Kunio Okawara
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Kunio Okawara (大河原邦男 Ōkawara Kunio?) (Inagi, 26 dicembre 1947) (il cognome si pronuncia Ogawara, anche se in Romaji è scritto Okawara) è stato il primo disegnatore giapponese ad essere definito un mecha designer (da mechanical e designer), ossia un disegnatore specializzato nella ideazione e realizzazione di disegni e progetti di robot, navi, auto e quanti altri oggetti meccanici per opere di fantasia, quali in special modo anime e manga. È particolarmente noto per aver disegnato il mecha di Gundam e di molti altri anime sia del genere super robot che real robot. Vive e lavora nella sua casa-studio ad Inagi, dove è nato.
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[modifica] Biografia
[modifica] Gli anni di formazione e la Tatsunoko
Inizia a frequentare il corso di disegno grafico presso l'Università di Tokyo Zokei nel 1966, per poi passare l'anno seguente a quello di disegno tessile. Dopo la laurea viene assunto come stilista dalle industrie tessili Onward Kashiyama, dove disegna anche sfondi scenografici per le vetrine dei negozi. Proprio l'esperienza maturata nella creazione di sfondi lo porta ad un successivo impiego presso lo studio di animazione Tatsunoko. Qui, su suggerimento dell'art director Mitsuki Nakamura, si dedica per la prima volta al disegno meccanico creativo, realizzando il mecha dei nemici per la serie Gatchaman (Kagaku Ninja-Tai Gatchaman) del 1972: da questo momento in poi non si dedicherà ad altro, realizzando in successione il mecha design delle serie Hurricane Polimar (Hurricane Polymar) e Tekkaman, il Cavaliere dello spazio (Uchû no kishi Tekkaman). Il successo derivatone spingerà Nakamura a fondare all'interno della Tatsunoko un apposito Mechaman Design Office, dove Okawara sarà espressamente designato per la prima volta nella storia dell'anime come mecha designer e nell'ambito del quale firmerà pure il mecha della serie Godam (Gowapper 5 Godam), del 1976.
[modifica] La Sunrise
Dopo aver lavorato anche alle prime due serie di Time Bokan (La macchina del tempo e Yattaman) nel 1978, Okawara lascia l'impiego alla Tatsunoko, dando inizio alla propria carriera di freelance del mecha design. Oltre a lavorare ancora occasionalmente per il suo vecchio studio, in questo periodo inizia una collaborazione molto stretta con la Nippon Sunrise, poi Sunrise. Il suo primo contratto è per la serie super robot Daitarn 3 (Muteki kojin Daitarn 3), di Yoshiyuki Tomino, con cui stringe un sodalizio artistico che di lì a poco sfocerà nella proficua collaborazione ad un innovativo progetto di serie robotica provvisoriamente denominato Gunboy. Forte di un'intuizione assolutamente originale, Tomino chiede ad Okawara di progettare qualcosa di estremamente realistico, più vicino all'idea del power suit descritto da Robert A. Heinlein nel suo romanzo Starship Troopers, che non ai robot giganti alla Mazinga Z creati sino ad allora. Il risultato è Mobile Suit Gundam del 1979, che sarà all'origine dell'esplosione del fenomeno model kit in Giappone, nonché antesignano del genere real robot, che a partire dagli anni ottanta dominerà la scena degli anime robotici.
Dopo Mobile Suit Gundam, Okawara continuerà a disegnare il mecha di tutte le successive serie legate alla saga di Gundam, così come di molti altri real robot anime della Sunrise tra cui, solo negli anni ottanta, Taiyô no Kiba Dougram (1981), Sentô Mecha Xabungle (1982), Soukô Kihei VOTOMS (1983) e Aoki Ryusei SPT Layzner (1985).
Alla fine degli anni ottanta e nei primi anni novanta altri mecha designer, quali Kazumi Fujita, Yutaka Izubuchi, Mamoru Nagano, Mika Akitaka, Makoto Kobayashi e Hajime Katoki, lo affiancano nelle varie tappe della saga di Gundam, ispirandosi alla sua opera di base ed ispirandolo a loro volta. Nello stesso periodo altri lavori di Okawara denotano sorprendentemente un ritorno al passato, ai classici super robot: è il caso di alcune serie cd. Yûsha della Sunrise, come Yûsha Exkaiser del 1990, la prima serie ad essere sponsorizzata direttamente da un produttore di giocattoli, la Takara. Okawara continuerà a disegnare per queste serie sempre almeno il mecha principale, fino ad idearne l'intero mecha, come nel caso di Yûsha Ou GaoGaiGar del 1997.
