, e le invasioni anglo-austriache portarono alla perdita di buona parte della Spagna orientale, incluse Madrid e Barcellona. Luigi infine chiese la pace, offrendo di rinunciare alle pretese di suo nipote al trono di Spagna, come pure a tutti i Paesi Bassi spagnoli, se gli fosse stato permesso di mantenere i domini spagnoli in Italia. Mentre olandesi e tedeschi erano favorevoli ad accettare, la proposta fu respinta essenzialmente perché l'Imperatore asburgico mirava a ottenere Milano e anche perché Marlborough bramava le ricchezze e la gloria che la guerra gli avrebbe offerto e convinse Londra a respingere la proposta francese. La controffensiva francese che ne derivò nel 1708 costò agli alleati assai più dei loro guadagni in Spagna e una nuova invasione nelle Fiandre che permise la riconquista di Ghent da parte di Luigi. Allo stesso tempo la Duchessa di Marlborough ritenne che la propria influenza sulla Regina stesse venendo meno e che la posizione del Duca diventasse per questo meno salda. Nondimeno Marlborough riunì le sue forze e attaccò i francesi, sconfiggendoli nella battaglia di Oudenarde. L'11 luglio del 1708, ciò che rimaneva dell'esercito francese si ritirò nei confini francesi. Marlborough, rinforzato dalle truppe austriache del Principe Eugenio, le inseguì, spingendosi fino in Francia e conquistando la piazzaforte settentrionale di Lille al termine d'un lungo assedio (9 dicembre 1708). Luigi fu umiliato, anche più che nel 1706. Ancora una volta avanzò le sue condizioni per una pace ma gli Alleati resero impossibile il loro accoglimento, chiedendogli di consegnar loro Strasburgo e numerose fortezze di confine, come pure di assicurare l'invio d'un esercito in Spagna per ostacolare suo nipote qualora questi avesse rifiutato di rinunciare alla Corona spagnola. Luigi non poteva andar contro il suo stesso sangue. Si sa che disse: «Se devo combattere, allora fatemi combattere i miei nemici piuttosto che il mio stesso sangue». Si appellò alla nazione perché rimanesse salda e resistesse agli invasori. I suoi eserciti erano affamati e le casse del tesoro vuote, ma con un supremo sforzo la Francia rispose al suo appello e un nuovo esercito di 100.000 uomini, al comando del Maresciallo Claude-Louis-Hector de Villars, fu levato e inviato per costringere Marlborough a togliere l'assedio di Mons. Malgrado le forti difese francesi, Marlborough attaccò e li sconfisse nella battaglia di Malplaquet nel 1709, sebbene al costo di pesanti perdite. Come conseguenza Mons cadde e Marlborough procedette a porre l'assedio alle fortezze di Artois e delle Fiandre francesi.
[modifica] Allontanamento da Corte
Tuttavia, nel 1710, due avvenimenti posero fine agli exploits militari di Marlborough e alla sua preminenza a Corte. In primo luogo, la Regina Anna si liberò del tutto della Duchessa di Marlborough, allontanandola dai suoi incarichi e bandendola dalla Corte. In secondo luogo la caduta del Gabinetto Whig che aveva a lungo sostenuto la prosecuzione della guerra. Incidentalmente, il Primo Ministro Whig, Lord Godolphin, era strettamente solidale con i Churchill, dal momento che il figlio di Godolphin era sposato con la figlia di Churchill. Il nuovo Gabinetto Tory cominciò subito a negoziare con la Francia. Marlborough, che abilmente era riuscito a irrompere attraverso le linee fortificate di Villars, aveva appena conquistato Bouchain e si preparava ad avanzare in Piccardia, quando fu richiamato in Inghilterra e sostituito dal Duca di Ormonde. Al suo arrivo, fu accusato di corruzione, cosa della quale egli senza ombra di dubbio colpevole.
Nel1711 si dimostrò che egli aveva incamerato una tangente del 2.5% dall'Imperatore Giuseppe I di tutti i sussidi britannici pagati all'Austria, ammontanti alla somma di 150.000 sterline. Aveva anche preso bustarelle per più di 60.000 sterline dai fornitori che avevano rifornito i suoi eserciti. Invano egli riconobbe le somme e protestò che esse erano pagamenti propri e consueti in tempi di guerra. Malgrado i suoi sostenitori fra gli Alleati avessero difeso le azioni di Marlborough, la sua reputazione ne soffrì grandemente ed egli si ritirò sul continente europeo. I Britannici fecero la pace con la Francia nel 1713, siglata dal celebre Trattato di Utrecht. Il principale legato delle vittorie di Marlborough fu la distruzione dell'egemonia francese in Europa.
[modifica] Ritorno alla ribalta e morte
La Regina morì il 1° agosto 1714. Dopo la successione di Giorgio I, Marlborough tornò in Inghilterra, fissando la sua residenza alla Great Lodge nel Windsor Great Park (Berkshire) in cui sua moglie era la Sovraintendente. A quel tempo, i Whigs tornarono ancora al potere. La sua reputazione fu irrimediabilmente rovinata dalle rivelazioni del 1711 circa i suoi misfatti finanziari, e perciò rifiutarono si servirsi di lui ed egli non fu quindi in grado di tornare al potere. Tuttavia i Whigs gli attribuirono la carica assai lucrosa, benché nominale, di Comandante in Capo. Andò in pensione e passò la massima parte del tempo che gli rimase da vivere nell'edificazione della sua nuova residenza di Blenheim Palace. Alla sua morte nel 1722 era stato colpito da paralisi e da disturbi cerebrali. Sebbene il Duca e la Duchessa si trasferissero nel loro palazzo, esso non fu completato fino alla morte del Duca. Nel 1730, Sarah ordinò una tomba comune per la cappella e il corpo di suo marito fu fatto tornare dalla Westminster Abbey.
Marlborough acquistò una notevole collezione di opere d'arte, che fu venduta dai suoi discendenti nel XIX secolo per pagare i debiti.
[modifica] Discendenti
Marlborough e sua moglie ebbero sette figli:
- Harriet Churchill (Ottobre 1679 - prima del 1698).
- Henrietta Godolphin, 2a Duchessa di Marlborough, (19 luglio 1681 - 24 ottobre 1733). Coniugata con Francis Godolphin, 2° Conte di Godolphin.
- Anne Churchill (27 febbraio 1683 - 15 aprile 1716). Coniugata con Charles Spencer, 3° Conte di Sunderland.
- John Churchill, Marchesa di Blandford, (13 febbraio 1686 - 20 febbraio 1703).
- Elizabeth Churchill (15 marzo 1687 - 22 marzo 1714). Coniugata con Scroop Egerton, 1° Duca di Bridgwater.
- Mary Churchill (15 luglio 1689 - 14 maggio 1751). Coniugata con John Montagu, 2° Conte di Montagu.
- Charles Churchill (19 agosto 1690 - 22 maggio 1692).
Quando i figli di Churchill gli premorirono, il titolo fu concesso per uno speciale Atto del Parlamento alla loro figlia primogenita. Il titolo passò così a Lady Henrietta Churchill. Lady Anne Churchill, sposò Charles Spencer, 3° Conte di Sunderland e da questo matrimonio discendono i moderni Duchi di Marlborough.
Prima del suo matrimonio, Marlborough ebbe una relazione anche con Barbara Villiers, Duchessa di Cleveland. La sua giovane figlia, Barbara, si presume da parte di molti storici sia la figlia di Churchill.
[modifica] Curiosità
In Spagna Marlborough è ricordato a livello popolare in una canzoncina infantile: "Mambrú se fue a la guerra, mire usted, mire usted, qué pena...". In una variante "mire usted" è sostituito da "qué dolor". Questa è senza dubbio una traduzione della canzone dei soldati del XVIII secolo "Marlbrough s'en va-t-en guerre...". In questa canzone la moglie di Marlbrough è invitata a indossare un abito nero, perché sta per diventare assai presto vedova... La melodia della canzone fu adottata in Gran Bretagna, dove la si canta con le parole "For he is a jolly good fellow...".
Winston Churchill era assai fiero di essere un discendente di Marlborough. Al paragone fattogli una volta secondo cui la Battaglia d'Inghilterra era stata la sua Waterloo (vale a dire una grande vittoria britannica), egli replicò affermano, «No, è la mia Blenheim».
Il ruolo svolto da Marlborough nella guerra di successione spagnola è ricordato con accenti cinici nel poema The Battle of Blenheim di Robert Southey e nella canzone popolare Lord Marlborough.
- Importanti discendenti di Marlborough sono Georgiana, Duchessa del Devonshire, Winston Churchill, Diana, Principessa di Galles, omonima di Lady Diana Spencer, vissuta nel XVIII secolo.
- John e Sarah Churchill furono The First Churchills nella seria televisiva della BBC che portava appunto tale titolo.
[modifica] Bibliografia
- Winston Churchill, Marlborough, Odhams 1933-6, 4 volumi, in seguito ristampati in due tomi.
- Corelli Barnett, Marlborough, Methuen, 1974 (repr. Wordsworth, 1999).
- Sir Charles William Chadwic Oman, History of England, Edward Arnold, 8a ed., 1901.
- Virginia Cowles,The Great Marlborough and his Duchess, Macmillan, 1983.
- J. R. Jones, Marlborough (British Lives Series), Cambridge University Press, 1993.
- Stephan Saunders Webb, Lord Churchill's Coup: The Anglo-American Empire and the Glorious Revolution, Alfred A. Knopf, 1995.
[modifica] Note
- ↑ Si tratta di un reggimento di fanteria creato da Giacomo, Duca di York e fratello di re Carlo II, che servì sul mare e per terra.
- ↑ Il termine potrebbe essere tradotto Almanacco scozzese. Elencava resoconti storici e genealogici della nobiltà di quel regno
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