[modifica] Progetti recenti
Nel 2004, grazie alla sua fama di mecha designer ormai consolidata, Okawara ha firmato un contratto con il Museo di Arte Contemporanea del 21° secolo di Kanazawa, Ishikawa, per disegnare un particolare tipo di visore da utilizzarsi nella visita della mostra SYS*017 di Mathieu Briand. L'artista, infatti, nel descrivere il proprio lavoro ai dirigenti del museo, ha fatto riferimento al mecha tipico di Gundam, da cui il coinvolgimento di Okawara nel progetto.
Nel campo dell'animazione, invece, gli ultimi lavori sono stati sempre legati all'universo di Gundam, con la realizzazione del mecha design delle recenti serie Mobile Suit Gundam SEED (2002) e Mobile Suit Gundam SEED Destiny (2004), e dell'ONA Mobile Suit Gundam Seed C.E. 73: Stargazer (2006).
[modifica] Stile
[modifica] Gli anni settanta
I primi disegni di Okawara si discostano dai vari Mazinga Z o Yûsha Raideen per un approccio più spigoloso; i suoi lavori sono pieni di "pinne caudali" ricurve, ispirate anche al design automobilistico degli anni settanta (come può notarsi in Daitarn 3). Anche i primi disegni per Mobile Suit Gundam seguono lo stesso stile, come i primi studi del fucile a raggi, più ornamentali che tecnicamente verosimili, poi corretti sulla scorta delle note di Tomino.
[modifica] Gli anni ottanta
Dopo il successo del primo Gundam, i disegni di Okawara si allontanano dagli stilemi degli anni settanta per risultare più realistici, come vuole il nuovo genere dei real robot, e le reciproche influenze con altri mecha designer contribuiranno all'evoluzione del suo stile. Un esempio è il caso del mecha della serie Kidô Senshi Zeta Gundam, dove il lavoro a sei mani di Okawara con Kazumi Fujita e Mamoru Nagano produce risultati fortemente innovativi.
[modifica] Dal 1990 ad oggi
Il design concepito via via per le serie Yûsha degli anni novanta costituisce una prova di matura versatilità dello stile di Okawara, che sintetizza abilmente elementi tipici dei vecchi super robot con l'estetica realistica più recente, culminando nella creazione di Genesic GaoGaiGar.
L'elegante design ideato per Gundam SEED combina poi linee più fini con la lezione attuale di artisti più recenti, fornendo ai mobile suit un aspetto forse più maturo, ma non meno dinamico.
[modifica] Opere principali
[modifica] Anime
- Gatchaman (Kagaku Ninja-Tai Gatchaman), serie TV, 1972
- Hurricane Polimar (Hurricane Polymar), serie TV, 1974
- Tekkaman, il Cavaliere dello spazio (Uchû no kishi Tekkaman), serie TV, 1975
- Godam (Gowappā 5 Godam), serie TV, 1976
- La macchina del tempo (Time Bokan), serie TV, 1976
- Astrorobot Contatto Y (Blocker Gundan IV Machine Blaster), serie TV, 1976
- Yattaman (Yattāman), serie TV, 1977
- Mekander Robot (Gasshin Sentai Mechander Robo), serie TV, 1977
- Ginguiser (Chōgattai Majutsu Robo Gingaizer), serie TV, 1977
- Tobidase! Machine Hiryū, serie TV, 1977
- Gekisō! Ruben Gaizer, serie TV, 1977
- Daitarn 3 (Muteki Kojin Daitarn 3), serie TV, 1978
- Daikengo (Uchū Majin Daikengō), serie TV, 1978
- Kagaku Ninja-Tai Gatchaman II, serie TV, 1978
- Mobile Suit Gundam (Kidô Senshi Gundam), serie TV, 1979
- Zendaman, serie TV, 1979
- Za Ultraman, serie TV, 1979
- Kagaku Ninja-Tai Gatchaman F, serie TV, 1979
- Trider G7 (Muteki Robo Trider G7), serie TV, 1980
- Time Patrol Tai Otasukeman, serie TV, 1980
- Muteking (Tondemo Senshi Muteking), serie TV, 1980
- Taiyô no Kiba Dougram, serie TV, 1981
- Yattodetaman, serie TV, 1981
- Saikyō Robo Daiōja, serie TV, 1981
- Nobita no uchû kaitakushi, serie TV, 1981
- Kaitei Taisensō, serie TV, 1981
- Sentô Mecha Xabungle, serie TV, 1982
- Gyakuten Ippatsuman, serie TV, 1982
- Soukô Kihei VOTOMS, serie TV, 1983
- Ginga Hyouryû Vifam, serie TV, 1983
- Mirai Keisatsu Urashiman, serie TV, 1983
- Kikô Kai Galient, serie TV, 1984
- Chōriki Robo Galatt, serie TV, 1984
- Aoki Ryusei SPT Layzner, serie TV, 1985
- Kidô Senshi Zeta Gundam, serie TV, 1985
- Kidô Senshi Gundam ZZ, serie TV, 1986
- Metal Armor Dragonar (Kidô Senki Dragonar), serie TV, 1987
- Kikô Ryohei Mellowlink, OAV, 1988
- Madō King Granzort, serie TV, 1989
- Kidô Senshi Gundam 0080: Pocket no naka no sensô, OAV, 1989
- Yûsha Exkaiser, serie TV, 1990
- Taiyô no Yûsha Fyvard, serie TV, 1991
- Kidô Senshi Gundam F-91, lungometraggio, 1991
- Kidô Senshi Gundam 0083: Stardust Memory, OAV, 1991
- Densetsu no Yûsha Da Garn, serie TV, 1992
- Hero Senki: Project Olympos, 1992
- Yûsha Tokkyû Might Gaine, serie TV, 1993
- Kidô Senshi Victory Gundam, serie TV, 1993
- Shipū! Iron Leager, serie TV, 1993
- Yûsha Keisatsu J-Decker, serie TV, 1994
- Kido Butoden G-Gundam, serie TV, 1994
- Ogon Yûsha Goldran, serie TV, 1995
- Gundam Wing (Shin Kidô Senki Gundam Wing), serie TV, 1995
- Kidô Senshi Gundam: dai 08 MS Shotai, OAV, 1996
- Yûsha Shirei Dagwon, serie TV, 1996
- Kidô Shin Seiki Gundam X, serie TV, 1996
- Gundam Wing - Endless Waltz (Shin Kidô Senki Gundam Wing: Endless Waltz), OAV, 1997
- Yûsha ou GaoGaiGar, serie TV, 1997
- Turn A Gundam, serie TV, 1999
- Betterman, serie TV, 1999
- Sunrise Eiyūtan, serie TV, 1999
- Yûsha ou GaoGaiGar FINAL, OAV, 2000
- Time Bokan 2000: Kaitō Kiramekiman, serie TV, 2000
- Choujûshin Gravion, serie TV, 2002
- Kidô Senshi Gundam SEED, serie TV, 2002
- Kikō Busō G-Breaker, serie TV, 2002
- Kidô Senshi Gundam SEED Destiny, serie TV,2004
- Kidô Senshi Zeta Gundam, A New Translation: Heirs to the Stars, lungometraggio, 2005
- Kidô Senshi Zeta Gundam, A New Translation II: Lovers, lungometraggio, 2005
- Kidô Senshi Zeta Gundam, A New Translation III: Love is the Pulse of the Stars, lungometraggio, 2006
- Kidô Senshi Gundam SEED C.E. 73: Stargazer, ONA, 2006
- Apo Mekhanes Theos: Gigantic Formula, serie TV, 2007
[modifica] Altri lavori
- Mobile Suit Variations (linea di model kit), 1983
- Kidô Senshi Gundam F-90 (linea di model kit), 1990
- Kidô Senshi Gundam: The Origin (manga), 2001
- Kidô Senshi Gundam SEED Astray (manga), 2003
- Super Robot Wars GC (videogioco), 2004
- Visore per la mostra SYS*017 al Museo di Arte Contemporanea del 21° secolo, Kanazawa, Ishikawa, 2004